we be shining bright like diamonds and pearls

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Chapter title provided by: Queen of Hearts, by Twice

Nel corso dei due mesi abbondanti che avevano separato la cerimonia dei diplomi e la loro decisione di riprendere la loro relazione, anche se forse non esattamente da dove l'avevano lasciata, Riki era stato incredibilmente paziente con lui. Sapendo molto bene come Sunoo fosse ancora molto reticente nei confronti dell'intera faccenda dei vampiri, aveva fatto del suo meglio per introdurlo gradualmente al suo modo di vivere: non lo avrebbe mai volontariamente esposto al contatto con un vampiro che non fosse sé stesso, Jay o Jake, di cui si fidava ciecamente per quanto gli piacesse far finta di no, ma aveva iniziato a raccontargli qualcosa di più riguardo al modo in cui era cresciuto, e della sua famiglia. Sunoo doveva ammettere che, da quando Riki aveva iniziato a condividere tutti quei piccoli dettagli, gli sembrava di capirlo meglio.

Non solo: Riki si era dimostrato anche sorprendentemente maturo per quanto riguardava loro due. L'inizio era stato più complicato del previsto: nonostante tutti i suoi sforzi, Sunoo era ancora evidentemente a disagio ogni volta che gli veniva ricordato che il ragazzo con cui stava cercando di frequentarsi era un vampiro. Era stato sempre Riki a tirarlo piano piano fuori dalla sua conchiglia, fino al momento in cui persino le sue zanne non gli avevano dato fastidio. Heeseung aveva memorabilmente alzato un sopracciglio quando, camminando insieme a loro per i corridoi dell'accademia, Sunoo era stato colpito da un altro ragazzo che camminava in senso opposto, con tanta forza da cadere quasi a terra. Riki, come al solito più protettivo di un cane da guardia, si era immediatamente voltato per andargli dietro, gli occhi che già quasi iniziavano a colorarsi di fiamme. Era sorprendentemente stato Sunoo ad aiutarlo a calmarsi, ad abbassargli il viso all'altezza del suo prendendoglielo con le mani, e facendolo respirare a fondo fino a che non era stato certo che non sarebbe successo niente. Più tardi, Heeseung lo aveva preso da parte e, a metà strada tra l'ammirato e lo stupito, gli aveva detto che per uno che aveva reagito alla scoperta dell'esistenza dei vampiri come aveva fatto lui, aveva fatto grandissimi progressi. Sunoo aveva sorriso, orgoglioso, ma a quel punto non stavano insieme, e non lo sarebbero tornati ad essere ancora per un po'. C'erano voluti gli esami, per quello: due settimane di test quasi quotidiani per chiudere il loro percorso scolastico, e Sunoo e Jungwon avevano davvero creduto di non farcela. Avevano studiato di giorno e di notte, con l'aiuto delle pietre che, per una volta, Heeseung aveva prestato loro incondizionatamente, autorizzandoli a tenerle finchè il periodo degli esami non fosse passato. Non che questo li avesse rassicurati più di tanto: ad un certo punto, Sunoo aveva iniziato ad avere paura che senza quell'aiuto in più non sarebbe riuscito a ricordare nulla, e aveva smesso di usarlo.

Alla fine, in ogni caso, ad una settimana circa dall'inizio degli esami, gli altri avevano deciso che quello che era giusto era giusto: avevano fatto irruzione nella loro camera, dove nonostante l'ora tarda le luci erano ancora accese e i manuali sparsi ovunque, anche sul pavimento, li avevano caricati di peso e li avevano portati in rimessa: era stato un miracolo che, nonostante le lezioni notturne in corso, nessuno li avesse visti, con il casino che avevano fatto: Jungwon e Sunoo strillavano come aquile per essere messi giù, e gli altri avevano semplicemente stretto i denti e serrato la presa.

Non l'avrebbero mai, mai ammesso, ma in realtà la serata aveva giovato loro parecchio. Si erano rilassati come non accadeva loro da tempo, e gli altri a dire il vero non avevano preteso grandi attività. Anzi, ad essere sinceri ad un certo punto Jake aveva semplicemente fatto alzare tutti dai divani, aveva sprimacciato i cuscini e senza tante cerimonie li aveva fatti sdraiare, aveva steso su di loro una coperta leggera e, spegnendo tutte le luci tranne una lampada in un angolo, aveva augurato loro la buonanotte. Sunoo supponeva che l'avessero fatto perché se li avessero lasciati a dormire in camera nulla li avrebbe assicurati del fatto che non si sarebbero rimessi a studiare. Così, invece, Sunoo aveva goduto di almeno tre ore di sonno ininterrotte, e un risveglio molto più dolce di quello che si sarebbe aspettato: quando era rinvenuto da quello che più che un sonnellino gli era parso un coma, aveva trovato Jungwon che ancora russava leggermente sull'altro divano, e Riki seduto accanto a lui, a terra, con le ginocchia ritirate al petto e la testa appoggiata sulle braccia accanto alla sua. Il suo muoversi lo aveva svegliato, ma Riki, aprendo gli occhi, non era sembrato affatto scocciato, anzi: gli aveva rivolto un bel sorriso, e gli aveva chiesto se era pronto a tornare indietro.

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