Chapter title provided by: 0X1=LOVESONG (I Know I Love You) ft. Seori, by TOMORROW X TOGETHER
Quell'ultimo mese fu una girandola di giornate in biblioteca, pasti veloci e vassoi portati avanti e indietro, e Riki che provava a lanciare i libri dalla finestra della sua stanza almeno tre volte a settimana.
-Io giuro che non ce la faccio- si lamentò Riki, chiudendo il libro di storia e sbattendoci la testa sopra senza tante cerimonie. –Ma è proprio necessario?-.
-Assolutamente- gli rispose Sunoo, seduto sul suo letto con i propri libri, che rivolse un'occhiata di scuse all'altro Riki, che studiava anche lui per il diploma alla sua scrivania. –Se molli adesso, avrai sofferto invano fino ad adesso-.
Sunoo non aveva mai lasciato il suo fianco per tutto quel tempo, non a meno che non ne avesse davvero potuto fare a meno. Cercava, per quanto gli era possibile, di tirarlo su di morale, di fornirgli contemporaneamente incoraggiamento, motivazione e supporto. Quel giorno, però, sembrava che non ci fosse proprio verso.
-Ma mi ameresti ancora se non mi diplomassi?- chiese una voce, schiacciata dalla copertina del libro. Sunoo sbuffò per nascondere un sorriso. –Certo che sì, ma ti amerei ancora di più se riuscissi a prendere quel pezzo di carta senza causarmi altri capelli grigi- rispose, sforzandosi di trattenere la risata nel suo tono: soprattutto perché, se ne rese conto presto, Riki non stava ridendo affatto. Rideva molto poco, quando si toccava l'argomento.
-È un problema per te che io non voglia andare all'università?- chiese Riki qualche giorno dopo. Lui e Sunoo erano in mensa, soli, per una volta, dato che erano le sette del mattino e nessuno dei loro amici era noto per essere così mattiniero. Sunoo gli rivolse un'occhiata confusa. –È una tua scelta, Riki, non sono fatti miei. E poi, non ne abbiamo già parlato?-.
-Dimmelo di nuovo- insistette Riki; Sunoo gli prese una mano sopra il tavolo. –Per me è un problema se tu non fai quello che vuoi. Come potrei essere felice se ti vedessi fare ogni giorno qualcosa che odi? Pensavo che lo avessimo già stabilito-. Riki annuì, ma sembrava ancora poco convinto.
Sunoo restò in silenzio per qualche altro secondo, incerto se insistere o meno. –I tuoi genitori ti hanno chiamato di nuovo?- chiese alla fine. Riki storse la bocca in una smorfia, ma annuì ancora.
Sunoo aveva già assistito a numerose conversazioni telefoniche tra Riki e la sua famiglia, tutte vertenti sul medesimo argomento e tutte con la stessa conclusione: il suo ragazzo, che, furioso, interrompeva la chiamata. Sunoo capiva che la loro fosse una famiglia importante, e che avere un figlio primogenito che avesse interrotto la sua istruzione al diploma avrebbe riflettuto una cattiva luce anche su di loro, con i loro amici, i loro circoli sociali.
Il fatto era che ormai Riki era il suo ragazzo da più di un anno, e se c'era una cosa che Sunoo aveva capito di lui era che odiava davvero qualunque cosa comportasse il fargli aprire dei libri. Prima del suo arrivo, che quantomeno gli forniva un po' di motivazione, anche se a Sunoo pareva sempre di giocare all'asino con la carota, davvero non aveva idea di come Riki si fosse spronato da solo, perché aveva mille interessi, ma lo studio non era tra questi. E ai suoi genitori non pareva concepibile.
Lo faccio per te, gli aveva detto Riki più volte, sempre più spesso in quell'ultimo periodo, perché so che ci tieni. Sunoo avrebbe voluto ribattere che non era giusto, che avrebbe dovuto desiderare quel riconoscimento per sé, per i sacrifici che aveva fatto negli anni per andare avanti, ma la verità era che se Riki avesse abbandonato la scuola prima del diploma non era certo che i suoi genitori non lo avrebbero disconosciuto all'istante, quindi se poteva essergli di qualche aiuto per avere un problema in meno Sunoo avrebbe fatto qualunque cosa, e sarebbe stato grato di poterlo fare.
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P R D X N V D R - sunki.
FanfikceSunoo non aveva mai pensato che la Decelis Academy fosse niente di più dell'ordinaria scuola privata per ricchi della porta accanto, una di quelle che aveva sempre frequentato. Però, le cose non sono placide come sembrano: i suoi nuovi amici potrebb...