17.

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Will pov

Dopo il pranzo da Lucas siamo rimasti ancora un paio di ore e la madre di Mike venne a prenderci verso le 17 e tornammo a casa Wheeler.

Appena entrai mi tornò in mente che avevo promesso ad Alex che l'avrei chiamata per raccontarle come andava <<Mike ti dispiace se uso un attimo il telefono?>> <<No fai pure>> andai dal telefono fisso più vicino e digitai il numero della casa di Alex.

<<Pronto?>> <<Ciao Alex!>> <<Ciao Will! Stavo aspettando la tua chiamata, come va?>> <<Bene oggi sono andato a pranzo da Lucas e ho rivisto tutti>> <<Sono felice! E come va con Mike eheh?>> <<Zitta che sono a casa sua>> dissi sussurrando a modo che non mi sentisse nessuno <<Poi ti racconterò tutto>> <<Non vedo l'ora! Comunque mi manchi, mi sto annoiando un casino senza di te, non ho niente da fare>> <<Anche tu mi manchi, ma tranquilla che cercherò di chiamarti tutti i giorni>> <<Ti conviene Byers>>.

Rimanemmo ancora un paio di minuti a parlare, poi dovetti chiudere perché mia madre doveva fare una chiamata e quindi andai in salotto dove c'era Mike che guardava la televisione <<Finito la chiamata?>> <<Si>> <<Potremmo farci un giro un bici se hai voglia>> <<Mi piacerebbe ma non ho la bici>> <<Ah è vero, allora possiamo usare la stessa, tanto la mia al posto di dietro, va bene?>> <<Si, va bene>>.

Ci dirigemmo fuori dove si trovava la bici di Mike e ci salì, io rimasi un paio di secondi a guardarlo pensando al probabile imbarazzo che avrei provato, presi coraggio e mi sedetti sulla parte posteriore della bicicletta e Mike iniziò a pedalare.
<<Tieniti che altrimenti cadi!>> disse ridendo e io agganciai le braccia alla sua vita imbarazzato, probabilmente stavo arrossendo tantissimo e il mio battito cardiaco che da stabile era accelerato improvvisamente.

<<Sai mi è mancato andare in bici con te>> dissi dopo diversi minuti di silenzio <<Anche a me, veramente tanto>> sentivo il suo respiro mescolato al suo battito cardiaco che mi rimbombava nelle orecchie, mi sentivo così al sicuro con lui accanto.

<<Tra tre giorni è Natale, non vedo l'ora!>> disse per iniziare una conversazione, me ne ero completamente dimenticato del Natale e mi ricordò che gli dovevo fare un regalo! <<È vero! Anch'io non vedo l'ora>> <<Si, mi ricordo quando mi hai detto che il Natale è la tua festività preferita>> mi faceva innamorare sempre di più ogni minuto che passavo con lui, quei piccoli dettagli che si ricordava di me che avvolte dimenticavo anche io e così mi venne spontaneo posare la mia testa sulla sua spalla. <<Come fai a ricordare così tante cose su di me?>> dissi ridacchiando <<Will stai scherzando? Sei una delle persone più importanti della mia vita è ovvio che faccio attenzione a quello che dici>> era una delle cose più dolci che mi avesse detto, mi diceva diverse cose dolci ma il fatto che avesse detto che ero una delle persone più importanti della sua vita mi fece sciogliere il cuore dalla felicità <<Anche tu sei una delle persone più importanti della mia vita Wheeler>>.

Da casa sua in poi Mike non si era fermato un attimo a pedalare, non sapevo neanche dove stavamo andando ma l'unica cosa che mi importava era stare vicino a lui sinceramente.

<<Siamo arrivati>> e si fermò, eravamo nel punto più alto della città, era quasi notte quindi si vedevano un paio di stelle e le luci della città piano piano accendersi.

Siamo solo noi due.

<<Guarda che bella vista>> disse Mike <<Bellissima>> bellissima ma mai quanto te, stavo quasi per dirglielo ma ovviamente mi trattenni. Ci sedemmo sull'erba a guardare la vista con le mani molto vicine, solo un centimetro ci separava <<Will>> <<Dimmi>> <<Ieri mi avevi detto che ti piace qualcuno...>> che stupido perché gliel'ho detto <<Posso sapere chi è?>> non sapevo cosa dire, avevo lo sguardo fisso sulla vista della città mentre Mike stava continuando a guardarmi <<Io...emh tu non la conosci...>> dissi impanicato <<Mh capisco>>.

Dopo un po' dalla sua risposta quel centimetro che separava le nostre mani non c'era più, Mike intrecciò il mignolo con il mio, al contatto sussultai ma poi strinsi la presa anch'io, diventai in un secondo un pomodoro, trattennì il fiato per qualche motivo e il mio cuore iniziò a battere ancora più forte di prima.

Rimanemmo così per diversi minuti, sarei rimasto là per il resto della mia vita ma si era fatto tardi e dovevamo tornare a casa.

Crazy Together || BylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora