☀︎︎
Le giornate continuavano a passare lentamente. Non riuscivo a concludere niente, in quel momento. Continuavo a cercare su internet dei possibili profili di Catherina o a passeggiare avanti e indietro per gli stessi posti. Il minimarket del ragazzo quasi scorbutico era diventato il mio preferito per via degli snack a prezzo basso. Adoravo soprattutto la gran quantità di bibite che disponeva e quelle "fai da te"! Ogni tanto prendevo da asporto e raramente mangiavo "sano" poiché sono uno dallo stomaco facilmente saziabile. Incontravo sempre il ragazzo delle consegne che avevo identificato come "Lee" per via della sua battuta al primo incontro: ogni volta mi guarda malissimo e poi scoppia a ridere e poi mi guarda di nuovo male. Che ho mai fatto di male?
Per far passare il tempo più velocemente e meno pesantemente, decisi di andare in un negozio di videogiochi che vidi giorni fa. Quando entrai, c'erano un paio di ragazzini che guardavano volumi di film vintage, ricariche da console o fumetti. Avevo intenzione di parlare con un commesso per farmi consigliare un videogioco, dato che possedevo la maggior parte di quelli esistenti a casa, in Australia. Cercai fino a quando un ragazzo non uscì da una porta che portava alla cassa. Mi avvicinai e subito il ragazzo alzò gli occhi verso di me. Aveva dei folti capelli che gli andavano davanti agli occhi che non riuscivo a scorgere. La prima cosa che mi saltò all'occhio furono le guance un po' piene che gli davano l'aria di un roditore carino, mentre il corpo era abbastanza esile.
《Scus-》
《Non darmi del lei, ho solamente diciotto anni!》
《... Scusami- sapresti consigliarmi qualche gioco per quando mi annoio?》 Chiesi, mettendo in pratica il mio coreano.
Si mise a ridere. 《BRO, DOVRESTI SPECIFICARE AHAHAHAH.》
《In che senso? Voglio solo qualche titolo-》
《AAAAH. QUINDI NON VUOI PAGARMI NEMMENO?》 Lo disse in maniera così esaltata che ad un certo punto pensai stesso per esplodere o, nella peggiore delle ipotesi, chiamare il direttore.
《Ma io volevo solo qualche consiglio e se mi interessava comprare un-》
《HWANG HYUNG, QUESTO RAGAZZO NON VUOLE PAGARE IL MIO DURO LAVORO.》 Urlò, sembrando volesse chiamare qualcuno in particolare. Mi aspettai di vedere un omaccione possente che mi avrebbe sbattuto fuori dal negozio a calci e, invece, dalla porta dietro io banco fece il suo ingresso un ragazzo alto, dai lineamenti ben raffinati e delicati, delle labbra belle piene e dei capelli da fare invidia a Beyoncé. Il fatto di essere anche magro gli adornava un'aria slanciata, da farlo sembrare un fotomodello; rimasi colpito e deluso dalle mie aspettative. Mi aspettavo davvero un'omaccione.
Nel mentre che ero sotto shock, sentii i due ragazzi parlare, ma non riuscii a capire tanto bene per via della parlata sottovoce.《Scusami?》 Mi sentii richiamare e ritornai dalle nuvole.
《C-cosa?》
《Davvero non intendi pagare?》 Si abbassò leggermente e si avvicinò per scandire meglio le parole.
《Certo che pago! Non sono di certo un truffatore!》 Cercai di difendere la mia posizione. Volevo solamente un passatempo!
《Allora prima paga e poi ti dico.》 Disse il ragazzo dalle sembianze di uno scoiattolo.
Non ricordo di aver pagato il biglietto di un circo quando dovevo partire dall'Australia fino a qua.
Sbuffai e si presentò il mio vecchio tic all'occhio. L'ho sempre avuto di rado, ma ogni tanto ritorna quando sono nervoso o quando non ho più nessun nervo saldo. La differenza c'è. 《Io volevo solamente sapere quali giochi fossero disponibili e quali sono in tendenza in questo momento. Fine della storia! Se voglio, compro, ma non è detto! Damn!》 Aggiunsi anche un'imprecazione proprio perchè non potevo più trattenermi e potevo fare di peggio.
Il cosiddetto "superiore Hwang hyung" mi guardò e poi si coprì le labbra carnose con le mani, per poi ridere. Sembrava quasi un lord inglese, se non fosse che quando parlava aveva una voce abbastanza profonda, mentre la risata era abbastanza acuta e non contenuta. 《Ma perché non lo dicevi prima?》
Voglio il rimborso del biglietto del circo.
《Ma io ho specificato sin dall'inizio con il tuo collega.》 Sentii le mie vene fare pressione sulle tempie, sul collo e sulle braccia.
《Non so che genere di giochi ti piacciano però potresti provare Fortnite, Apex, Minecraft, League Of Lege-》
《L.O.L., intendi?》 Dissi con la mia pronuncia australiana.
"Hwang" mi guardò esterrefatto, mentre lo scoiattolo lo guardò male e sconvolto.
《Sì... quello. Lo conosci, quindi?》 Chiese mister perfetto.
《Sì, ci giocavo a casa mia in... 》 Li osservai bene prima di continuare. 《Australia... adesso- oh, posso riprendere l'account! Grazie mille, verrò a comprare tante cose qui dentro; siete rifornitissimi! Ciao!!!》 Mi esaltai e non ebbi nemmeno il tempo di riflettere su ciò che dovevo fare. Mi venne spontaneo andare verso casa e fare ciò che facevo nel pieno della mia adolescenza: giocare!
《Grazie, non mi hai fatto quadagnare nemmeno 3000₩!》
《Non ne hai bisogno, ho dato un ottimo imput all'australiano, piuttosto.》
《Se dovesse scoprirlo, non ti perdonerà mai lo sai.》
《Tanto mi ama, come tutti.》
《Vai da tua madre nel retro, che ti ha portato il pranzo.》
Quando rientrai a casa, dopo essermi sistemato, accesi il computer con accanto qualche merendina, indossai le mie cuffie super speciali e iniziai a smanettare.
《CAZZO, SÌ. RECUPERO PASSWORD AAAAAAAH.》 Urlai felice. Almeno così, le mie giornate di ricerche saranno meno noiose.
Iniziai a giocare come se non ci fosse un domani, euforico dopo circa quattro mesi nei quali non giocavo.
《Mio dio, ma sono diventato un noob. Mamma, mi stanno eliminando pesantemente. Dove sono i miei alleati?》 Imprecai, perché non riuscivo a vincere nessuna partita. Mi spuntavano sempre i soliti nicknames. Questa squadra stava vincendo ogni partita nella quali li trovavo e tra loro quello che agiva di più era un certo Rin e qualcosa.
《VOGLIO FINIRE IN SQUADRA CON QUESTO QUA.》 Urlai in preda all'emozione.
" ℜ𝔦𝔫𝔰𝔫𝔬𝔱𝔞𝔠𝔲𝔱𝔦𝔢。"
STAI LEGGENDO
𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗
FanfictionFelix è un ragazzo dolcissimo, dagli occhi sempre pieni di gioia e il cuore colmo d'amore, sempre pronto a mettersi a disposizione per gli altri. Conserva fin da piccolo il ricordo di una sua coetanea, bambina, che poi dovette abbandonare per trasfe...