𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦

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Non potevo sopportare come lei sosteneva lo sguardo di quel ragazzo. Pensare a tutte le volte che lui ha sempre avuto una parola su di me perché mi credeva un truffatore. Mi chiedo come possa, dato che non ha idea di che persona io sia. Ma chi cazzo si sente per tenere il potere di giudicarmi? Lo riesco a percepire da come mi squadra dalla testa ai piedi ogni qualvolta che entro nei suoi prossimi 10 metri di spazio.
E il fatto che la guardi come se fosse un ottimo stuzzichino da aperitivo, mi fa proprio uscire fuori di testa.

Le ultime note della canzone risuonano tra le pareti insonorizzate, poco prima di esplodere in una serie di schiamazzi. Provenienti soprattutto dal mio fianco.

《RINA MIA MADRE, MIA MOGLIE, MIA SORELLA, MIA TRISAVOLA!》

《E TACI, HAN!!!》

Le. Mie. Fottute. Orecchie.

Se mi aveste visto, penso che avreste notato anche voi il fumo che pareva uscisse dalle mie narici (le orecchie no, perché stavano sanguinando dalle urla di uno scoiattolo).

Catherina ridacchiava tra sé e sé, poggiando il microfono sulla superficie del tavolino dove vi erano poggiati vari snack. 《Non chiedetemi autografi.》

《A me basterebbe un bacio, signorina.》 Ammiccò Hyunjin in sua direzione. Non mi si vedono le vene sulla fronte, vero? Perchè credo che sarebbe anti-estetico per me.

《Quello è solo per i VIP.》 Sorrise Catherina, guardando poi me. Ma io guardavo Hyunjin con degli occhi che non sapevo se stessero per riversare acqua oppure per lanciare saette in grado di fare un flambè.

《Aspetta che la fila è vuota...》 Disse Jisung alzandosi dal posto vicino al mio e andando da Catherina. Ma che vogliono tutti da lei!? È mia!
Stavo per parlare ma nella stanza si creò un vero e proprio Chaos.

《E fermo, una volta ogni tanto.》 Minho lo prese dal lembo della maglia come si fa per i cuccioli dal collo. Mi tornò in mente la sua divisa da fattorino.

《Come ancora non ti abbiano diagnosticato l'iperattività, ancora non lo so.》 Sospirò Yurica.

《Taci, maestrina del cazzo.》 Rise Jeongin.

《Guardate come stasera c'è volpe arrosto.》 Stropicciò le ossa della mano, Seungmin.

《Maestrina del cazzo a chi, scusa!?》

《Vabbè, tanto siamo tutti poracci come bimbi per strada.》

Si sente qualcuno inalare l'aria.《STRAYKIDS, vi piace? Vi piace, vi piace?》

《Non ti ci mettere pure tu, Chan!》

Sospirai e buttai il viso sul tavolino basso di fronte a me, curvando la schiena dal posto che avevo preso dal divanetto. Fanno troppa confusione, non riesco a seguirli.
Quando rialzo lo sguardo noto Hyunjin uscire con Catherina dalla stanza, quest'ultima con un'espressione tra il ridente e il confuso. Guardo l'uscio della porta lasciato mezzo aperto, indeciso tra l'alzarmi e piantarmi in mezzo ai due oggetti di mio interesse oppure mettermi un chiodo al piede per trattenermi.
Gli altri sono ancora presi dal momento di baldoria totale e dopo un po' la decisione del chiodo mi sembra più dolorosa di quella di spostare il culo dalla seduta.

Così, faccio in questo modo ed esco dalla stanza cercando di capire dove potrebbero essersi diretti Catherina e Hyunjin. Che cosa hanno da dirsi di così tanto privato?

Merito di saperlo, dato che io e Catherina siamo entrati in sintonia, no?

Quando giro l'angolo sento che un pezzo del mio cuore si è raggelato. È passato dalla fusione alla solidifazione, se avete presente i passaggi di stato dell'acqua.
Non è proprio il massimo quando vedi la ragazza che tanto ti piace attaccata al petto di un altro, quando sai che effettivamente può provarci più piacere nel stare con uno della sua stazza piuttosto che la tua. È stato questione di un attimo: giusto il tempo di capire effettivamente che non stavano parlando ma erano già passati ai fatti. Non voglio più guardare.
Faccio retromarcia e ritorno nella stanza del karaoke. Afferro la giacca e faccio per andarmene.

《Buona serata a tutti, sto poco bene.》 Dissi con tutti i miei muscoli facciali induriti.

《Ma dove vai, Felix-》 Chiese Chris. O Chan. Come minchia si vuole chiamare si chiami.

《A casa.》 E me ne andai. Devono ringraziare che io li abbia salutati.
Evito di passare dove era posizionata la fantastica coppia, uscendo dall'edificio definitivamente.

E manco per farlo appositamente, il cielo si apre in un temporale di fine stagione estiva.

《Ma vaffanculo, va'.》

Non pensavo di poter dire così tante parolacce in vita mia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05 ⏰

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𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora