𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪

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Quando mi aprì la porta, non potevo mica riuscire a pensare come mi si sarebbe presentata allo stipite di essa: indossava una lunga maglia che le veniva da vestito dalla quale si intravedevano le cosce quasi bianche come latte; i capelli erano raccolti in uno chignon scombinato e le incorniciavano il volto dalle guance più paffute, forse perché era sdraiata o in posizione di riposo; quelle ciocche che le finivano sugli occhi e avrei volentieri allungato le mani per aggiustargliele, se non fosse che sarebbe sembrato che volessi osare, fino a quando non notai che le sue guance si stavano tingendo di rosa.
Stava per chiudermi la porta in faccia, quando bloccai la chiusura grazie al mio piede.

《Perchè non vuoi vedermi?》 Chiesi semplicemente, come se nulla fosse. Capisco che presentarsi alla porta alle undici di notte possa sembrare un comportamento attuato da persone con cattive intenzioni ma io voglio farle capire che sono venuto qui, in questo paese, solo ed esclusivamente per lei.

《N-no. Non si fanno queste cose. Sei un maleducato a venire di notte in questa casa. Non me lo domando nemmeno come tu sappia dove io abiti. Non ti voglio vedere, non voglio assolutamente respirare la tua stessa aria.》 Cercó lei di richiudere la porta, mostrandosi abbastanza goffa e impacciata. Adorabile.

Io ridacchiai, aprendo con un solo braccio il resto del varco della porta. Mi poggiai allo stipite e la guardai dall'alto con fare affettuoso. 《Non vuoi respirare la mia stessa aria? Non solo hai respirato dai miei stessi polmoni, ma abbiamo condiviso la stessa temperatura corporea e la stessa saliva.》

《Tu... 》 Divenne rossa fino alle orecchie. 《È stato un malinteso. Io dovrei denunciarti. Sì, sì, mi convinco. Denuncia per molestia.》 Si allontanò per prendere il cellulare, quando mi mossi quanto prima per bloccarla dal polso con una mano e dalla vita per un'altra, ignorando la porta lasciata aperta. La mia presa era lenta, non volevo farla sentire in pericolo. Volevo solo capire fino a quanto poteva continuare a non vedermi in giro e scappare da me. Perché sì, mi sono accorto solo ora di come lei stesse scappando.

《Denunciarmi? E come mai se quel bacio a me sembrava che ti piacesse così tanto?》 La così tanta sicurezza è ad opera di Yurica e le mie sorelle. In realtà anche di Seungmin: mi sono ripromesso di attuare una delle sue strategie.

《Allora ti denuncio per scomparsa.》 Sussurrò lei guardandomi dritto negli occhi.

《E perchè, se sono qui?》Abbassai il mio tono di voce per seguirla negli atteggiamenti.

《Perchè allora non sei tornato prima?》 Le tremava il labbro. La mia Catherina...

《Tu non sai quante volte sarei tornato pure per un'ora soltanto.》 Le accarezzai una guancia con il pollice mentre la attirai lentamente a me.

《Ma non l'hai fatto... 》

《Lasciami rimediare, ti prego.》 E la avvicinai a me per poi poggiare le labbra sulle sue.
Eh sì, di nuovo risento ciò che mi sembra di essere stato mio da sempre.

*'.~ꨄ︎~.'*

Con a malapena la coscienza di aver lasciato la porta aperta, la minore riuscì a chiuderla con un calcio. Le loro labbra si cercavano come se non potessero mai stare l'una senza l'altra, come pezzi di puzzle difficili da rompere perché incastrati. La ragazza, che all'inizio sembrava insicura, adesso si mostrava tenace e incitava il ragazzo dai capelli blu di stringerla di più tra le sue braccia. Il ragazzo voleva dimostrare la propria lucidità e buon animo, perciò con cautela interruppe il loro bacio. Recuperando entrambi fiato, l'uno non riusciva a distogliere lo sguardo dall'altro.

Ansimando a poca distanza dal viso della ragazza, Felix sospirò qualche parola capace di formare qualche frase di senso compiuto - ancora -.
《Lo so che non ti ho chiesto il consenso... ma io dovevo baciarti.》

《Tranquillo... il primo bacio non lo si capisce mai. Facciamo finta che tu mi debba dare ancora il primo.》

《Ma sarebbe il secondo bacio dato che ci siamo appena baciati.》 La guardò Felix a pochi centimetri dal riprendere lo spettacolo di luci e colori all'interno del proprio corpo. Come se nel suo cuore ci fossero dei fuochi d'artificio da quanto forte gli batteva.

《Ma vuoi baciarmi per bene oppure no? Stiamo perdendo già tempo prezioso.》

《Mmhhh, vedo che qualcuno qui è pretenzioso.》 Rise il ragazzo mentre la più piccola alzava gli occhi al cielo.

《Mi pare di aver atteso abbastanza. Dopo un po' la miccia si spegne.》

《Tu mi hai aspettato?》 Pronunciò Felix, mentre i suoi occhi si illuminavano di più, di luce diversa. Furono istanti preziosi quelli che i due si scambiarono successivamente. Gli sguardi si dissero molto più di mille parole.

《Ho sempre atteso te e solo te. Felix, forse non è chiaro: io aspettavo solo che tu tornassi.》

《E io ho aspettato tanto per poter venire qui.》

《Però questo bacio non sta arrivando.》

《Arriverà. Il bacio è solo l'inizio.》 E la prese tra le braccia sollevandola dalle cosce, per poi unire le loro labbra in un bacio dolce e carico di passione. Catherina passò una mano tra i capelli di Felix, mentre quest'ultimo la tenne stretta a sè mentre i due petti si schiacciavano l'uno con l'altro avvertendo il lavoro di un cuore che pompava all'interno di entrambi. La cosa sorprese entrambi quando riuscirono a mantenere il bacio per un bel po' di tempo. Erano entrambi ansimanti quando dovettero necessariamente fermarsi per recuperare ossigeno.

《Ma tu sei fantastica... 》 Disse il ragazzo occupato a guardarla nei minimi dettagli. Catherina era occupata a cercare di capire come apparisse ai suoi occhi, tanto da giocherellare con le punte dei propri capelli.

《Beh, per essere il primo bacio-》

《IL PRIMO BACIO? QUINDI NON INTENDEVI IL "nostro primo bacio" MA PROPRIO IL PRIMISSIMO.》 Disse sconvolto Felix, ascoltando l'affermazione della ragazza.

La ragazza cominciò ad arrossire più di quanto non lo avesse già fatto. 《Perchè ti sconvolge così tanto?》

《In realtà adesso che mi sto ricordando di come trattavi i compagnetti di scuola...》 Osservò Felix, beccandosi un colpo dalla minore. 《Au!》

《Tu l'hai dato, invece di fare lo sbruffone?》

Anche il ragazzo si trovò ad arrossire. 《Vale la mamma in questo caso?》

Catherina si mise a ridere di cuore per poi gettare le braccia attorno al collo del blu. 《Quindi anch'io sono il tuo primo bacio perché hai aspettato me?》

Il ragazzo annuì.《Tu sarai il mio primo tutto.》

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora