𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪𝘦𝘤𝘪

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《Catherina... 》Lo sentii sussurrare e anche se la voce era flebile e debole io capii quello che lui stava provando. E tutto ciò che lui stava provando in quel momento l'ho sempre provato io. Non mi è mai stata data l'opportunità di capire cosa lui provasse: pensai che si era stancato, che alla fine io non ero la sua migliore amica. Ma nonostante la tenera età che avevamo entrambi, ciò che io provavo per lui era un sentimento che sarebbe durato per i prossimi duemila anni.

E ora, rivederlo qui a pochi passi da me a distanza di tempo e luogo, fa male. Fa così tanto male che non riesco a reagire come vorrei in realtà.

Guardai altrove, freddando ancora di più il mio volto poco espressivo. Poche domande mi comparirono in mente, ma la principale tra queste era: Come ha fatto a raggiungermi?

《Ascolta Felix, non l'ho fatto per male intenzioni... 》 Iniziò a parlare Bang Chan, che consideravo come un padre.

《Le spiegazioni le vorrei, Chris. Le vorrei, perché non ci sto capendo proprio un bel niente.》 Disse il ragazzo e io riconobbi lo stesso atteggiamento che portava anche quando era piccino, quei segni che facevano intendere che stava per mettersi a piangere. Arricciava il mento e le labbra si curvavano all'ingiù, schiuse e la voce che non riusciva a compiere una frase di senso compiuto, perché rotta.

《Credo che tu abbia capito bene, Lee.》 Hyunjin mi raggiunse e mi abbracciò in modo così intimo che se non lo conoscessi gli avrei già tirato un pugno. Mi strinse a sè, fino a quando io stessa non vidi più nulla se non il colore della sua maglia: nero.

Dopo qualche attimo, nonostante i continui tentativi di Chris di spiegare la vicenda a lui, Changbin o gli altri continuavano ad attaccarlo. Come se loro volessero proteggermi dalla sua presenza, non sapendo però che io desideravo la sua presenza.

Io lo volevo. E lo voglio!

Lo desidero con tutta me stessa.

Ma mi ha fatto soffrire... ed è scomparso per ben più di 10 anni.

《Va bene, ho compreso che devo andarmene... s-scusate... 》

《Aspetta, Felix!》

《No, Chris. Va bene così. Non potevo immaginare tutto quello che c'è stato dietro da quando sono venuto qui. Tolgo pure il disturbo... 》 Disse e uscì da quella maledetta porta.

Se ne sta andando davanti i miei occhi... di nuovo.

Vorrei urlare, dirgli di rimanere, confortarlo, abbracciarlo e dirgli che mi piace, che lo amo.

《No... 》 Sussurrai allungando la mano verso la porta che si chiudeva. Non avevo nè la forza mentale per seguirlo, nè quella fisica, completamente tenuta dalla stretta di Hwang Hyunjin.

Perché deve essere sempre così per tutto ciò che è mio? Io non volevo rivivere lo stesso film, non ero pronta per tutto ciò.

Lo scatto della porta è come il segnale che dà il via al mio cuore di poter piangere di rabbia. 《Perchè me l'avete portato qui?!》 Urlai, scansando via perfino Hyunjin che mi stringeva. Non volevo avere un uomo accanto diverso da Lee Felix, che sapevo di non poter avere.

《Rinnie, tesorina... 》 Cominciò a farfugliare Chris, mentre cercava di spiegare. In quel momento realizzai.

《Voi sapevate tutto!!!》 Li additai. 《Già lo conoscevate!》

《Ma di cosa parli? Non saltare a conclusioni affrettate perché non ci siamo proprio: Felix lo conosciamo tutti perché tu ce ne hai sempre parlato.》 Parlò Minho, quel ragazzo che oggi mi urta più del solito.
Oggi tutti mi urtano.

《L'abbiamo incontrato tutti, ma casualmente. È Chan che lo ha conosciuto approfonditamente!》 Disse Jisung. 《Noi lo avevamo in negozio e nemmeno volevo servirlo a dovere.》

《E che cosa ci guadagnavate non garatendogli quel servizio di videogiochi? Quel ragazzo è ritornato dopo molti anni e non sappiamo nemmeno se il motivo sia per lei.》 Mi indicò la minore del gruppo, Yurica.

《No, me l'ha detto lui che è ritornato per una cosa importante. Il suo obiettivo sei tu, Rinnie.》 Disse chiamandomi per il mio nomignolo, sapendo che mi sarei addolcita. Ma non ora.

《Non mi hai detto niente, mi sento come tradita... 》 Dissi guardando tutti in quella stanza. È vero, presentai a tutti "Felix" e raccontai loro tutta la storia, ma non mi sarei aspettata di trovarlo a casa.

《Non dire così... io credevo che se vi avessi fatto rincontrare vi sareste abbracciati e fatto pace. Speravo che ritornaste insieme, come quando eravate bambini ancora innocenti e ignari del futuro. Credevo che... tutto si sarebbe aggiustato.》 Confessò Chris.

Yurica mi abbracciò e io cominciai a singhiozzare. 《Non ci sono riuscita! Io volevo veramente abbracciarlo, baciarlo e dirgli che spiaceva pure a me, ma sono così tanto arrabbiata adesso che potrei spaccare il mondo. E questo perché avete fatto tutto di testa vostra! Rica ha pure detto di averlo visto al cafè quando eravamo entrambe di turno. Ho visto il suo nickname mentre giocavo una partita per quello stupido e imprecoso gioco. Non potrei mai abituarmi a vederlo nel mio stesso territorio sapendo che non è nella mia vita. Secondo voi ho imparato a dimenticarlo in tutti questi anni? No! Io lo amo.》

《Lo sappiamo, Catherina.》 Disse Changbin. 《Ma noi volevamo proteggerti proprio da queste emozioni, non pensando che prima o poi tutto questo sarebbe saltato fuori.》

《Ci spiace, noona.》 Mugugnò Jeongin, guardandomi. Yurica mi accarezzò la schiena e a me risalirono le lacrime negli occhi.

《Ho sentito tutto quello che gli avete detto. Siete stati dei mostri con Felix. Non si meritava tutte quelle parole brutte. Lui è molto sensibile.》 Pensai dispiaciuta. Povero cucciolo...

《Pure tu lo sei, Rina.》 Disse Hyunjin. 《Su L.O.L. non imprecavi solamente: quando lo vedevi in partita nella squadra nemica, cercavi di rallentare il tuo percorso di vittoria proprio per far vincere lui.》

《E poi anche quando lo hai intravisto al cafè, non puoi dirmi che sotto sotto non eri felice di vederlo negli intorni.》 Continuò ad accarezzarmi la schiena Yurica. 《È solo che... 》

《Hai paura di soffrire per lui, di nuovo.》 Disse Seungmin.

Sospirai e asciugai le lacrime, volgendo poi uno sguardo al bracciale che tenevo al polso, vecchio più di 10 anni. Un po' stretto, ma ancora funzionante.

Non ho mai potuto dargli la parte mancante e complementare nemmeno di questo oggetto.

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora