𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘳𝘦

73 5 3
                                    

☀︎︎

《E NIENT'ALTRO?》 Mi guardò incredula, Yurica. Ieri passai la prima parte della giornata a casa di Catherina. I suoi genitori vollero parlare molto con me, cercando di sondare come crebbi in Australia, lontano dalle abitudini coreane. Quando dialogavo coi suoi genitori, Catherina si comportava in maniera silenziosa e non interveniva spesso, se non le era richiesto. I momenti più belli della giornata erano quando ci ritrovavamo soli e di sfuggita ci rubavamo baci. Quante volte ho usato la scusa del bagno solo per poterla sentire di nuovo tra le mie braccia, lontani magari dagli occhi degli adulti.

《Cos'altro ti aspettavi che facessero, scusa?》Osservai il modo sospettoso di Seungmin, nel capire cosa intendesse la propria ragazza.

《Beh... sai... Felix è bianco...》

《Come dovrebbe essere? Verde?》 Si accigliò il ragazzo.

Lei emise una serie di lamenti con frasi del "Dai, quello!" o "Sai cosa intendo!". Io purtroppo non capivo a cosa si riferisse. Ridacchiai nervosamente. 《Almeno ho risalutato i miei suocer- cioè, i miei genitori- CIOÈ, I SUOI.》 Arrossì.

《Quindi ora state insieme!》Il viso della minore si illuminò di immenso, se fosse stato possibile.

Io stavo per annuire, ma mi bloccai. 《Visto e considerato le peripezie... io credo che... sì, insomma...》

《Gliel'hai chiesto, giusto?》 Mi guardò titubante la ragazza.

《Vabbè, dopo ciò che ci ha raccontato è palese.》 Cercò di trarre una conclusione Seungmin, mentre guarda il cellulare.

《Ti sbagli!》 Si alzò Yurica in modo drammatico dal divanetto su cui era seduta, puntandomi un dito sul petto. 《Gliel'hai chiesto, sì o no!?》

《N-no.》

《Allora non siete nulla!》 Si spiaccicò una mano in faccia.

《Rica, smettila perché sei imbarazzante... 》

《Ma se non gliel'ha chiesto, ancora non stanno insieme! E io voglio, diamine!》

《Si prenderanno i loro tempi su, tranquilla.》 Cercò di farla ricomporre Seungmin.

《Ma Seungmin- è importante fare la fatidica domanda, per la ragazza.》 Cominciò a lamentarsi.

Seungmin sospirò, avvolgendole un braccio attorno alle spalle. 《Dovresti tacere, dato che quando è stato per noi due, tu cercavi di scappare dalla "fatidica domanda".》 Sottolineò, con tanto di virgolette.

《In che senso?》 Chiesi, curioso.

Ridacchiando, Seungmin prese a parlare. 《C'era stato del flirt abbastanza dolce tra noi due da un bel tempo' di tempo, tant'è che era palese che ci piacessimo a vicenda. Palese sì, ma agli altri e non a noi stessi. Così fu soprattutto Jeongin a convincermi di parlarle meglio, ma quando seguii il suo consiglio lei inventava qualsiasi scusa per sfuggire a più di due minuti consecutivi di conversazione con me, nonostante da lontano mi mangiasse con gli occhi.》 Disse, facendo sollevare un ghigno all'angolo della sua bocca.

La ragazza cercò di parlare, con le guance evidentemente rosse. 《Senti, Rina mi aveva detto che tu avevi qualcosa di importante da dirmi, ma ansiosa per com'ero non mi sentivo pronta a parlare seriamente con te, senza flirt e senza gli altri attorno.》

《E alla fine come siete finiti insieme?》 Domandai curioso.

《Alla fine sono riuscito a coglierla senza che lei richiedesse dei testimoni sulla scena.》 Ridacchiò il ragazzo somigliante a un cagnolino. 《Sono andato ad un suo spettacolo musical e alla fine dello spettacolo, quando è uscita dal camerino, io mi sono fatto ritrovare fuori e... 》

《Mi ha portato un bouquet... di rose bianche e tulipani colorati avvolti in una carta verde salvia e legati da un nastrino rosa con tanto di bigliettino.》 Yurica mostrava in viso un sorriso ebete, mentre la sua mente viaggiava tra i ricordi del suo successo d'amore. Fortunata lei...

《Ricordi tutto? Non me lo hai mai fatto notare.》 La guardò il ragazzo, apprezzando quella sua qualità.

《Come no... il tuo discorso ce l'ho stampato su ogni parte del mio corpo. Qualche giorno mi sa che me lo tatuo, così sarà come un elogio funebre su marmo bianco di Carrara ma magari non inciso con scalpello.》Si mise a tracciare finte linee di un immaginario discorso su tutto il braccio per proseguire su un fianco e una gamba. 《È indimenticabile.》

Seungmin non resistette e le prese le due guance rosee tra le sue mani forti ma delicate. Un gesto deciso, ma che sembrava inteso ad accarezzare i petali di un fiore. Dopodiché cominciò a lasciare diversi baci su tutto il viso della ragazza in maniera carina, per poi cominciare a fare riscaldare la casa. 《Marmo bianco, sì, come quello della penisola della cucina.》 E si fiondò sulle sue labbra, di nuovo.

Mi ritrovai a distogliere lo sguardo quando i due sembravano avvolti da un qualcosa di più che un modo carino di scambiarsi affetto. Cavolo... anch'io ho fatto così con Catherina? Spero di averlo fatto bene. La situazione però stava diventando un po' imbarazzante e tossicchiai per richiamare i due piccioncini.
I due si staccarono subito: Yurica si ritrovava il viso arrossato in alcuni punti come se fosse stata pizzicata o morsicchiata, mentre Seungmin aveva i capelli di uno che era stato travolto da una tempesta di sabbia notturna.

《Mi dispiace interrompervi... ma...》

Yurica tossicchiò. 《Lo so che i sentimenti in entrambi sono forti e ne siete a conoscenza entrambi... ma è giusto che si rendano chiare le intenzioni.》 Mi guardò con aria premurosa, la minore. 《Giusto per confermare... non ti spaventare.》

《Sembri così tanto brava a dare consigli ma tu non dai mai retta a te stessa, mh?》 Rise di lei, Seungmin.

Lei alzò gli occhi al cielo e tornò a guardarmi. 《Organizzale qualcosa di carino. O se non vuoi avere fretta, magari organizziamo qualche uscita per farti consolidare il rapporto anche con gli altri ragazzi... così lei capirà che si può fidare di te e gli altri capiranno automaticamente che persona speciale sei. Ti meriti questa occasione, Felix.》

Il mio sguardo oscillava tra i due. Mi ritornó in mente cosa per me era significato avere un amico come Chris. Non avevo condiviso molto con lui, eppure mi fidavo. Forse tutto è collegato a ciò che sono venuto a fare qui in Corea. Chissà se Chris mi abbia voluto bene, anche se per un po' del suo tempo. Che il destino possiamo riscriverlo cominciando dal punto e virgola che ci eravamo lasciati io e Catherina all'età di cinque anni?

Presi un respiro profondo. 《Potresti proporre agli altri una serata karaoke tutti quanti?》

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora