𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪𝘤𝘪𝘢𝘯𝘯𝘰𝘷𝘦

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《Amore i tuoi non vengono stasera?》Disse Seungmin non distogliendo gli occhi dal cellulare.

《No, mi hanno lasciato per andarsene al ristorante dopo il pomeriggio di shopping. Hanno più vita sociale della mia.》Misi un broncio.

《Perchè? Per caso non hai una vita con me?》

《Sì, certo.》

《E io non ti faccio uscire? Non ci divertiamo?》 Mi raggiunse mentre ero intenta a cucinare qualcosa per la cena. Il mio uomo sarebbe rimasto da me; non potevo fargli trovare il nulla.

《Certo, però loro hanno proprio... come dirlo? Una vita ASSAI passionale!》

Lui si mise a ridere mentre mi circondò la vita con le sue mani. Le possibili reazioni erano due: o gli do uno schiaffo per fermarlo oppure mi faccio sciogliere come un cubetto di burro. In entrambi i casi, le emozioni sono al mille per mille. Ma non ebbe molto importanza.
Mi girò verso di sè e come se mi avesse teso una trappola, prese il mio viso tra le mani regalandomi un bacio. Purtroppo quando mi succede non riesco mai a registrare le mie reazioni e sentimenti perché so solo che dopo mi sento come drogata. Infatti, poco dopo, dovetti abbandonare i fornelli.
Accidenti a lui.

Quando finalmente ci siamo accertati che il divano fosse comodo per entrambi per scambiarci le nostre effusioni amorose, ci misimo a parlare.

《Quindi dietro l'incontro che ha raccontato Catherina, ci sei tu?》 Chiese giocando con le ciocche dei miei capelli, ricci.

Annuii.《Secondo te lasciavo quel ragazzo solo dopo tutto il bordello successo a casa di Chan? Mi ha fatto una tenerezza assurda quando è venuto al locale e ha aspettato di vederla quasi tutto il giorno. Come si possono evitare dei gesti del genere? È un ragazzo innamorato.》

《E tu, come al solito, hai voluto aiutare.》Osservò Seungmin alzando gli occhi al cielo, per poi scuotere la testa.

Lo guardai storto 《Vorresti dire che l'altruismo ora è un difetto?》

《No, ma non riesci mai a startene con le mani in tasca. È una cosa che mi è sempre piaciuta di te, anche se a volte per fare la paladina della giustizia poi ci resti fregata.》

《Io agisco solo quando noto che è necessario. Sai, questa conversazione sta prendendo una piega un po' offensiva.》 Misi il broncio, notando quanto la mia permalosità sia arrivata all'apice.

《Hey! Dai, Rica. Non ti sto dicendo niente di male.》 Alzò un po' il tono. Lo so che non ha detto niente di male, però...

《Pensavo di fare la cosa giusta per Catherina, ecco.》 Mi alzai dal divano. 《Io credo che per fare quello che ha fatto questo ragazzo di nome Felix ci tenga tantissimo. Catherina poi è una testa dura, ma ciò che si è presentato fino ad oggi è un qualcosa di importante anche per lei. Se non si coglie l'occasione ora potrebbe pentirsene per sempre.》

Seungmin sospirò e mi riavvicinò a sè. 《Non intendevo dirti quelle cose con un tono da rimprovero. Volevo solo farti notare quante volte ci metti amore nell'aiutare gli altri. Se finisce male non credi che poi ci rimarrai male anche tu? Vorrei evitare che tu ti sentissi come se avessi commesso degli errori.》

《Sono forte. Credo che questa volta andrà tutto bene.》 Sospirai anch'io, riabbracciandolo. 《Sai, con i miei ci stanno anche i genitori di Catherina.》

Seungmin mi guardò. 《Dici veramente? Come lo sai?》

《Perchè sono stata io a dir loro di uscire. Ho detto ai miei che Catherina ed io ci saremmo riunite stasera, quindi perché non approfittarsene anche gli adulti? Poi le ho detto che tu stavi male e che dovevo accorrere da te, come imprevisto. Le ho inviato un messaggio circa un'oretta fa.》 Spiegai al mio ragazzo.

Lui però mi guardò sbalordito. 《E perchè tutta questa storia... ?》

Sorrisi, quasi soddisfatta dell'effetto sorpresa. 《Sto inviando un pacco speciale da lei, in questo momento.》

《In che senso?》

《A Rina non dispiacerà stare sola questa sera.》

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Brava Yurica. Ha organizzato per tutti tranne per me; notevole da parte sua.
Avevo in programma di parlarle di nuovo riguardo Felix per tutta la serata. No dai, tutta la serata no. Per dormire poi la lasciavo in pace. Mi ha dovuto abbandonare per il suo ragazzo; certo, come biasimarla. Ma non me la bevo del malessere di Kim. Non è il tipo che si sente così male o che chiede aiuto. Bah, sarà che avevano cose più importanti da sbrigare. Eppure non penso che sia... no, non credo si tratti di notti di fuoco. Yurica non è il tipo: rimarrebbe casta fino al matrimonio. Lei e Kim sembrano una coppia di suora e frate. Mi vengono i brividi quando si scambiano più di un semplice bacio. Per carità! Possono fare tutto quello che vogliono ma non davanti i miei occhi. Mi verrebbe il diabete o non lo so che altro.
Anche se avrei da lamentarmi più sul non avere qualcuno da poter far venire il diabete ad altri.

Sospirando, mi chiedo il perché non abbia trovato ancora la cosiddetta "anima gemella". Partiamo dal fatto che non credo al principe azzurro, ma quanto meno al destino un pizzico sì. Sarebbe bello trovarsi qualcuno la mattina che ti guarda con gli stessi occhi per cui Lee Minho guarda i suoi gatti o Hwang Hyunjin i suoi prodotti per i capelli. Solo in senso più ampliato: proprio con occhi a cuoricino dal sol sentire la fragranza del partner.
Accidenti, ma che vado a pensare... ?

Per distrarmi, mi misi comoda sul divano accompagnata da una tisana, nonostante il tempo estivo. Avviai un film dell'orrore che sapevo già di per certo che avrei seguito in tutta tranquillità.
Quasi quasi sbadiglio dalla noia.

D'un tratto sentii il campanello suonare. Non che io sia facilmente impressionabile da ciò che succede quando guardi un film horror, ma ero già irritata di mio e mi sentii come disturbata dalla visione del film. Inizialmente ignorai il campanello, ma quando notai che continuava imperterrito a intervalli di tempo, mi alzai e andai ad aprire senza neanche controllare dallo spioncino. Tanto non ce ne sono serial killer, per ora.

《Cosa vu-》Aperta la porta mi ritrovai in uno stato come quello dei protagonisti dei film dell'orrore. Si presentò la più grande paura.

《Felix!?》

𝑸𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒐;; 𝐋𝐄𝐄 𝐅𝐄𝐋𝐈𝐗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora