<-Capitolo 5->

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Mi portò nella sua stanza.

<Ma sei impazzita?> disse con un tono leggermente innervosito. <Come hai fatto a sapere dove abitassi?> chiese incrociando le braccia e iniziando a sistemarsi i capelli in modo nervoso.

<Mi dispiace per ieri, in verità neanche io so perchè ho quella foto, ma-> mi fermai per poi sospirai e abbassare la testa <Ma voglio dimenticarlo. Voglio andare avanti e-e non so cosa fare> dissi con una lacrima che mi rigò la guancia.

Steve sorrise in modo dolce e mi venne ad asciugare la lacrima sul viso per poi dire, <Se vuoi posso darti una mano io>. Mi costrinse a guardarlo negli occhi alzandomi il viso con due dita. <Come?>, chiesi iniziando ad arrossire, <Ti farò innamorare di me> si morse un labbro <E sarai talmente tanto ossessionata da me che starmi vicino per te sarebbe un sogno> poi guardarmi le labbra. Starnutì e Steve mi guardò ridacchiando. <Scusa, ma camminare sotto la pioggia, e rimanere bagnata, non mi fa di certo bene>, il ragazzo si alzò e aprì il suo armadio e prese una sua maglia per poi porgermela. <Quello-> mi indicò una porta nella stanza <È il bagno, se vuoi fatti una doccia e riscaldati> disse per poi incollare i suoi occhi sulla mia maglia.

Mi coprii istantaneamente, avevo capito cosa stesse guardando <Sei vermante incredibile Harrington>, dissi roteando gli occhi e facendo ridere il ragazzo che mi buttò sul letto e mi iniziò a fare il solletico.

Iniziai a ridere e appena Steve iniziò a fermarsi capovolsi la situazione e passai io su di lui. Iniziai a fargli il solletico e il ragazzo iniziò a scatenarsi sotto di me.

Dopo un pò ci stancammo e mi stesi su di lui mettendo il mio mento sul suo torace e le mie gambe poggiate ai lati dei suoi fianchi.

<Stevvie> dissi guardandolo, il ragazzo fece un verso per farmi capire che mi stesse ascoltando <Credo di aver bisogno di una festa> dissi io alzandomi e mettendomi a cavalcioni su di lui.

Steve mi portò le sue stupende mani sui fianchi, e mi guardò, <Perché vorresti una festa?>, lo guardai <Perchè la voglio> dissi ridendo. Il ragazzo sospirò e sorrise <E che festa sia allora>, iniziai a saltellare e a urlare un "Yee". Il ragazzo si coprì il volto con un braccio e rise, e io mi accorsi troppo tardi di aver "svegliato" il suo amichetto. Mi catapultai giù dal letto e prendendo la maglia del ragazzo corsi in bagno. Ero talmente in imbarazzo che potevano scambiarmi per un pomodoro.

Dopo un pò uscii e indossai l'intimo con sopra solo la maglietta del ragazzo.

Appena uscii vidi Steve che leggeva un libro. Notai che non si accorse di me e così decisi di fargli uno scherzetto.

Mi avviai verso di lui con passo felpato e appena mi trovai a due centimetri dal letto mi buttai su di lui. Il ragazzo urlò impaurito e io risi di gusto. Steve urlò ancora impauriti <MA SEI IMPAZZITA?! MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!> disse lui mettendosi una mano sul torace e l'altra tra i capelli, <Oh mio dio-> disse per poi svenire. <ODDIO STEVE!>, vidi subito che smise di respirare e corsi a fargli la respirazione bocca a bocca e appena poggiai le mie labbra sulle sue lui mi tirò a se abbracciandomi e ci staccamo due secondi dopo.

Ci guardammo negli occhi, portò un braccio dietro la mia testa e uno che prese ad avvolgermi i fianchi, ero abbastanza minuta rispetto Steve, che con le sue braccia e i suoi addominali era un pò più grosso.

Solo in quel momento notai come Steve mi stesse guardando, era stupendo. Ci guardammo negli occhi con qualche minuto, con uno sguardo pieno di emozioni non connesse tra loro: paura, amore, malizia, rabbia.

Forse eravamo innamorati talmente tanto da desiderarci a vicenda, con il timore di provarci per rimanere soli e forse era questo che ci rendeva nervosi quando stavamo insieme.

<T/n...> interruppe il silenzio il ragazzo. Ci iniziammo ad avvicinare e proprio quando potei sentire il suo respiro, qualcuno bussò alla porta.

Ci separammo per paura di essere visti in quel modo. <Steve, Tesoro, qui sotto c'è Vanessa>

Vanessa? Pensai. <Chi è Vanessa?>. Guardai il ragazzo in modo distrutto e incazzato, Steve abbassò la testa <È una lunga storia> disse con tono triste.

Mi alzai e chiusi la porta a chiave, <Bene, Ne abbiamo di tempo> dissi visibilmente delusa portandomi le braccia al petto.

Innamorato Perso-Steve Harrington×T/nDove le storie prendono vita. Scoprilo ora