<-Capitolo 8->

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Gli presi il pollice e lo strinsi nella mia mano. Steve sorrise e mi strinse maglio la mano nella sua. Sorrisi anche io, lo guardai e il ragazzo ricambiò il mio sguardo con occhi sognanti, <Da quando avete questi sguardi voi due?> interruppe la nostra connessione Robin, con un tono leggermente nervoso.

Mi girai verso di lei <Da prima che tu ci potessi interrompere!> le risposi facendole la linguaccia. Sentii Steve e Vikie ridere e sorrisi girandomi verso il ragazzo.

Dopo poco finalmente arrivammo, e appena il moro parcheggiò ci trovammo avanti una casa sul lago. Dalla casa si potevano vedere luci di ogni colore e sentire la musica a palla, <È una discoteca o il proprietario vuole fare da faro agli alieni?> dissi io ironicamente. Vikie ridacchiò, <Il proprietario ha dato una festa e ha fatto girare voce che "le porte erano aperte a tutti">, <E abbiamo ben pensato di dirlo a Steve qualche giorno fa> aggiunse Robin, <E così ho pensato di invitarti>, finì Steve prendendomi per un fianco e guardandomi dritto negli occhi.

<Allora andiamo no?> dissi in preda all'eccitazione e alle molteplici farfalle che mi svolazzavano per tutto il corpo.

Appena entrammo vedemmo mucchi di persone ballare, bere e fare giochi stupidi. Non andavo ad una festa così da quando frequentavo il secondo anno di liceo. Non ricordavo neppure come mi dovessi comportare. Vidi Steve buttarsi tra la folla e io lo seguii, gli presi la mano quando un ragazzo mi spinse. Il moro si girò e mi sorrise.

Il mio cuore sembrò impazzire a quel contatto e solo dopo un pò di secondi riuscii a riconettere il mio cervello al mondo reale.

Salimmo delle scale e appena sopra entrammo in una stanza dove trovammo un gruppo di persone sedute a cerchio.

<Ragazzi, Lei è T/n>, tutti i presenti mi salutarono tranne una ragazza dai capelli castani e dal fisico molto snello e segnato.

<Loro sono Dustin, Max, Lucas, Will, Mike e Undi> tutti gli elencati mi salutarono e poi un ragazzo prese parola, <Io sono Jonathan, Il fratello di Will> si voltò verso la ragazza e sbuffò, <Lei è Nancy> la ragazza sorrise sforzata e mi guardò come se le avessi preso il suo vestito preferito. <Dov'è Robin?> chiese il ragazzino, che solo dopo riconobbi come Dustin. Steve ridacchio, <Con una sua amica>, lo guardai un pò spaesata ma la mia concentrazione era puntata su Nancy,
Perchè mi doveva guardare in quel modo??

<Da dove vieni T/N?> chiese entusiasta una ragazzina dai capelli arancioni, Max se non erro. <Da New York, ma molti anni fa abitavo qui, insieme a Robin>. La ragazza mi rilassò con un sorriso e il ragazzo, Dustin, mi guardò per qualche secondo per poi dire, <Sei la nuova ragazza di Steve?>.

Stavo per rispondere quando ci girammo tutti visto che si aprì la porta e Robin e Vikie entrarono. <Eccociii> disse Rob visibilmente brilla. Si prospetta una lunga serata.

Iniziammo un gioco, obbligo o verità con una bottiglia che Robin ci aveva gentilmente dato.

Le prime ad uscire fummo io e Nancy, che prese parola, <Obbligo o verità?> chiese lei con un tono poco amichevole, <Verità> le risposi io. La ragazza mi guardò in modo sfidante per poi dire, <Sei la nuova ragazza di Steve?>. A quella domanda arrossii leggermente e Steve notandolo disse, <Si, È la mia nuova ragazza>.

Sembrò che a Nancy desse fastidio e solo lì capii.

Il gioco continuò con un silenzio da parte mia, Steve e Nancy. Si sentivano le risatine di Robin ubriaca che giocherellava con una scatolina trovata nella stanza.

Dopo una decina di turni, la bottiglia si fermò su di me, ancora una volta, <T/n> disse Dustin. Lo guardai, <Obbligo> mi limitai a dire continuando a guardarlo negli occhi. Il ragazzo guardò Steve di fianco a me e sorrise, <Devi baciare Steve>.

Sbiancai, <Cosa?> chiesi sperando di aver capito un qualcosa di errato. <Devi. Baciare. Steve.> disse scandendo le parole, <Se non volessi?> chiesi per evitare l'imbarazzo di dover baciare il moro avanti a tutti. <Sette minuti in paradiso con Steve>, qualcosa nel mio cervello mi consigliò questa opzione e accettai guardando Steve che non si aspettava di certo questa mia risposta.

Io e il ragazzo ci alzammo e lui mi condusse in un bagno che, sorprendentemente, trovammo vuoto.

Sospirai. Forse stava per succedere qualcosa che non mi avrebbe reso per nulla felice.

Innamorato Perso-Steve Harrington×T/nDove le storie prendono vita. Scoprilo ora