Cap. (19) Rabbia Di Veela

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"Sto facendo imporre un ordine restrittivo a quella donna." Proclamò Lucius mentre camminava attraverso il soggiorno di Severus.

Severus e Draco si scambiarono un'occhiata prima di guardare la bionda.

"Davvero, padre?" Chiese Draco. "Sei sicuro?"

"Non hai letto la lettera." Disse Lucius. "Pensa che Harry sia deluso, lo vede da bambino. Per non parlare del fatto che pensa ancora che lui e la ragazza Weasley si sposeranno..."

"Ma Harry è gay." Disse Draco, confuso. "Anche se lei non crede che voi due siate compagni, sicuramente può vedere-"

"Molly Weasley non lascerà che anni di pianificazione vadano sprecati." Interruppe Severus.

"Cosa intendi?" Chiese Draco e persino Lucius guardò l'altro Professore.

"Molly ha plasmato Potter da quando il ragazzo aveva undici anni." Disse Severus. "Mandargli regali, lasciarlo restare, essere una figura materna per lui... Non sto dicendo che in un certo senso non lo ami ma... Temo che ami di più i suoi soldi e il suo status."

"Pensi che voglia che Harry sposi sua figlia per i soldi?" Lucius interrogato.

Severus annuì. "Molly Weasley è ferocemente protettiva nei confronti dei suoi figli." Ha detto. "Harry avrebbe dovuto sposare sua figlia, è uscito con lei anche al suo sesto anno. Pensava che la vita della ragazza fosse impostata. E ora, grazie a te, tutto questo è stato portato via."

"È pazza." Disse Draco, appoggiandosi allo schienale della poltrona.

"Ora farò sicuramente l'ordine." Disse Lucius. "Nessuno avrà i soldi di Harry tranne Harry stesso."

Severus sorrise all'amore sul viso di Lucius. Il suo sorriso si trasformò in un cipiglio quando Lucius si strinse al cuore. "Lucius-"

"Padre." Ansimò Draco, la mano che andò al suo stesso petto. Si strinse forte la maglietta.

"Harry." Ringhiò Lucius e se ne andò, spalancando il ritratto di Severus e inciampando nell'ufficio del Serpeverde.

"Sev, Harry è nei guai!" Gridò Draco e corse dietro a suo padre.

Severus imprecò, gettando da parte il suo drink e seguendo le bionde.

~•~•~•~•

Michaels strinse l'inguine di Harry e il Grifondoro cercò di liberarsi. Non si era mai sentito così terrorizzato in vita sua. Con Voldemort, Harry aveva sempre saputo che la cosa peggiore che avrebbe dovuto affrontare era la tortura e la morte. Dolore fisico che Harry poteva affrontare, ci era abituato.

Ma questo era molto di più. Questo stava portando via qualcosa che nemmeno Lucius aveva avuto. Questo era il corpo di Harry, il suo unico; nessuno gliel'aveva mai tolto.

"Vaffanculo, lasciami andare!" Urlò Harry, il terrore rendeva il suo corpo teso e dolorante. Si dibatté ma non riuscì a liberarsi, Hansen e Myer lo tenevano fermo.

Michaels ringhiò quando il corpo di Harry si rifiutò di rispondergli. Schiacciò la sua forma contro quella di Harry e sentì l'altro ragazzo tremare.

"Non così bene ora, vero, Potter?" Sogghignò. Fece solcare la sua dura lunghezza contro lo stomaco di Harry e l'altro Grifondoro piagnucolò.

"P-Per favore, f-fermo..." Ansimò.

"Mi piace, mi stai implorando." Sorrise Michaels. Si chinò e toccò la gola di Harry, Harry sussultando. Michaels fece scorrere un dito liscio sulla pelle di Harry e fu come acido, bruciando l'adolescente e facendogli stringere i denti.

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