Cap. (57) Calci, Bruciature E Mele

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Quando Harry si svegliò era mattina inoltrata, immaginò intorno alle 10:30 circa. Si alzò a sedere sbadigliando e stiracchiandosi, la camicia che si sollevava e gli occhi appiccicosi. Lucius era sepolto sotto il piumone, le coperte avvolte intorno al suo corpo alto, e stava russando dolcemente contro il cuscino contro il quale Harry aveva dormito.

Immaginò che fosse stato quello a svegliarlo; come si può dormire con sei piedi di Serpeverde che ti respirano pesantemente nell'orecchio?

Harry sorrise e spostò indietro i capelli di Lucius prima che la sua vescica attirasse la sua attenzione. Harry uscì dal letto e andò in bagno, chiudendo la porta per non svegliare Lucius.

Si lavò le mani e la faccia, assicurandosi di avere un aspetto decente prima di tornare in camera da letto. Lucius dormiva ancora così Harry decise di vestirsi e andare a cercare la colazione. Si trasformò in un paio di jeans larghi e una camicia, il tessuto aderì strettamente allo stomaco.

Harry non riusciva a credere quanto fosse cresciuto. Una settimana prima il suo pancione era stato facile da nascondere. Adesso sembrava che avesse mezza Pluffa infilata sotto la camicia. Harry si chiese se forse i bambini avessero deciso di crescere tutti in una volta mentre lasciava la stanza.

Draco era in salotto con Severus, Remus e Sirius, gli ultimi due sorridevano allegramente quando Harry entrò. Lucius non era nei paraggi così i due uomini si sentirono al sicuro abbracciando velocemente Harry e fissando il suo stomaco.

"Merlino, Harry, hai fatto un altro bambino, vero?"Chiese Sirius.

"Zitto." Harry si accigliò e lo spinse via prima di lasciarsi cadere sulla poltrona che Remus aveva lasciato. "Mi sento abbastanza grassa senza che tu me lo faccia notare."

Remus e Sirius si guardarono l'un l'altro prima che il lupo mannaro dicesse. "Non sei grasso, Harry."

Harry alzò un sopracciglio e indicò il suo stomaco. "Ehm, guardami."

"Sei incinta." Disse Sirius.

"Anche positivamente splendente." Aggiunse Draco.

Harry li guardò accigliato. "Sono grassa e stanca e... Focaccine!"

Gli altri trasalirono quando Harry batté le mani e chiamò Dobby. Il piccolo elfo domestico scomparve, solo per tornare non più di cinque minuti dopo con un vassoio di focaccine appena sfornate, marmellata, panna e tè.

"Mm." Harry si leccò le labbra e separò una focaccina, afferrando un coltello per spalmarla di marmellata e crema. "Come sapevi che avrei voluto delle focaccine?" Chiese a Dobby.

"Dobby aveva un presentimento, Harry Potter." Sorrise l'elfo mentre Harry ne prendeva un grosso morso.

"Fank oo." Borbottò Harry. Deglutì il boccone e disse: "Scusa; grazie, Dobby."

"Non è un problema, Padron Harry." Disse Dobby. "Dobby è qui per aiutare te ei tuoi piccoli."

Harry sorrise e ringraziò di nuovo l'elfo domestico prima di cominciare con la sua seconda focaccina. Quando ebbe finito, si sedette con una tazza di tè e guardò Sirius e Remus, che erano sul divano a chiacchierare con Severus.

"Perché voi due siete qui?" chiese.

"Sto dando una mano con il DCLAO, ricordi?" Disse Remus.

"Oh." Harry annuì. "E Teddy?"

"Insegno solo poche lezioni dal mercoledì al venerdì." Disse Remus. "Sirius guarda Teddy mentre io volo qui la mattina. È con Andromeda al momento; adora fare da babysitter."

"Grazie agli dei che lo fa." Disse Sirius stiracchiandosi e sbadigliando. "Non so come avremmo mai passato del tempo da soli senza Andy." Harry fece una smorfia e Sirius disse: "Smettila di pensare al canale di scolo."

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