Cap. (39) La Saggezza Di Mirtilla Malcontenta

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Come quasi tutte le mattine, Lucius si svegliava per primo. Aveva la capacità di riaddormentarsi e sentirsi riposato, anche prima di fare la doccia. A differenza di Lucius, Harry camminava nel sonno facendosi la doccia e vestendosi, ma di solito riusciva a rianimarsi durante la colazione.

Oggi Lucius si voltò per vedere Harry morto al mondo, il suo compagno sdraiato sulla pancia, gli arti divaricati sul materasso. Lucius tolse il braccio destro di Harry dalla sua vita e scivolò giù dal letto, il Grifondoro che sbuffava e si infilava ancora di più sotto i suoi cuscini.

Erano le sei e mezza, due ore prima che Lucius dovesse essere seduto nella stanza del DCLAO, quindi si prese il suo tempo per fare la doccia, concentrandosi per lasciare che l'acqua lo bagnasse. Mezz'ora dopo uscì dalla doccia sentendosi rinfrescato e guardò l'acqua scivolare dalla sua pelle sul pavimento, lasciandolo completamente asciutto. Fissò l'acqua e la fece saltare nello scarico prima di tornare in camera da letto.

Harry era ancora addormentato e Lucius si accigliò leggermente mentre si avvicinava alla cabina armadio; di solito la doccia che scorreva svegliava Harry e lui si lamentava e malediceva Merlino perché doveva alzarsi per le lezioni.

Lucius si vestiva per la giornata con pantaloni, una camicia di cotone bianco e semplici abiti neri che erano ancora più costosi di qualsiasi cosa indossassero gli altri insegnanti. Si stava spazzolando i capelli quando tornò fuori per vedere che Harry era ancora addormentato.

Accigliato, Lucius si legò i capelli con un nastro nero prima di sedersi sul letto. "Harry?"

Nessuna risposta.

Lucius preme una mano sulla schiena nuda di Harry e l'adolescente si dimenò sotto il suo tocco. "Harry, amore?"

"No..."

"Piccola, è ora di alzarsi."

"Mnn... Noo..." Harry gemette, premendo la faccia contro i cuscini.

"Harry, sono le sette passate."

"Noo, altri cinque minutiiii." Borbottò Harry.

Lucius tirò indietro le coperte e Harry guaì, arrampicandosi sul materasso per cercare di tirarle indietro. "No, no, devi farti la doccia e vestirti." Disse Lucius.

"No-o"' Gemette Harry, tirando il piumone.

"Harry.W" Sospirò Lucius, afferrando la coperta e strappandola dalla presa dell'adolescente.

"Perché mi odi?" Chiese Harry, passandosi una mano sul viso.

"Io non ti odio." Disse Lucius. "Se non ti fai la doccia adesso ti perdi la colazione e sai quanto diventi irritabile senza caffè."

Harry gemette e si lasciò cadere di nuovo sul letto, girandosi per dare a Lucius una bella visuale del suo culo nudo.

Lucius si morse il labbro e disse: "Harry, per favore." Harry dimenò i fianchi in risposta e il biondo gemette. "Harry, lo stai rendendo difficile."

"Nah-ah." Ridacchiò Harry.

Lucius ringhiò e saltò in avanti, afferrando Harry per la vita. Harry strillò mentre veniva gettato sopra la spalla di Lucius, il Serpeverde lo portava in bagno.

"LUCIUS, METTIMI GIÙ!" Gridò Harry.

"No." Disse Lucius. Entrò nella doccia completamente vestito e aprì l'acqua, usando i suoi poteri elementali per riscaldare l'acqua prima di mettersi sotto di essa. Lucius rimase completamente asciutto ma Harry fu fradicio in pochi secondi, i capelli che gli ricadevano sulla fronte, i pugni che colpivano la schiena di Lucius.

"Brutto, ti odio." Ringhiò Harry.

Lucius ridacchiò e schiaffeggiò il culo di Harry, l'adolescente che guaiva. "Ora, farai la doccia come un adulto o continuerai a comportarti come un bambino di quattro anni?"

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