"DAMON! DAMON!" urlava Stefan per le strade di New Orleans sperando di ritrovare suo fratello, era sul punto di arrendersi quando si scontrò faccia a faccia con Damon.
"Oh dio Damon pensavo fossi scappato chissà dove"
"Non l'ho fatto" evita la conversazione e continua a camminare dritto dietro Stefan.
"Dove stai andando?" Chiede Stefan seguendolo.
"Dai Mikaelson, devo parlare con Klaus."
"Perché?"
"Perchè devo farlo"
"Oh ehy ehy senti aspetta" lo ferma Stefan mettendosi davanti a lui bloccandogli la strada.
"Non avrai intenzione di chiedere a Klaus di aiutarti a portare indietro Kai vero?"
Damon incrocia le braccia e lo guarda senza rispondere.
"Sei pazzo se pensi che farà questo per te"
"Non deve farlo lui, mi serve solo una sua strega"
"Che ovviamente non ti presterà"
"Togliti" lo sposta Damon e continua a camminare deciso.
Ma stefan gli taglia nuovamente la strada.
"Damon ragiona! Ho dovuto supplicarlo in ginocchio per farmi prestare qualche goccia del suo sangue e tu pensi davvero che sia lui la soluzione?"
"Senti dove altro posso trovare una strega potente disposta a riportare un sociopatico in libertà se non da questa famiglia di idioti?!"
"Damon... capisco che vorresti riportare indietro Kai.. ma non è così facile convincere una strega a farti un favore di sua spontanea volontà"
"Ma una strega che è sotto il controllo di un originale magari si"
"Un originale che allo stesso modo non vorrà mai farti un favore, dai cazzo Damon, stai parlando di Klaus"
"Magari lo farebbe se avesse qualcosa in cambio"
"Cos-"
"Torna a casa Stefan, non ho bisogno di te e non voglio che mi intralci"
"Ma"
Stefan rimane fermo a guardare suo fratello che scavalca il portone dei Mikaelson, e poi decide di rassegnarsi, se Damon aveva quella speranza, era giusto che la coltivasse, si sentiva tremendamente in colpa per averlo tradito quindi pensò che lasciargli fare quello che voleva fosse la cosa giusta da fare."Damon?"
"Cercavo proprio te, potresti portarmi da tuo fratello, quello stronzo ibrido e via dicendo"
"Cosa ti serve da Nicklaus?" chiede educatamente l'originale incravattato.
"Diciamo una sorta di favore"
Ad Elijah scappa una risata a quest'affermazione, "Seguimi"
Damon lo segue per le lunghe scale di quella villa e si ritrova nella stessa stanza in cui era prima, però adesso era sveglio e attivo, un attimo prima era svenuto sul tappeto.
"Nicklaus hai un ospite" esclama Elijah bussando in una parete.
Klaus compare da dietro un cavalletto per dipingere con un po' di pittura sulle mani e sulla maglia e storce gli occhi vedendo alla sua porta il fratello Salvatore che non gli stava simpatico.
"Dovete smetterla di irrompere in casa mia, non siete i benvenuti"
"Ascolta che ha da dirti" Lo interrompe Elijah che si era appostato vicino una parete a braccia conserte.
Klaus guarda Damon e lo incita a parlare con un gesto della mano.
"Ok penso di essermi appena reso conto di quanto sia folle questa cosa ma, vorrei .. ecco.. il tuo aiuto"
"No" dice schietto Klaus senza pensarci e tornando alla sua postazione da disegno.
"E dai non ho nemmeno detto in cosa" insiste Damon andando verso di lui.
"Non mi interessa, non sono il vostro paparino da cui potete andare a chiedere favori quando vi passa per la testa, qualunque cosa sia, no"
"Nicklaus-"
"No, Elijah, è un no categorico."
Damon si mette una mano ai capelli pensando a cosa avrebbe potuto dire per dissuaderlo ma non gli veniva nulla di sensato in mente.
"Potresti andartene? Sto dipingendo, mi infastidisci con la tua -"
"Papà sono a casa!" si sente dal piano di sotto.
"Ecco un altro motivo per cui devi andartene"
Damon rimase interdetto ed esclamò sconvolto "HAI UNA FIGLIA?"
"Sei rimasto un po' indietro coi tempi non trovi?"
"Ma come diavolo è -"
"Papà" quella voce era adesso nella loro stessa stanza e a Damon sembrò familiare.. fin troppo familiare, si girò e si ritrovò la ragazzina che un attimo prima avrebbe voluto strozzare.
"Damon?"
".. sei la figlia di Klaus.." dice con un filo di voce Damon incredulo.
"Aspetta aspetta, Hope conosci questo tizio?!" dice Klaus preoccupato.
"Sì! L'ho incontrato poco fa per strada, è stato molto gentile mi ha salvata da un camion in corsa anche se non mi avrebbe fatto nulla , che coincidenza trovarlo qui lo conosci anche tu?"
Il volto di Damon improvvisamente si illumina dopo che Hope ha parlato e guardò Klaus facendo un sorriso soddisfatto alla Damon.
Klaus ricambió il suo sguardo strizzando gli occhi e subito dopo incaricò Elijah di accompagnare Hope da sua madre.Quando la porta della stanza venne chiusa Klaus si sedette sulla sua poltrona e incroció le mani borbottando velocemente un "che tipo di aiuto"
Damon ringraziò il cielo nella sua testa per avergli servito la fiducia di Klaus Mikaelson su un piatto d'argento generando quell'assurda casualità.
"Ho perso una persona molto importante per me, di recente, e vorrei che tu mi prestassi una delle streghe più potenti al tuo servizio per farla tornare.."
"La doppelganger è morta?" chiede Klaus dando per scontato che sia lei la persona importante per Damon.
"No.. non si tratta di lei, e non si tratta nemmeno di una morte, solo di un viaggio in un altra dimensione identica alla nostra in cui si ripete all'infinito lo stesso giorno nel 94"
"E come ci è finita questa persona in un'altra dimensione..?" chiede confuso.
"È una sorta di inferno, mondo prigione, in cui non puoi morire e non c'è nessun'altro oltre te"
"Ah" risponde Klaus mordendosi il labbro incerto sul concedergli quel favore o meno.
"Quindi non è una brava persona se si trova lì"
"Nemmeno tu lo sei"
Klaus sorride aspramente e dopo qualche secondo di riflessione chiede:
"Se ti aiuto, cosa ci guadagno?"
".. la mia gratitudine?" risponde Damon ironicamente allargando le braccia.
Klaus gli lancia un'occhiataccia.
"Un appuntamento con la biondina?" chiede Damon con ancora lo stesso sorriso di prima in volto.
"Voglio che Stefan torni ad essere mio amico."
"Ah" afferma Damon un po' titubante.
"Tutto qui? Vuoi l'amicizia di mio fratello?"
"Che tu ci creda o no, quando l'ho conosciuto mi ha dato speranza"
"Speranza di cosa?"
"Speranza che io potessi essere apprezzato da qualcuno che non sia soggiogato, sono abbastanza sensibile in realtà sai?" dice Klaus col suo classico tono di voce calmo e pacato che sembra sempre trasparire del sarcasmo.
"Ok sei divertente, cosa vuoi davvero?"
Klaus lo guarda in silenzio alzando un sopracciglio.
"Non stai scherzando"
"Affatto"
"Va bene ti farò avere un appuntamento galante con mio fratello, ora perfavore puoi dirmi che mi aiuterai?"
Klaus accenna un sorriso e gli porge la mano in senso di accordo.
Damon la stringe speranzoso, "Abbiamo un accordo Damon Salvatore"
"Andata""E tu chi sei non ti ho mai vista in giro, mi ricorderei di una bella streghetta come te" parla Damon verso la strega che era appena entrata nella stanza in cui si sarebbe svolto l'incantesimo.
"Mi chiamo Freya, tu devi essere Damon Salvatore, si sente spesso parlare di te qua in giro"
"Spero non dicano cose belle" dice Damon con il suo tipico sorriso.
"Com'è la formula di questo incantesimo? Non l'ho mai fatto sai dirmela?"
"Si credo di potertela scrivere, non so perché ma mi è entrata in testa"
Damon scrive la formula su un tovagliolo e gliela porge.
"Ah e ti servirà questo.." dice porgendogli l'ascendente , almeno uccidere Liv era servito a qualcosa.
"Ok penso di poterlo fare"
"Pensi? Non sei così forte?" la provoca Damon.
Freya lo guarda con tono di sfida mentre senza muovere un dito gli fa prendere a fuoco le mani.
"OK HO AFFERRATO IL CONCETTO" le urla Damon cercando di spegnersi le mani.
"Vedi di sbrigarti, tra 3 ore esatte ti riporterò qui, stabilisci un contatto con la persona che vuoi riportare e tornerete entrambi"
"Ok ho capito vai" dice Damon frettoloso.Allora Freya inizia a pronunciare l'incantesimo con l'ascendente tra le mani sotto lo sguardo speranzoso di Damon.
In un battito di ciglia Damon si ritrova da solo in casa Salvatore.
"Cazzo si" urla a se stesso stringendo il pugno in senso di vittoria.Con un sorriso stampato in volto iniziò a chiamare Kai in ogni stanza, correndo per la casa.
Ma nessuno rispondeva.
Si sentì stupido a non essersi portato la strega dietro per localizzarlo, ma di certo non poteva essere andato poi così lontano.
Mentre lo cercava in ogni stanza notó che in camera sua c'era un diario che non aveva mai visto sopra il suo letto, pensò che non avrebbe fatto male a nessuno se avesse dato una sbirciatina.
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•First Love•
Fanfiction"Damon cosa significa amare qualcuno?" E se improvvisamente Kai Parker, iniziasse a porsi come domanda, 'cosa si prova ad essere innamorati'? Se stringesse una tale amicizia con Damon che riesca a fargli sentire qualcosa per la prima volta? Dopo una...