capitolo ventitrè

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"Forza sali" diceva Damon mentre gli apriva lo sportello della sua macchina.
Kai entrò in auto seguito da Damon che accese l'auto mormorando il suo solito "brum brum" che fece sorridere Kai, perché gli fece ricordare la prima volta che è salito in macchina di Damon, quando mancava ancora qualche giorno al plenilunio che avrebbe dovuto portare indietro Bonnie, e loro stavano tranquillamente facendo un giro al supermercato per comprare una vodka.
"A che pensi?" chiese Damon notando lo sguardo perso di Kai.
"A te" risponde in modo diretto Kai girandosi verso di lui.
Damon sorride guardando la strada e chiede "E che pensi?"
"Penso a quanto è bello essere in questa macchina con te e a quanto mi sembra passato poco tempo dalla prima volta che ho messo piede in casa tua, a quanto mi odiavi, non lo so, penso a te in generale"
"Io mi chiedo spesso come ci sono finito con uno stronzo psicopatico come te" risponde Damon ridendo.
"Me lo chiedo anche io..."
"Mi stai dando dello stronzo psicopatico?"
"No, intendevo, anche io mi chiedo cosa ci fa uno come te con uno come me"
"La mia era una battuta eh"
"Lo so, ma ci penso ugualmente e mi sembra assurdo"
"Oh allora" Inizia Damon fermando la macchina ,girandosi verso di lui e alzandogli il viso verso di lui con la mano.
"Non osare sottovalutarti in mia presenza"
Kai non risponde e si limita a guardarlo.
"E non mi guardare così" aggiunge Damon tornando alla guida, ricevendo come risposta l'esatto opposto di quello che aveva chiesto, ovvero avere gli occhi di kai addosso per tutto il tragitto.
Kai non gli aveva parlato di come si sentiva dopo essere tornato, non voleva rovinare il suo entuasiasmo, ma forse avrebbe fatto bene a parlargliene e capire l'apice del problema, visto la quantità di pensieri intrusivi che hanno invaso la sua testa da lì a qualche ora, quando tornarono finalmente a mistyc falls dopo un lungo viaggio pieno di fermate per qualsiasi motivo, no in realtà sempre per gli stessi due motivi, o per fare sesso o perché Kai aveva fame, di cibo stavolta, dato che non era più un vampiro, e questa cosa, pesava molto a Damon, avrebbe voluto un eternità con lui e gli era stata strappata, però da un altra parte era felice per lui dato che gli pesava tanto non aver più la magia.
"Eccoci qua" afferma Damon una volta giunti con la macchina davanti la porta di casa sua.
Kai rimase in silenzio.
"Tutto bene?"
"Come puoi pensare che sia una buona idea farmi stare di nuovo a piede libero in questa città"
Damon si fermò un attimo a pensare e si rese conto che aveva ragione, era una PESSIMA idea tornare a Mistyc falls con i suoi parenti in giro, avrebbero provato di nuovo a rinchiuderlo.
"e cosa vorresti fare"
"non lo so non ho voglia di pensarci ho solo voglia di dormire al momento"
"Certo ora che hai un corpo umano sei tornato a essere il solito fastidio pieno di bisogni" risponde Damon ridendo e accarezzandogli una guancia mentre sbadigliava.
"però posso fare questo" rispose Kai facendo il solito trucco da streghe che atterra i vampiri che Damon non ha mai capito e continuerà a non capire in cosa consiste ma che odia da morire, pensava mentre gli implorava di smettere.
Kai mette fine a quella tortura per Damon ed esce dall'auto per dirigersi dentro casa Salvatore, tanto erano le 4 di notte, nessuno l'avrebbe notato.
Damon lo segue e poco prima che aprisse la porta d'ingresso lo abbraccia da dietro avvolgendolo e sussurrandogli "sono veramente felice che tu sia di nuovo qui Kai"
Kai rispose freddamente con un "anche io", ma Damon non ci fece molto caso, pensò fosse solamente stanco.
Entrarono e la prima cosa che videro fu Stefan sul divano a braccia conserte che li fissava.
"Bentornati." disse lentamente
"Ciao" disse freddamente Damon che era ancora arrabbiato con lui per averlo ingannato, mentre si tirava Kai da un braccio al piano di sopra.
"Aspetta, Damon!" urlò Stefan dal piano di sotto mentre li guardava salire le scale.
"Che cosa" rispose Damon.
"Ho bisogno di parlarti"
"Non mi importa"
"Damon, perfavore"
Allora Damon che per quanto volesse staccare la testa a suo fratello, non riusciva ad odiarlo del tutto, lasciò Kai nella sua stanza e scese da Stefan.
"Che vuoi"
Stefan gesticoló con le mani chiedendo se Kai fosse sopra.
"Tranquillo non è più un vampiro non può sentirti"
"Ah va bene, volevo parlarti proprio di lui"
"Non ho la minima voglia di ascoltarti quindi fai in fretta"
"Principalmente volevo dirti che mi dispiace, ho agito d'impulso-"
"Altro?" lo interrompe Damon che letteralmente stava reprimendo con tutte le sue forze la rabbia nel sentirlo scusarsi.
"Si, altro, sappiamo entrambi che non è una persona affidabile quando è arrabbiato, joe e alaric domani si sposano, e alaric vorrebbe tanto che tu ci fossi visto che siete stati migliori amici, ma per ovvi motivi non puoi portarti dietro Kai"
"Non verrebbe comunque"
"Non puoi saperlo cosa gli passa per la testa, Damon, dico davvero, so che ti fidi di lui e tutto, ma non puoi conoscere i suoi pensieri, non deve nemmeno sapere di questo matrimonio.."
"Perché"
"Perché sua sorella che ha contribuito a rovinargli la vita per la seconda volta sta per vivere il giorno più bello della sua vita, Kai è un tipo abbastanza vendicativo no? Ecco tutto"
Damon abbassò lo sguardo, pensando che in fondo suo fratello avesse ragione e che tenere Kai con lui a Mystic Falls era davvero rischioso sia per lui che per gli altri.
"Ok, non glielo dirò"
"Grande" rispose Stefan mettendogli una mano sulla spalla.
"Sul serio Damon, non smetto di sentirmi in colpa dal momento in cui ti ho preso la cura"
"L'importante che adesso è di nuovo qui"
"Poi me lo spieghi come hai convinto Klaus Mikaelson a farti un favore" afferma ridendo Stefan
"Ah... ecco.." Sogghigna Damon che aveva completamente dimenticato il suo accordo con l'originale.
Stefan lo guarda interrogativo.
"Potrebbe avermi chiesto qualcosa in cambio.."
"Cioè?"
"Te"
"Come scusa.."
"In pratica vuole vederti ed essere tuo amico"
"Mi prendi per il culo?.."
"No Stefan, mi ha letteralmente chiesto la tua amicizia in cambio di Kai, anche io ero sconvolto"
"Mi hai venduto come una puttana.."
"Te lo meritavi stronzo, ora beccati un appuntamento con Klaus"
Dice sorridendo mentre sale in camera sua, dove Kai si era dolcemente già addormentato nel suo letto sopra le coperte, Damon si sentì veramente bene a guardarlo, nell'arco di poco tempo lo aveva perso e riavuto di nuovo, aveva provato quel dolore di perderlo già troppe volte e non poteva neanche pensare a quanto avrebbe fatto male perderlo un'altra volta, quindi doveva pensare ad un futuro fatto per loro due, e nessun altro, magari potevano partire subito dopo il matrimonio, pensava Damon mentre teneramente metteva una coperta addosso a Kai e si sdraiava accanto a lui col viso rivolto verso il suo, perdendosi ad osservarlo ancora una volta.
Era assurdo come quell'ammasso di  sociopatia e stronzaggine gli avesse completamente fatto perdere la testa in così poco tempo, gli aveva fatto capire che il suo amore per Elena non era altro che un modo per riempire il vuoto che sentiva dentro, il senso di colpa che non lo faceva andare avanti, Elena era la luce che rischiarava la sua oscurità, ma quando entró Kai nella sua vita, che aveva un oscurità ancora più buia della sua, capì che non era la luce a desiderare, voleva navigare nelle tenebre, voleva qualcuno con cui poter essere completamente se stesso senza essere giudicato e senza che quel qualcuno cercasse di cambiarlo, e mentre pensava a tutte queste cose si rendeva conto poco a poco che insomma, si era innamorato di Kai, e senza pensarci disse a bassa voce mentre gli accarezzava il bordo del viso.
"Penso di amarti"
"Io invece sono sicuro di amarti" rispose Kai con gli occhi chiusi facendo sobbalzare Damon che pensava stesse dormendo.
"Ma sei sveglio"
"No"
"Ah peccato avevo in mente delle cose da fare.." disse Damon con tono provocatorio.
Kai di scatto aprì gli occhi e si mise di fronte a lui a fissarlo.
"Ovvero"
Damon ricambió il suo sguardo passandosi la lingua tra le labbra e respirando lentamente passando lo sguardo sul suo collo.
"Vogliamo continuare a guardarci o hai intenzione di fare qualcosa?" continuò la provocazione Kai.
"Non ti dispiace se.." disse Damon mentre lentamente si avvicinava al suo collo per affondarci i canini.
"No, non mi dispiace per n- oh" gemette Kai quando Damon inizió a succhiargli il sangue dal collo, adesso che non era più un vampiro poteva assaporare a pieno quel dolore, e Damon poteva assaporare a pieno il suo sangue.
Si staccó dal suo collo e col sangue che gli colava dalle labbra lo baciò facendogli assaporare il suo stesso sangue mentre dai piccoli buchi creati sul suo collo usciva ancora qualche goccia che macchiava le bianche lenzuola di Damon, ma ne all'uno ne all'altro dispiaceva.


sono gli ultimi capitoli, credo ne manchino tipo due per finire, non so quando la finiró perché sono molto indecisa se fare un finale felice o uno medio triste, quindi penso che mi prenderò del tempo per rifletterci, se avete una preferenza tra le due cose basta farmelo sapere in un commento e mi aiutate a prendere una decisione😫😫

ps: piccolo spoiler del mio prossimo lavoro

appena termineró questa, uscirá una #klefan coi fiocchi 🎀

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