capitolo ventuno

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"Caro diario, è così che si inizia un diario? È imbarazzante, è un oggetto inanimato, perché dovrebbe essermi caro?! Boh vabbè, non so da dove cominciare, non so nemmeno se voglio, non sono mai stato costante in nulla, di certo scrivere un diario non mi salverà da questo inferno infinito, ma in qualche modo devo impiegare il mio tempo, visto che ne avrò, di tempo intendo, non so che cazzo sto dicendo, ah no, sto scrivendo, non sto parlando, giusto, d'altronde, con chi dovrei parlare se non con me stesso? Ma d'altronde, con chi ho mai parlato davvero in vita mia? Non ho idea di come ci si esprima davvero senza sembrare uno psicopatico, nessuno ha mai voluto ascoltarmi, e mi rode un sacco pensare che magari, se avessi avuto una famiglia che avesse voluto ascoltarmi, che avesse voluto capirmi, anziché dare per scontato fin da subito che sarei diventato quello che sono, magari, non sarei così, se avessi avuto un Damon nella mia vita prima di causare tutto il dolore che ho causato, magari non.. non lo so, non posso esserne certo, anzi non credo proprio che mi avrebbe salvato, Damon o non Damon, io sono questo, e sono dove merito di stare per lo schifo che ho fatto, per le colpe che mi mangiano dall'interno ogni giorno, per le vite che ho distrutto, ma non saranno certo le
colpe a rendermi una persona migliore degna di una redenzione, ovviamente.. caro diario, mi faccio schifo"

"Caro diario... iniziare con questo dannato 'caro' mi fa sentire un idiota, no rettifico, scrivere su un diario mi fa sentire un idiota, ho sempre preso in giro Stefan per questo, eppure mi piaceva leggere i suoi diari.. molto incoerente si, ma tutto quello che è nella mia testa è un continuo essere incoerente, volevo essere capito ma allo stesso tempo volevo massacrare ogni membro della mia famiglia, volevo la magia, ma odiavo averla perché mi rinchiudevano, volevo essere una persona migliore, ma il desiderio di uccidere continuava a tormentarmi, voglio morire, ma allo stesso tempo vorrei vivere.. ma ovviamente questo non è vivere, non mi sento vivo, non mi sento io, sto solo.. esistendo, esatto è questo il termine giusto, esisto e basta"

"Caro diario.... Dio quanto mi turba darti del caro.. stare in questa casa mi fa sentire peggio, vedere tutti questi angoli in cui ho ricordi che posso considerare.. felici? si, sono ricordi felici, e credo siano letteralmente gli UNICI momenti della mia vita che ho considerato come felici,veri, reali, bei momenti insomma, momenti in cui mi sentivo una persona vera e non un pazzo il quale unico scopo era uccidere, continuo a dire le stesse cose, fondamentalmente non ho avuto una vita interessante come quella di Stefan, le uniche cose degne di nota sono il mio famiglia-omicidio di massa, la fusione, il vampirismo totalmente a caso e .. Damon.. cristo non smetto di pensare a lui, è inciso nella mia testa e non va via, e ogni volta che lo penso mi sento come se il mio petto andasse a fuoco, come se mi stessero stritolando il cuore.. e mi esce persino del liquido dagli occhi.. anche adesso sta uscendo (pagina bagnata, alcune parole sono sbiadite)"

"No, non inizierò dicendo caro, vaffanculo diario, mi sono appena svegliato da un suicidio, che ovviamente non è servito a nulla, non so come ho potuto anche solo pensare che avrebbe funzionato, non lo so, vaffanculo, mi manca Damon, ecco si, l'ho detto, no cioè, l'ho scritto, si mi manca Damon, vorrei solo che fosse qui a farmi stare bene, ad ascoltarmi, nessuno mi ha mai ascoltato, solo lui cazzo, mi manca Damon, mi manca guardarlo e cristo quanto mi piaceva guardarlo, guardarlo dormire, guardarlo mentre parla, mentre legge, mentre mangia, mentre beve, mentre cammina, mentre respira, mentre è sotto la doccia o .. o sopra di me, cristo vorrei solo, guardarlo di nuovo, credo sia il desiderio più sano che io abbia mai avuto.. devo smetterla di farmi seghe mentali su Damon, adesso lui sarà, da qualche parte nel mondo reale, chissà magari senza di me sta anche meglio, non ha una problema da tenere a bada, ha solo la sua elena adesso, fossi in lui, tornerei subito da lei, anche se il solo pensiero di loro insieme mi fa ribollire il sangue nelle vene."

"Suicidio numero 7 , ho provato a darmi fuoco con della benzina, divertente? no per niente, molto doloroso, ma eccomi qui vivo e vegeto sul divano in cui mesi fa avevo il respiro di Damon sul collo, sul petto, ovunque insomma...continuo ad aggrapparmi al suo ricordo per non perdere completamente la testa, mi arrampico su quel briciolo di sanità mentale che mi è rimasta grazie a Damon, grazie a lui ho capito così tanto di me stesso.. non avevo mai parlato del mio passato a nessuno prima di lui, e parlandone mi sono reso conto che il mio comportamento è solo e sempre stato una conseguenza di come mi ha cresciuto quel bastardo di mio padre, lo stesso che ha manipolato Liv, Jo,Bonnie e persino Stefan a farmi rinchiudere di nuovo qui..
Mi manchi anche tu Stefan, eri simpatico, e scusa se ti sto copiando l'idea del diario, ma mi fa credere di parlare con qualcuno e forse non impazzirò del tutto."

"Non ce la faccio più, voglio solo morire e non esistere più, sono esausto di suicidarmi, e risvegliarmi e pensare a tutto quello che non posso più avere perché qualcuno ha deciso che non me lo meritavo, voglio solo che questa tortura finisca, voglio solo rivedere Damon, sono in casa sua perché speravo di trovare qualche sua foto, per poterlo guardare e non dimenticare la sua faccia , e di fatto una foto l'ho trovata ma ho comunque il terrore che passerò così tanto tempo qui che potrei dimenticarmi come suona la sua voce, al momento lo ricordo perfettamente, ma tra qualche decennio potrei dimenticarla.. "

"Voglio farla finita, o perlomeno voglio provarci, magari prima o poi riuscirò a morire, ho letto in un libro che scrivere come se parlassi a qualcuno può aiutare, quindi.
Damon, so che non leggerai mai questo, e probabilmente è proprio questo che mi motiva a scriverti cose che non riuscirei mai a dirti perché si sono un sociopatico, ma grazie a te sono un sociopatico con dei sentimenti, dei veri sentimenti, IO, Kai Parker, ho dei fottuti sentimenti per un vampiro? Si ce li ho, e cazzo Damon, non sai quanto mi manchi, quanto vorrei tu fossi qui, ad abbracciarmi, baciarmi, insultarmi con il tuo sarcasmo che amo..Damon io una volta ti ho chiesto cosa si prova ad essere innamorati.. mi hai risposto a questa domanda facendomi innamorare di te.. non pensavo che un giorno l'avrei detto, non pensavo affatto che io fossi capace di provare qualcosa, eppure eccomi qua, a scrivere su un diario quanto amo Damon Salvatore, ti amo Damon.. vorrei solo baciarti ancora.. *pagina bagnata*"

A Damon si spezzò il cuore nel leggere queste pagine che dimostravano nel modo più puro l'umanità di Kai, e notó la sua foto messa sul cuscino, e pensò a quanto fosse carino che Kai avesse dormito con la sua foto accanto e allo stesso tempo si sentì terribilmente in colpa a non esser arrivato prima perché a quanto sembrava da tutte quelle pagine,là in quella dimensione era passato molto più tempo di quanto ne avesse vissuto lui, quindi velocemente si mise quel diario in tasca e tornò alla ricerca.
"Kai ma dove diavolo sei f-" diceva mentre entrava nel bagno di stefan, quello con la vasca, e si trovava davanti Kai che evidentemente aveva provato l'ennesimo suicidio.
Si sentì tremendamente triste nel vederlo li, dentro una vasca vuota con entrambi i polsi tagliati.
Si fiondó su di lui e lo avvolse con le sue braccia.
Sentì il suo debole respiro e capì che non era ancora morto dissanguato, "certo che potevi sceglierti un metodo più rapido" disse sorridendo.
Kai aprì lentamente gli occhi e lo guardò "ottimo,sono anche schizofrenico adesso" disse con un filo di voce.
"No Kai" rispose Damon dandogli il suo sangue.
"Sono più reale di quanto pensi e sto per riportarti a casa"
Kai non risponde e lo guarda ancora incredulo mentre beve il sangue dal suo polso.
"È finita Kai, non lascerò mai più che qualcuno cerchi di tenerti lontano da me" affermava Damon mentre gli passava una mano tra i capelli e gli lasciava un tenero bacio in fronte.

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