capitolo ventidue

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Di tutta fretta, Damon prende in braccio Kai ancora un po' stordito dal suo mezzo suicidio e lo porta all'esterno, perché nella sua testa l'incantesimo avrebbe funzionato meglio se erano all'aperto, anche se probabilmente non cambiava nulla.
Una volta ripreso, spalanca gli occhi come avesse appena realizzato che Damon fosse lì e si blocca a guardarlo con la bocca semi spalancata.
Damon gli sorride e dolcemente si avvicina e gli mette una mano dietro la testa facendo scontrare le loro fronti.
"Sono reale smettila di guardarmi come se fossi un'allucinazione"
"Scusa è che non riesco a crederci" dice kai toccandogli la faccia per assicurarsi nuovamente che fosse davvero lì, e una volta realizzato gli si lanciò addosso in un abbraccio.
"non puoi capire quanto sono felice di vederti" diceva Kai con tono tremolante mentre affondava la faccia nella spalla di Damon
"fidati, posso capirlo eccome"
rispondeva damon accarezzandogli la schiena.
"Ma come hai fatto?" chiese Kai staccandosi dall'abbraccio ma tenendogli comunque le mani.
"Ho fatto un patto col diavolo"
Kai lo guardò confuso
"Si letteralmente, ho venduto mio fratello per un patto con un originale che mi ha prestato una strega che se non ho fatto male i conti, tra 1 ora e 39 minuti dovrebbe riportarci nel
nostro mondo"
"Quindi abbiamo quasi due ore di tempo libero in un mondo in cui siamo letteralmente soli" afferma Kai guardandolo con un sopracciglio alzato.
Damon non risponde a parole e ricambia il suo sguardo d'intesa, e in men che non si dica con una velocità sovrumana, si ritrovarono uno sopra l'altro, lì sull'asfalto di fronte casa Salvatore.
Kai stava sopra Damon e dopo averlo privato della sua maglietta iniziò a lasciargli baci lungo tutto il torso, dal viso, al collo, al petto, alla pancia, fermandosi esattamente sopra la sua intimità, lasciando Damon con l'amaro in bocca, che di tutta risposta gli afferra la faccia e gli dice "abbiamo il tempo contato prima di ritrovarci sul divano di un vampiro ibrido bastardo, quindi non puoi permetterti di fare il prezioso" ricevendo un sorriso come risposta e un "hai ragione" il tutto seguito da quello che aveva interrotto un attimo fa, lo privó degli ultimi indumenti che aveva addosso, stessa cosa fece con se stesso, e avvolse tutta la sua lunghezza con il palmo della sua mano, mentre si scambiavano intensi baci che parevano infiniti, e mentre lo sentiva indurirsi tra le sue mani, capendo che anche lui l'aveva bramato come se fosse la prima volta.
"Non abbiamo abbastanza tempo" gli sussurrava Damon ansimante
"Allora dovremmo andare dritti al sodo" rispose Kai lasciando a bocca aperta Damon che non si aspettava fosse diventato così perverso e così diretto, non ebbe il tempo di farglielo notare che se lo ritrovò sopra ad auto-compiacersi, "ti ho cresciuto bene, adesso fai tutto da solo" gli diceva Damon col respiro profondo mentre Kai si lasciava penetrare dalla sua lunghezza "No è solo che hai sempre fatto tutto tu senza darmi il tempo di reagire"
"Mh rimedierò " rispose sorridendo lasciandogli un bacio sulle labbra mentre consumavano un intenso rapporto lì, sull'asfalto ruvido e duro.
"Dobbiamo smetterla, a breve Freya ci riporterà indietro e non possiamo tornare in queste condizioni" dice preoccupato Damon.
"Mancano 20 minuti"
"Hai contato?.."
"Si"
"Ok non so come hai fatto a restare concentrato per contare i minuti, ma sul serio dobbiamo smetterla e rivestirci" dice con tono serio Damon staccandosi.
"Noioso, è più eccitante se possiamo essere scoperti"
"Non se la persona che ci potrebbe scoprire è Klaus Mikaelson,
ho una dignità da mantenermi"
"Noioso"
ripete Kai scocciato rivestendosi.

"Devo farti vedere una cosa.." dice Kai mentre Damon si alzava in piedi per mettersi la maglietta.
"Cosa?"
"Dammi la tua maglietta"
"Mh?" lo guarda con tono interrogativo Damon passandogliela.
Kai la prende tra le mani, chiude gli occhi e poi sospira "incendia" e la maglietta di Damon prende fuoco.
Damon rimane a bocca aperta e gli urla "Hai di nuovo la magia?"
"Siii" urla felice Kai.
"Ma com'è possibile"
"Penso che quando mi hanno iniettato la cura, annullando il vampirismo si sia ripristinata la magia"
"Sono molto felice per te" risponde Damon avvicinandosi per dargli un bacio, e in quell'istante l'ambiente intorno a loro comincia a cambiare, e in un istante si ritrovano in casa dei Mikaelson di fronte a Klaus seduto nella sua poltrona a mó di trono che sorseggiava un drink.
"Eccoti qui" dice alzandosi e andandogli in contro
"Senza maglietta" aggiunge con tono sospettoso squadrandolo dalla testa ai piedi.
"Non è come sembra.." cerca di difendersi Damon, ma ci pensó Kai a distogliere l'attenzione da lui, quindi con tono allegro disse
"Tu sei Klaus!"  porgendogli la mano
"Sono io" risponde Klaus accettando la sua stretta di mano nel suo solito modo freddo, a differenza di Kai che gli strinse la mano e l'agitó con fin troppo entusiasmo secondo Klaus.
"Ho sentito un sacco parlare di te, è una figata che sei sia un vampiro che un lupo, e penso che tu abbia fatto bene ad uccidere la mamma di Tyler Lockwood, mi sta sul cazzo, ah e anche io ho ucciso la mia famig-"
"Ok.. basta andiamo.." Lo ferma Damon mettendogli le mani sulle spalle.
"Farò quello che mi hai chiesto" dice poi verso Klaus che stava sorridendo soddisfatto dagli elogi di Kai, il quale annuisce.
"Aspetta, ti do una maglietta, non puoi uscire da casa mia mezzo nudo con il pericolo che incontri mia figlia."
"ASSURDO HAI PURE UNA FIGLIA" afferma Kai entusiasta come se fosse un fan sfegatato.
"E lei cos'è? Un ibrido in miniatura?"
Klaus si mette a ridere a questa affermazione e lancia una maglietta a Damon, per poi avvicinarsi e dire:
"Sei un tipo interessante , però a dirla tutta mi sembri un idiota e non capisco perché Damon Salvatore era così disperato nel volerti salvare" squadrando Kai da vicino.
"Amico ti stimo e tutto, ma non darmi dell'idiota" risponde Kai con tono minaccioso avvicinandosi con una mano alzata pronto a fare qualcosa di stupido, ma fermato da Damon che lo blocca con un braccio.
"Oh basta qui abbiamo finito, andiamo" lo rimprovera.
"Adesso lo capisco" afferma Klaus dopo il gesto di Kai.
"Salvatore, non dimenticare il nostro patto"
"Assolutamente " dice sorridendo per poi uscire dalla stanza portandosi Kai da un braccio che stava ancora guardando male Klaus.

Una volta usciti da quella casa, Damon lo prende in braccio e gira su se stesso esultando per averlo riportato di nuovo da lui, allo stesso modo Kai , anche se essere preso in braccio e ruotato non lo faceva impazzire come cosa si sentiva davvero felice ma allo stesso tempo sentiva come un buco dentro di lui, come se qualcosa non andasse, una senzazione vuoto, o di rabbia che non sapeva come far andare via, ma preferì non pensarci e godersi il suo momento di gioia con Damon, il suo Damon, che finalmente era li a parlargli e a sorridergli dopo che ne aveva perso la speranza.

mi fa sentire così in imbarazzo scrivere certe scene che non le rileggo nemmeno quindi se ci sono errori scusate.. colpa dell'imbarazzo

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