capitolo dieci

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"È sveglio?" chiede Stefan notando suo fratello salire.
"Si"
"Com'è?"
"Normale per il momento" risponde distratto Damon mentre prende dei grimori a caso che avevano negli scaffali.
"Che cerchi?"
"Gli ho dato l'anello, sto cercando il libro con l'incantesimo che protegge dal sole"
"Ce l'hai in mano" risponde Stefan indicando il libro che Damon teneva già da un po'.
"Ah, vabe ne prenderó comunque  di più così perde più tempo"
"Mi sembra giusto"
Damon annuisce e torna da Kai che per tutto il tempo lo aveva aspettato davanti la porta.. come un cane che aspetta il padrone.
"Indietreggia se non vuoi un'altra spruzzata in faccia" lo minaccia Damon.
Kai indietreggia dicendo ironicamente "Dipende che tipo di spruzzata, potrebbe anche farmi piacere".
"Ti prego non dirlo mai più" risponde Damon entrando tranquillamente.
"Ho trovato questi" dice lasciandoli cadere a terra.
"Ma sono un sacco non lo troverò mai quello giusto"
"Almeno ti distrai"
Kai lo guarda male e poi si siede per terra prendendone uno tra le mani.
"Quanta polvere, se fossi ancora umano non riuscirei a smettere di starnutire" dice facendo scappare una piccola risata a Damon, che lo aveva ricordato starnutire persistentemente quando una volta insieme si erano messi a ordinare gli scaffali.
"Dai sarà divertente" risponde sarcastico Damon mentre si siede di fronte a lui prendendo un altro libro.
"NO NON LO È"
"Si che lo è" risponde guardandolo negli occhi, come se gli stesse ordinando di dire che lo è.
"No" ripete Kai scandendo le lettere e mantenendo il contatto visivo.
Dopo qualche secondo di sguardi, Damon rompe il contatto tornando a guardare la pagine.
"Phasmatos .." inizia a pronunciare Kai con la mano sospesa verso Damon, leggendo.
"Kai cosa stai facendo..." chiede spaventato Damon.
"..navaro pulsus .."
"Smettila mi metti ansia quando non so cosa stai facendo" dice Damon visibilmente in panico.
"sanguinox" finisce la frase Kai portando lo sguardo agli occhi di Damon con un sorriso sadico e un sopracciglio alzato, ricevendo come risposta Damon che inizia a contorcersi e ad urlargli contro.
Kai ride a quella visione, mentre Damon lo guarda come se volesse ammazzarlo, "COSA MI HAI FATTO" chiede nervosamente mentre quell'effetto sembra scomparire.
"Bho c'era scritto, 'sangue acido' e mi sembrava una cosa divertente da provare su di te" risponde sorridendo.
"Non lo è stato, PER NIENTE, non farlo mai più,malato che non sei altro." dice Damon arrabbiato.
"Antipatico" risponde Kai riportando lo sguardo al libro.
"Vodox" dice dopo qualche secondo, quello non lo aveva letto, lo conosceva già, era uno dei suoi preferiti.
"Allora" dice Damon pronto a picchiarlo, quando si sente come trascinato da una forza superiore verso Kai.
Una volta arrivatogli davanti nonostante la resistenza che aveva fatto, Damon gli mette una mano intorno al collo, stringendola guardandolo con gli occhi spalancati.
"Mi annoio" dice Kai facendo un'espressione triste.
"Fanne un altro e ti faccio provare l'essenza del dolore come non l'hai mai provata"
"Ma é la cosa più bella che mi potessero mai proporre" risponde Kai sorridendo mentre Damon gli stringeva la possente mano intorno al collo.
A Damon scappa una risata e poi risponde con "Ti odio, non ti si può fare una minaccia senza che tu la prenda come una cosa erotica"
"Ah non lo era?" risponde Kai spostando la testa di lato e fissandolo con sguardo interrogativo.
Damon non rispose e continuò a fissarlo negli occhi.
Kai in quel momento avrebbe tanto voluto sapere cosa dicevano gli occhi di Damon, ma probabilmente con la transizione aveva perso quell'abilità, o semplicemente, non riusciva a decifrare quello di Damon non avendo le conoscenze base, per quanto gli riguarda, in quel momento Damon poteva star pensando di volerlo baciare come poteva star semplicemente facendo un gioco di sguardi a chi ride prima.
Dal canto suo, Damon stava pensando esattamente a come sarebbe baciarlo di nuovo, ma pensava anche al mini discorso con suo fratello, e a Elena.
Damon, uomo etero orgoglioso per eccellenza, non avrebbe mai, proprio mai ceduto ai suoi impulsi, lasciando vincere quella parte di sè del quale ne rifiutava anche l'esistenza.
Kai invece.. avrebbe voluto solo riprovare quella senzazione sulle labbra che aveva provato solo con Damon, e dentro di sè, sapeva che non avrebbe mai provato lo stesso con qualcuno che non fosse Damon, era come se non esistessero altre persone oltre a Damon in grado di fargli sentire certe cose.
Ma Damon non lo avrebbe baciato, per quanto volesse farlo e Dio, se voleva farlo, sapeva che se l'avesse fatto probabilmente non si sarebbe fermato con facilità e probabilmente non si sarebbe neanche fermato a qualche bacio, e lo temeva, ne temeva le conseguenze, il suo buon senso glielo impediva, e per una volta, sentiva di doverlo ascoltare, ma la tentazione c'era, lui era Adamo e Kai era la sua mela, una mela, che voleva tanto mordere.
Velocemente, sposta lo sguardo interrompendo nuovamente un contatto visivo prolungato, ma nella velocità che mise nel suo spostamento, sbagliò punto d'appoggio e cadde, esattamente sopra Kai, trovandosi di nuovo sopra di lui a fissarlo.
*qualcuno deve volermi proprio male* pensava mentre era di nuovo osservato da quei grandi occhi grigio-blu indefinito, con le pupille dilatate,sempre, non importava che situazione fosse, Kai aveva sempre le pupille dilatate, il che lo rendeva ancora più attraente, perché sí, Kai era davvero attraente, questo dovette ammetterlo, era un dato di fatto, ma questo di certo non avrebbe lasciato che interferisse con la sua scelta di non cedere.
"Basta" disse alzandosi, facendo tirare un sospiro a Kai che ci aveva sperato di nuovo, ma probabilmente si era solo illuso che Damon avesse anche solo lontanamente pensato di baciarlo, Damon era incomprensibile.
"Ho bisogno di bere" dice Damon facendo per uscire.
"Oh a chi lo dici" risponde Kai
"Non sangue" precisa Damon
"Ah"
"Torno subito" dice Damon uscendo e andando di sopra a prendersi un bicchiere, o una bottiglia, o magari due.

"Oh Damon indovina l'ultima"
Dice suo fratello appena lo vede.

intanto

Non appena Damon uscí, Kai si sdraiò facendosi un esame di coscienza, era la prima volta che desiderava qualcosa del genere, e non era abituato a capire nè i suoi ne tantomeno i sentimenti degli altri.
Damon voleva baciarlo? Non riusciva a darsi una risposta, ma pensandoci, che altro poteva pensare una persona in una situazione del genere? Quanto fossero belli i suoi occhi?Di certo non è una cosa da Damon, ma allora forse.. confusione e domande gli annebbiarono la mente, per distrarsi si mise ad ascoltare cosa stavano dicendo al piano di sopra, non aveva ancora mai provato ad ascoltare a distanza, quella era la prima volta, infatti le uniche parole che percepí fu una frase di Damon, che lo ferí, sí, lo ferí, Kai si sentì per la prima volta ferito dalle parole di qualcun'altro.
Damon aveva detto:
"Ma chi quello psicopatico ? Solo a qualcuno con seri problemi potrebbe mai piacere, a mio parere dovrebbe restare solo per sempre per tutte le cose che ha fatto"
Cos'era quel vuoto al petto che aveva sentito non appena le parole di Damon gli erano risuonate nelle orecchie?
Era ferito, rimase a bocca aperta a fissare il vuoto davanti a sè,sentí persino qualcosa bagnargli un occhio, una lacrima o un granello di polvere? Qualunque cosa fosse, la tolse subito, sentendo Damon arrivare.

Ma Damon aveva davvero parlato di lui?

"Oh Damon indovina l'ultima" dice Stefan vedendolo arrivare
"No vabbè, hai finito le pagine di diario?"
"No.. no no" dice Stefan ridendo, controllando nel mentre quante pagine gli mancassero alla fine, fortunatamente tante.
"Allora?"
"Klaus Mikaelson ha una nuova ragazza"
"Impossibile"
"Ti giuro"
"Come lo sai.."
"Ho contatti a New Orleans"
"Ma chi quello psicopatico ? Solo a qualcuno con seri problemi potrebbe mai piacere, a mio parere dovrebbe restare solo per sempre per tutte le cose che ha fatto"
"In effetti, vabbè probabilmente la farà fuori neanche il tempo"
"Ah è pure umana?"
"Sii capito?"
"Condoglianze veramente" dice ridendo e bevendo un sorso dalla sua bottiglia preferita, tornando subito dopo da Kai, che lo aspettava, stavolta non con la faccia tra le sbarre, ma seduto per terra nell'angolo.

"Tutto ok?" chiede Damon notando che non lo guarda neanche, quando prima gli avrebbero sorriso gli occhi nel vederlo, quei bellissimi occhi.

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