*che ansia* mormora tra se e sè Damon davanti la porta di Elena aspettando che gli venga il coraggio di bussare, ma non appena stava per sporgere la mano verso la porta, essa si apre e ne rivela l'interno.
"Oh guarda chi si fa vivo" dice Jeremy con aria sorpresa.
"Tua sorella é in casa?"
"E dove vuoi che sia, è in camera sua"
Damon annuisce e si fa strada da solo verso la stanza di Elena.
Trova la porta chiusa e bussa ricevendo un "avanti" da oltre la porta.
Entra sotto lo sguardo attento di Elena che lo stava osservando con sguardo curioso, pronta a riempirlo di domande su tutto quello che non gli aveva ancora spiegato.
Elena stava per aprire bocca quando Damon la blocco dicendole "Lo so"
"Che cosa sai Damon, dimmelo"
"Che hai tante cose che vuoi chiedermi, ma a tutto c'è una risposta, stai calma"
"Damon ma calma che cosa hai idea di quanto sono stata in pensiero, mi spieghi cosa hai fatto e dove con chi e .."
Le parole di Elena rimbombavano nella testa di Damon e non riusciva a comprenderle, era come se stesse parlando un altra lingua, la sentiva ma non la ascoltava, non ci riusciva, o non voleva farlo.
Pensava che sarebbe stato bello se lei gli avesse detto 'damon tranquillo mi spiegherai dopo' e gli fosse saltata al collo baciandolo pronta per del sesso pazzo, ma non l'ha fatto, e non lo avrebbe fatto, non era una cosa da Elena, infatti lo stava tartassando di domande alla quale non aveva voglia di rispondere, era chiaro, la guardava con indifferenza, e questa cosa gli fece sentire un vuoto al petto.
Non sentire più nulla se non fastidio da un momento all'altro per una persona alla quale hai aperto il tuo cuore, essere indifferenti davanti alla persona che ti ha fatto stare cosí bene.. è stato un colpo secco per Damon, si sentí come se il suo io interiore lo avesse preso in giro per tutto il tempo e che in realtà lui non sia mai stato capace di provare sentimenti veri per qualcuno, perlomeno non per Elena.
Elena continuava a parlare e Damon continuava a fissarla con espressione desolata e spenta, ma lei neanche lo notò.
"Mi stai ascoltando?" chiese notando il suo silenzio.
Lui fece cenno di sí con la testa anche se non era vero e le rispose con "Elena.. credo che dovremmo prendere le distanze per un po' "
"Cosa?!"
"Non credo di poter continuare ad aprirti il mio cuore, non me la sento non riesco"
"Ecco lo sapevo, hai conosciuto un'altra"
Damon girò lo sguardo infastidito, sempre la solita che giunge a conclusioni tutte sue, anche se forse non aveva tutti i torti.
"No?"
"Allora cos'è questa cosa improvvisa che mi stai dicendo?.. non mi ami piu?"
"Non lo so.. pensavo che rivedendoti avrei sbloccato i miei sentimenti ma.. non sento nulla"
Elena cambiò espressione e si tramutò in una in procinto di piangere che spezzò ulteriormente il cuore a Damon.
"Vattene" gli disse con un filo di voce.
"Elena io.."
"Ho detto VATTENE" alzò la voce e Damon non ebbe la forza mentale di insistere, la lasció da sola e uscí di casa recandosi alla sua residenza.
Non appena fu fuori dalla porta gli squillò il telefono.
"Pronto"
"Devi inginocchiarti a me e baciarmi i piedi"
"Stefan..?"
"Bonnie non dirá nulla"
"Oddio , davvero? come diavolo hai fatto"
"Segreti del mestiere"
"Non dirmi che hai detto a Caroline-"
"Non ti interessa, l'importante è che Bonnie terrá la bocca chiusa, ah e credo si sia presa una cotta per Enzo"
"Ah, condoglianze"
"Sei stato da Elena?"
"Ora ora"
"Com'è andata?"
"Sono single, credo"
"COSA"
"Già lo so .. dove sei?"
"A casa"
"A casa mia?"
"Damon, é casa NOSTRA, quando lo capirai?"
"Con chi"
"Col tuo coinquilino e con Caroline"
"Va bene arrivo tra un po'"
"Va bene a dopo"mise il cellulare in tasca e si fece una corsa per arrivare a casa velocemente, era sollevato di sapere che Bonnie sarebbe stata zitta riguardo a Kai, anche se aveva seri dubbi sulla veridicità della cosa, ma non era il momento di porsi domande, era esaltato all'idea di entrare a casa e trovare Kai ad aspettarlo, e sapere che lui non gli avrebbe fatto alcun interrogatorio ma lo avrebbe accolto calorosamente senza problemi ,lo aveva rimesso di buon'umore e senza neanche accorgersene stava.. sorridendo?
Si stava proprio sorridendo, ma la cosa non lo turbò più di tanto, era arrivato.
Entrò in casa e notò un inquietante silenzio, si incamminò per cercare qualche forma di vita presente in casa sua.
Girò lo sguardo e vide dallo spiraglio della porta di una delle camere degli ospiti suo fratello e Caroline impegnati in un appassionato limone che lo fece imbarazzare e non poco, si trattenne dal ridere, e senza farsi sentire salí di sopra in camera sua.
Si aspettava di trovare Kai che era rimasto nella stessa posizione in cui l'aveva lasciato, e infatti era proprio lì, ma era addormentato, il che era anche meglio, così chè a damon venisse la malsana idea di assaltarlo mentre dormiva teneramente con la punta del pollice vicino la bocca.
Si inginocchiò e appoggiò la testa sul letto per contemplarlo da più vicino.. no bugia, si avvicinò solo per potergli caricare uno schiaffo talmente forte da farlo trasalire.
E proprio così fece, ma nell'attimo in cui lo fece, e quindi Kai si svegliò di soprassalto, la lampadina del lampadario esplose sulle loro teste.
"MA COSA" chiese Kai destabilizzato dal brutto risveglio.
"Ma che hai fatto..." rispose Damon scombussolato guardando la lampadina esplosa.
"AH IO? SEI UN MOSTRO COME HAI POTUTO SVEGLIARMI COSÌ..."
"Non siamo in un film della disney, io non sono il principe azzurro e tu non sei la principessa che deve essere svegliata con un bacio"
".. si ma cosí violento"
"Ma stai zitto che ti fa solo piacere, ad ogni modo, perché" chiede il lampadario.
"Ma che cosa"
"Che cosa?.. Kai lo hai fatto letteralmente esplodere"
"Io?"
"Ci siamo solo io e te in questa stanza, e io ero impegnato a schiaffeggiarti quindi non sono stato io"
"Ma io non ho fatto nulla"
"Kai.. sei sicuro di stare bene?"
"A meraviglia, perché ?"
"Perché la tua magia inizia a preoccuparmi, non è la prima volta che la usi controvoglia, pensavo che bho,il tuo accendere per sbaglio il fuoco fosse qualcosa dovuta all'eccitazione o robe simili ma.. questo cosa"
"Mi hai fatto paura.."
"NON ME NE INTENDO MA SO CHE LA MAGIA NON FUNZIONA COSÌ, hai qualcosa che non va"
"E CHE COSA"
"E che cazzo ne so io"
"Ha così tanta importanza?"
"Si.."
"NO"
"Eccome se ha importanza, metti caso facessi qualcosa di grosso senza rendertene conto"
" Damon ti prego smettila con questi discorsi noiosi, l'unico 'qualcosa di grosso' che voglio farmi adesso sei tu quindi perfavore puoi smettere di parlare?"
Damon rimase turbato dalla sua affermazione ma lo fece particolarmente ridere il suo essere diretto.
"Ah l'ho detto, pensavo di averlo solo pensato" afferma Kai toccandosi la fronte come se non avesse voluto dire quello che ha detto.
"Guarda, vorrei, ma sono troppo emotivamente stanco"
"Motivo in più per-"
"No" disse buttandosi a peso morto accanto a lui.
"Noioso"
"Io ed Elena ci siamo lasciati"
"OOOHhh...mmi dispiace un sacco come mai?"
Damon si mette a ridere e si volta dicendogli "non è necessario che fingi di essere dispiaciuto"
"che sollievo.. no comunque sul serio, perché?"
"Perché non provo nulla per lei"
"Scherzi?"
"Vorrei"
"Ma quando mi hai descritto l'amore che provavi per lei lo hai descritto come qualcosa di incodizionato e immenso"
"Proprio questo mi turba, che pensavo davvero tutto quello che ho detto, ma da un giorno all'altro è come scomparso e questo mi porta a pensare che io non l'abbia mai amata e che non sia mai stato capace di amare davvero"
"No io non penso che sia così"
"E che pensi sentiamo"
"Penso che lei non facesse per te"
"Perché?"
"Troppo pura, troppo buona, troppo ingenua, troppo semplice"
"Mh?"
"Penso che tu voglia una persona capace di riconoscere la propria oscurita, affinchè possa vedere e capire le tenebre altrui, in particolare le tue, e penso che lei non si sia mai sforzata di fare un salto dentro la tua oscurità, ma non perchè non volesse, ma perché non avendone, non la comprende"Damon rimase sorpreso, "hai detto delle cose molto sagge.."
"vedi? a volte so ragionare, sono psicopatico solo nei giorni feriali, oggi é sabato quindi.."
Damon sorrise, quelle parole lo avevano davvero fatto riflettere, e forse sotto sotto Kai aveva ragione."Penso proprio di essere il cinico ritratto dell'imperfezione"afferma guardandosi davanti.
"L'imperfezione è bellezza, la pazzia é genialità,l'oscurità è fascino, ed é meglio essere assolutamente ridicoli piuttosto che assolutamente noiosi"
"Ma che ti é preso oggi?"
Kai fa spallucce e si gira su un fianco fissandolo.
Damon gira la testa nella sua direzione e lo guarda fisso negli occhi e in essi vede uno sguardo più caldo del suo solito freddo sguardo sarcastico, uno sguardo accogliente.
"Credo tu abbia ragione" conclude continuando il gioco di sguardi.
"Lo so ho SeMpRe ragione" dice tornando alla sua solita espressivitá facciale.
"Certo, come no"
"non è colpa tua se sono più intelligente di te"
"SI, CERTO, TI PIACEREBBE SUCCHIAMI IL CAZZO"
"Oddio finalmente me lo hai chiesto non mi sembra vero" dice assaltandolo.
"KAI ERA SOLO UN ESPRESSIONE CHE SI USA QUANDO- anzi no si hai ragione, te l'ho chiesto, avanti, forza e coraggio"
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•First Love•
Fiksi Penggemar"Damon cosa significa amare qualcuno?" E se improvvisamente Kai Parker, iniziasse a porsi come domanda, 'cosa si prova ad essere innamorati'? Se stringesse una tale amicizia con Damon che riesca a fargli sentire qualcosa per la prima volta? Dopo una...