capitolo otto

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"Cazzo" dice Damon iniziando a girare per le strade cercando Kai,che era scomparso nell'arco di un secondo mentre era girato a parlare con Elena al telefono, sperando di non trovarlo impalato da qualche parte.
Istintivamente si mette a cercarlo in tutti i vicoli che ci sono in città, ma , *un vampiro sociopatico avrebbe la decenza di nascondersi?*.
Era chiaro di no, quindi la cosa più ovvia adesso da fare è perlustrare gli edifici, e i posti pubblici, ma anche lì non trova assolutamente nessuna traccia di Kai, dove diavolo era finito?
Sul punto di arrendersi, va per controllare al mystic grill dove stranamente non era ancora passato, forse lo reputava, troppo ovvio.

Ma

apre la porta e si trova davanti ad un ammasso di cadaveri, e l'odore di sangue talmente forte da essere nauseante.
Sbalanca gli occhi e la bocca sconvolto ,alza lo sguardo e vede Kai, seduto sul bancone, con una persona addosso, mezza morta.
"Oh mi hai trovato, saluta i miei amici" dice contento Kai, facendo ciao verso Damon con la mano della ragazza mezza morta che aveva addosso.
"Ma che cosa ti passa per la testa KAI CAZZO SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO?"
"Mi annoiavo,eri impegnato a parlare con Elena" dice Kai sconfortato,uccidendo la ragazza e pulendosi il lato della bocca con il dito, cosa che Damon odiava e amava vedere.
"Ma sei matto? SONO PERSONE ,PERSONE, ESSERI UMANI"
Dice andandogli in contro e scuotendolo dalle spalle.
"Sono solo sacchi di carne pieni di sangue tenuti in piedi dalle ossa" dice con espressione seria,con l'espressione di chi crede sul serio a quello che ha detto.
Damon stacca le braccia da lui e indietreggia dicendo "ma chi diavolo sei? non ti riconosco più.."
"Malachai Parker per gli amici Kai" dice sarcasticamente porgendogli la mano.
"No, non sei il Kai che conosco" dice facendo no con la testa.
"Magari ti sei fatto un idea sbagliata, io sono così, lo sai"
"No, cioe guardati intorno cazzo, questa è una strage, sono persone, che non torneranno più a casa dai loro cari, ci sono altre persone che magari non vedranno più tornare a casa la mamma o il fratello, perché un sociopatico del cazzo 'si annoiava' " dice Damon con tono arrabiato, sul serio.
Kai si guarda intorno come se stesse realizzando in quel momento la realtà.
"Sono.. un mostro" dice mettendosi le mani ai capelli e andando quasi in iperventilazione.
"Vorrei poterti dire di no Kai, non sai quanto lo vorrei" risponde Damon cercando di riattraversare i cadaveri per terra per andargli vicino.
"Erano vivi mezz ora fa e, e sorridevano e, erano felici e, poi" dice come se stesse per avere un attacco di panico, come se il buon senso gli forse tornato di botto,come se qualcun'altro fosse stato nei suoi panni per tutto il tempo.
Damon cerca di andargli in contro per abbracciarlo , ma Kai lo respinge e indietreggia.
"Guarda saranno una dozzina.. sono una persona orribile... dio meritavo di morire"
"Non dire così perché NON È VERO" dice Damon scandendo le parole.
"No, merito ancora di morire, si infatti, devo morire" dice rompendo un pezzo di sedia accanto a lui e facendo per ficcarselo nel petto.
Ma un attimo prima che arrivasse a conficcarselo Damon gli arriva dietro velocemente e gli blocca il braccio,mentre lo stringe a sè, da dietro.
"Non ti perderó un'altra volta" gli sussurra mentre gli appoggia il naso e la bocca sotto l'orecchio, e con la mano gli toglie il paletto di mano.
"Ma .. io me lo merito" risponde Kai lentamente, abbastanza distratto dal fiato di Damon sul collo.
"Non è vero, non è colpa tua, tu non sei così fidati di me"
dice continuando a strofinarsi sul collo di Kai e tenendolo stretto a sè, sussurrandogli più volte la stessa frase, "fidati di me non è così"
L'odore di Kai, non era un odore comune, era particolare, misto a quello del sangue che aveva addosso, ma a Damon piaceva, avrebbe voluto sentirlo meglio.
Kai sembrava star cedendo lentamente alla presenza di Damon abbandonandosi a se stesso, ma improvvisamente ritorna quel lato, un pó più oscuro di lui.
"Hai ragione non è colpa mia" dice ritornando rigido.
"Hm?" chiede Damon incuriosito.
"È colpa di Bonnie,lei mi ha ucciso" dice allargando le narici e guardando fisso il vuoto.
"No.." dice Damon stringendo la presa su di lui per  evitare che gli scappi e faccia qualcosa di.. terribile.
"Kai.. fermo, non è colpa di nessuno.. devi solo imparare a-"
"Invisique" pronuncia Kai, scomparendo dalle braccia di Damon, insieme a tutti i cadaveri.
"Cazzo" urla Damon dando un pugno al bancone quasi spaccandolo.
"Incantesimi del cazzo" continuava a lamentarsi.
Ma doveva sbrigarsi, Kai era imprevedibile..e sotto sotto era una delle cose che più gli piaceva,
ma non poteva assolutamente farcela da solo, era un fardello troppo grande per portarselo dietro da solo, quindi, fece la cosa che gli venne più naturale.
Chiamó suo fratello.

"Pronto?"
"Stefan, ho un problema"
"Ciao Damon sto bene,grazie per avermelo chiesto, e tu come stai?"
"Stefan. Ho un problema serio."
"Anche io ho i miei problemi seri,Damon"
"Stefan.. perfavore"
Stefan sospira e dice rassegnato: "Che tipo di problema?"
"Un problema di tre lettere che inizia con la K e finisce con la I"
"Kai? Cosa è successo?"
"Vieni al grill, adesso, subito"
"Ok"
Stefan chiude e si precipita in men che non si dica da Damon.

Entra sbattendo la porta e appena entra la prima cosa che nota é , l'odore.
Un odore di sangue così penetrante che dovette mettersi una mano davanti la bocca come se fosse sul punto di rimettere.
"Damon... che hai fatto..." chiede Stefan incolpando subito il fratello.
"Non sono stato io.."
"E chi è stato.. e da dove.. viene quest'odore.."
Damon stette zitto e aspettò che Stefan ci arrivasse da solo.
"No" dice dopo un po' facendo un espressione del tipo 'ti prego dimmi che non è come penso'
"Si"
"Damon perfavore non dirmi che Kai è un vampiro"
"Lo è, ed è anche un vampiro psicopatico incazzato con crisi di personalità"
"KAI È UN VAMPIRO? HAI UNA VAGA IDEA DI COSA VOGLIA DIRE?" dice alzando la voce.
Damon allarga le braccia dicendo "Ho notato"
"Oh mio dio" dice stefan mettendosi una mano in fronte.
"Ma come é successo?"
"Bonnie l'ha ucciso, aveva sangue mio in corpo e, beh lo sai come funziona"
"perché aveva il tuo sangue.."
"Storia lunga, fattostá, ce l'ha con Bonnie, dobbiamo trovarlo, subito."
"Ma quest'odore da dove viene esattamente?"
"Ci sono una ventina di cadaveri in questa stanza sotto incantesimo"
"Aspetta cosa, ha ancora la magia?"
Damon annuisce.
"Ah wow fantastico, allora sarà una passeggiata trovarlo" dice sarcastico.
"Posso trovarlo" dice Damon facendo cenno di uscire,
ma prima di aprire la porta afferra Stefan dalle spalle e gli dice:
"Perfavore.. non dirlo agli altri.. se lo sapessero.."
"Perché ti importa così tanto di lui?  Sembra quasi che tu te ne sia innamorato.." dice stefan serio senza guardarlo negli occhi.
Damon rimase in silenzio qualche secondo.
No, Damon amava Elena, la amava più di quanto amasse se stesso, ne era certo, ma allora perché non aveva ancora risposto a Stefan negandolo?
Voleva rispondere e dirgli 'ma che dici' ma una parte di se stesso era come se volesse impedirglielo, come se la parte più profonda di sè non volesse negarlo, come se dentro di se avesse qualcosa che non conoscesse.
"Capisco" risponde Stefan al silenzio di Damon.
"Tengo a lui,niente di più" risponde Damon dopo un pò, conciso.
"Capisco, andiamo."

"Hai una vaga idea di dove possa essere?"
"Posso trovarlo, cioè, mi troverà lui"
"Modesto"
"Io lo attiro, tu lo metti fuori gioco"
"D'accordo."


E proprio come aveva detto Damon, mentre girava da solo in un vicolo, sentí:
"Cosa ci fa un bel ragazzo come te in giro tutto solo a quest'ora?"
"Aspetto che un bel ragazzo come te mi trovi" risponde Damon girandosi e trovandosi Kai alle spalle.
Tira un sospiro di sollievo e gli va incontro,
"Mi farai venire voglia di ucciderti se continui a scomparirmi di vista"
"Non hai idea di quanta voglia di ucciderti mi fai venire tu invece" dice col solito tono provocatorio.
"Solo di uccidermi" dice Damon sorridendogli.
"Assolutamente n-"
Non termina la frase che Stefan gli ha già spezzato il collo apparendo dal nulla dietro.
"Bene" dice come se avesse risolto un problema.
"Bene un cazzo, dove lo portiamo?"
"Dove di solito rinchiudiamo i vampiri"
"Dove hai rinchiuso me tante volte e io ho rinchiuso te altrettante volte" dice Damon ridendo, mentre prende Kai temporaneamente morto in braccio a mó di sposa.
"Si esatto, comunque , io ti copro , ma tu devi trovare un modo di, risolvere le cose" lo avverte Stefan.
"Lo so.. tranquillo, se tu puoi non essere uno squartatore, lui puó non essere un sociopatico"
"Non è esattamente la stessa cosa"
"Taci" dice ammonendolo mentre cerca di incamminarsi verso casa, ma Stefan lo blocca e lo affronta:
"Damon, sinceramente, ti piace?" dice indicandolo.
"ovviamente no" risponde Damon, con un 'no' non del tutto convincente.
"Damon, ti piace, questo ragazzo?" richiede Stefan.
"Perché continui a chiedermelo, io amo Elena"
"Andiamo Damon, l'ho sentita la vostra conversazione, non avrei voluto sentirla, ma l'ho sentita e aveva tutte le caratteristiche per assomigliare all'inizio di un porno gay, e non avrei nemmeno voluto vedere- quello" dice indicando con lo sguardo il cavallo dei pantaloni di Damon più evidente del solito.
Damon imbarazzato risponde "non centra niente con la conversazione con lui"
"Ah no"
"No Stefan, non te lo ripeterò un'altra volta, io amo Elena"
"Non ti sto dicendo che non ami Elena, ma che un minimo ti piace Kai"
"E io ti sto dicendo che non è così, andiamocene prima che si svegli"
"Se lo dici tu" risponde Stefan incerto.

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