capitolo cinque

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Da quando erano rientrati, Kai non aveva detto una singola parola, ed il chè era davvero strano da parte sua.
"Va tutto bene?" chiede Damon.
"Hm hm" rispose lui distrattamente.
"Mi sembri.. strano"
"È normale,subito dopo l'incantesimo sarò costretto a scappare, o mi uccidono, non so chi, ma chiunque in questa città ha voglia di farmi fuori"
"Ah si giusto" risponde Damon freddamente.
Era quasi mezzanotte, Elena e Caroline erano appena arrivate, pronte a rivedere la loro migliore amica.
Damon si mise fuori con Elena a chiaccherare,riguardo Bonnie probabilmente, mentre Caroline colse l'occasione per parlare con Kai.
"Kai, ti va di parlare senza che provi a farmi fuori?"
dice dolcemente sedendosi accanto a lui che guardava il pavimento mangiandosi le unghie.
"Hm?" dice girandosi verso di lei.
"Ti ho chiesto se ti va di parlare."
"Di?"
"Del motivo per il quale sembri così giù di morale, è così?"
"Non saprei, è vero che mi sento giù di morale ma non so per quale motivo"
"Non è vero"
"Si invece"
"Allora, rispondi alle domanda che sto per farti."
"Ovvero?"
"Se qualcuno uccidesse Damon che faresti?"
Kai senza fermarsi un attimo a riflettere risponde di istinto "Lo ucciderei, ovvio"
"Ecco." dice Caroline contenta di averglielo quasi fatto sputare fuori.
"Cos- ah.." dice rendendosi conto della sua risposta..
'lo ucciderei ovvio' .. perché lo ucciderebbe? perché ha dato quell'opzione come 'ovvia' , mille pensieri adesso gli stavano annebbiando la mente.
"Ti lascio solo con i tuoi pensieri" dice Caroline alzandosi e facendo retromarcia, il suo scopo era solo fargli fare un discorso interiore, non sa perché esattamente volesse aiutarlo su quel piano, ma si sentiva di farlo, perché effetivamente ci era passata quando rifiutava di ammettere che le piacesse Stefan.

*perchè lo ucciderei?*
*come mi sentirei se Damon morisse? Mi sembra ovvio che farei pure un patto col diavolo per riportarlo indietro ma, perché?*
*Cazzo se Damon morisse io.. sarei .. triste? no sarei più che triste sarei, addolorato, come se mi avessero strappato un braccio*

*Damon Salvatore mi hai forse stregato?*

disse quella frase a se stesso ricordando di averla giá letta nel diario di Stefan, quando parlava di Katherine.

*no no non può essere io non mi sottometterei mai nè a lui né a nessun altro... però fino a poco fa avrei voluto che mi baciasse e mi dicesse che gli piacevi, ma che problema ho..
Damon, cazzo, mi stupri la mente*

rimproverava se stesso e si tormentava, forse Caroline aveva fatto più danno che bene.


"È ora" dice Damon con Elena e Caroline rientrando distogliendo Kai da quel trip mentale.
"Vabene iniziamo" dice Kai sfregando le mani mentre Damon gli porgeva l'ascendente, "mantenete un contatto fisico con me o rimarrete qui".
Damon si mette davanti a lui gli prende entrambe le mani, Elena e Caroline gli mettono una mano nelle spalle a testa.
Una volta creato un contatto con tutti, iniziò a pronunciare l'incantesimo.
Damon pensò che fosse abbastanza attraente mentre diceva quel "phasmatos" col quale iniziavano quasi tutti gli incantesimi, infatti, non gli aveva tolto gli occhi di dosso.
Dopo qualche minuto che lo sentivano pronunciare l'incantesimo in continuazione si ritrovarono tutti e 4 nella dimensione del 94, nello stesso identico punto di casa Salvatore, ma nel 94, allora Elena iniziò a urlare il nome di Bonnie cercandola in giro per la casa seguita da Caroline, aspettandosi di trovare la loro amica.
Damon andò verso di loro pensando di essere seguito da Kai, ma qualcosa, come un sesto senso interiore gli disse 'girati Damon' e si giró verso Kai.
Stava per iniziare a camminare verso di lui quando una chiazza di sangue gli macchiò la camicia all'altezza del petto facendo subito allarmare Damon che iniziò a chiamare il suo nome.
Successe tutto in un istante.
L'incantesimo scomparí di botto e tornarono tutti all'anno di partenza, trovandosi Bonnie davanti a loro.

Li aveva preceduti e aveva appena pugnalato Kai, come lui aveva fatto con lei.

"KAI" urlò Damon correndo verso di lui , ma prima che potesse arrivarci Bonnie fece quella cosa che lui odiava tanto delle streghe, quell'ultrasuono orrendo che faceva soffrire i vampiri e li immobilizzava a terra rendendoli incapaci di reagire.
Bonnie era riuscita a liberarsi da sola e la prima cosa che ha fatto appena tornata è stato vendicarsi, la voglia di vendetta l'accecava, ed era anche comprensibile, Kai l'aveva lasciata da sola nel 94 e l'aveva accoltellata, adesso lei non voleva altro che vederlo morire coi suoi occhi e per mano sua.
"BONNIE" urlava Damon per farla smettere, mentre si contorceva per terra vedendo Kai di fronte a lui agonizzante, morente.
Ma Bonnie era come su un altro pianeta, non sembrava nemmeno lei, stava godendo nel veder Kai morire.
"Kai.." cercava di chiamarlo Damon mentre con una mano cercava di avvicinarsi opponendosi al
potere della strega, troppo forte da contrastare, Kai si girò verso di lui e pronunciò il suo nome "Damon.." con un filo di voce, probabilmente era l'ultima parola che gli usciva di bocca.
Intanto erano arrivate Elena e Caroline.
Elena non capiva la situazione e fu sconvolta di vedere Bonnie là davanti, e Kai e Damon per terra, Caroline reagí subito, si precipitò verso Bonnie e le afferrò entrambe le braccia per farla cadere verso di lei e farle fermare l'incantesimo su Damon, in modo che potesse correre da Kai.
Una volta finito l'incantesimo Damon scattò verso Kai, mordendosi il polso e mettendoglielo davanti la bocca, con forza.
"Dai, Kai bevi non fai ridere nessuno con questi scherzi" diceva speranzoso di essere arrivato in tempo.
"KAI" diceva mentre gli forzava il polso grondante del suo sangue in bocca.

Ma..

..era troppo tardi.

Kai gli era morto tra le braccia l'attimo prima che gli desse il suo sangue.
Lasciò cadere la testa di Kai tra le sue gambe mentre gli tremavano le mani.
Damon si sentiva un po' come distrutto, vuoto, quella morte gli aveva inspiegabilmente fatto più male di quanto pensasse.
Come è già risaputo, i sentimenti dei vampiri sono amplificati al massimo stato, e il dolore, è insopportabile, è una delle cose peggiori che potesse esistere.
Gli tremavano le mani, e senza staccare lo sguardo da Kai ebbe la decenza di dire con tono pacato "Elena, porta via Bonnie".
Damon sapeva che per com'era fatto, e per come si sentiva dentro, in quel momento avrebbe potuto far qualcosa di cui si sarebbe pentito, tipo massacrare Bonnie, perdendo così anche tutte loro.
Elena pur non capendo il motivo di tutta quell'agitazione gli diede ascolto e la trascinò via, da qualche parte,con la velocità vampiresca.
Caroline era rimasta lí, ferma immobile a guardare Damon che continuava a cercare vagamente di far magicamente resuscitare Kai, non accettava di non esserci arrivato in tempo.
"Damon.." disse lei a bassa voce cercando di avvicinarsi.
"È inutile.." disse, tristemente, mettendogli una mano sulla spalla.
Lui alzò una mano verso di lei "vattene, perfavore".
Caroline lo ascoltò, capiva come si sentiva, e lo lasció da solo.
Perché di quello aveva davvero bisogno in quel momento, stare da solo.
Solo,col suo amico, che no ,non poteva essere morto, Kai non poteva essere morto,Damon non voleva neanche lontanamente accettare che il supremo e invincibile Kai Parker fosse morto cosí.. per mano della sua migliore amica che se avesse avuto davanti in quel momento l'avrebbe prosciugata fino all'ultima goccia.

Avete presente quando Elena si disperò col corpo di Jeremy tra le braccia? Ecco, quello adesso era Damon, col corpo di Kai tra le braccia, e si sentí ridicolo nel paragonarsi a Elena in un momento simile, ma di certo lui, non avrebbe dato fuoco alla casa, anche se era ad un passo dal spegnere i sentimenti, ma il buon senso che ancora risiedeva in lui fece in modo che la tenesse salda, l'umanità.
"Kai.." continuava a pronunciare lievemente mentre gli toccava delicatamente lo squarcio che Bonnie gli aveva fatto sul torace, con un semplice e misero coltello.

Kai era morto,e lui non era riuscito a salvarlo in tempo.

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