Capitolo 51

197 9 0
                                    

Stre pov
Quello era il posto in cui io e Cico abbiamo lavorato per tanti mesi! Volevo aiutare Paga e Cico ad andare a vivere da soli,misi dei soldi da parte per comprargi una casa dove sarebbero andati a vivere solo loro due,lontani dal loro padre violento! Ricordo di aver invitato Cico a lavorare con me,così da prendere soldi per poter mantenere Paga e per poter vivere in quella casa. Il ragazzo dietro il bancone era Luke,il figlio del proprietario. Mi ricordai perfettamente di lui,dal primo momento in cui lo vidi non faceva altro che provarci con me,ma poi mi venne in mente quella maledetta sera di tanti anni fa..

Flashback di Stre

Luke: Ei piccino non spaventarti,non voglio farti del male,voglio solo parlare con te.

Stre: C-cosa vuoi?

Luke: Cosa ci trovi di così attraente in quel Cico?

Stre: N-non so di che p-parli..

Luke: Come no? Ho visto come vi guardate,come ho anche visto come avete scopato in cucina l'altra sera. Se non vuoi che mio padre lo venga a sapere,ti conviene fare quello che voglio io.

Ricordo che iniziai a tremare ancora di più,nel frattempo,senza farglielo notare,con il cellulare avviai una chiamata,stavo chiamando Cico,sperando che in qualche modo potesse rispondermi e venire a salvarmi. Dopo un po di tempo ricordo che Cico spalancò quella maledetta camera e vedendomi in quello stato si lanciò letteralmente addosso a Luke. Non smetteva di picchiarlo,nonostante io lo pregassi di fermarsi,lui non mi dava retta,affinché arrivò Carl e trascinò via suo figlio. Dopo quella sera non ci ho messo più piede in questo posto,perché volevo andare avanti con la mia vita e non volevo più pensare a quella terribile serata.

Fine flashback di Stre

Quando Luke mi vide,aveva un sorriso viscido sul volto,e si guardava intorno,come se stesse cercando qualcuno.

Luke: Ciao micetto,sei solo? Non c'è il tuo ragazzo con te?

Stre: Scusa devo andar-

Luke: Perché scappi da me? Non avere paura di me gattino. Ora che sei qui e siamo praticamente soli,perché non ritorniamo in quella stanza e finiamo ciò che avevamo iniziato tempo fa? Sperando che nessuno ci interrompa questa volta.

Io ero rimasto letteralmente pietrificato,non sapevo cosa fare,mi allontanai dal bancone e corsi verso l'uscita,ma lui fu più veloce di me e chiuse la porta.

Luke: Dai su gattino,non ho voglia di giocare,fa il bravo e seguimi.

Dovevo pensare in fretta alla prossima cosa da fare,non avevo intenzione di subire l'ennesima violenza. Questa volta nessuno sapeva dove fossi,nessuno poteva venire a salvarmi,dovevo cavarmela da solo. Mentre mi trascinava verso quella stanza,corsi dietro il bancone,presi la caraffa di latte bollente e gliela lanciai in faccia. Mentre lui cercava di ripulirsi il volto,io ne approfittai per uscire dalla porta sul retro. Lui iniziò a seguirmi,fermai velocemente un taxi e gli dissi di accellelare perché quell'uomo mi stava molestando,iniziò ad avviare la macchina e mi portò fino a casa di Paga e Cico. Ormai in quello stato in cui mi trovavo e visto l'orario che si era fatto,non aveva più senso andare a scuola. Decisi di uscire di casa,mi diressi verso l'ospedale,perché volevo assolutamente sapere novità su Cico. Quando entrai in ospedale,mi avvicinai al bancone e chiesi di Cico, "camera 23 secondo corridoio a sinistra" mi disse la ragazza dietro al bancone. Mentre attraversavo quei corridoi,vidi una camera aperta dove vi era una donna distesa sul letto ed un bambino seduto accanto a lei che piangeva. Mi bloccai sulla soglia di quella porta, vedere quel bambino in preda alla disperazione e la madre che nonostante stesse male,non faceva altro che consolarlo mi faceva pensare a me da piccolo. Son successi episodi in cui talmente degli schiaffi e calci che mio padre dava a mia madre,lei finiva in ospedale ed io ero seduta accanto a lei piangendo disperato mentre lei mi coccolava i capelli. Quando la signora mi vide mi invitò ad entrare in camera sua,mi chiese se la conoscevo ma le risposi di no. "Allora perché mi osservi da fuori la porta?".

Stre: Mi scusi,non era mia intenzione darle fastidio. Vi ho confuso con un'altra persona.

La donna mi fece un sorriso e mi porse un cioccolatino "prendi pure caro",le sorrisi e decisi di uscire da quella camera,dirigendomi verso la stanza di Cico. Una volta entrato in quella stanza,vidi Cico profondamente addormentato,non si era ancora svegliato,è vero ci son stati dei miglioramenti ma c'era ancora il rischio che non si svegliasse. Decisi di sedermi accanto,con una mano gli accarezzavo il viso e con l'altra gli stringevo la mano. Non so per quanto tempo rimasi in quella stanza ad accarezzarlo,però sentivo che ero nel posto giusto,che Cico fosse la mia casa,volevo assolutamente che si svegliasse per poter passare del tempo insieme. Volevo assolutamente ricordarmi di lui,tutte le cose che ho ricordato fin ora sono solo piccoli pezzetti di cose che mi son capitate,cose in cui anche Cico era coinvolto,ma io voglio ricordare di più. Voglio ricordare dei momenti passati con Cico,delle risate,le chiacchiere,i sogno,i progetti insieme.

Stre: Cico,so che probabilmente non sentirai quello che sto dicendo però devi assolutamente svegliarti ok? Manchi a tutti qui,a tutti i nostri amici,a Paga ma soprattutto manchi a me. Voglio ricordarmi di te,voglio ricordare i nostri baci,le nostre risate ed i nostri progetti,non so perché,ma so che c'è molto di più rispetto a quello che ricordo. So che il nostro legame è più forte di quello che sento o di quello che penso,ogni volta che ti sono accanto,che ti sfioro,sento sensazioni mai provate prima. Sento che il nostro legame è indissolubile,è uno di quei legami che raramente esistono,sono così tanto speciali e forti che riescono a superare qualsiasi cosa e-

Mentre parlavo con Cico,improvvisamente il suo corpo iniziò a tremare,sembrava quasi come se stesse avendo delle convulsioni,corsi fuori al corridoio chiamando i medici in lacrime,la paura stava avanzando dentro me. Quando entrarono i medici,mi dissero di uscire dalla camera ma io non volevo,mentre mi stavano trascinando via la macchina accanto al letto di Cico iniziò a suonare. Cico stava avendo un arresto cardiaco,iniziai a gridare il suo nome mentre i medici mi trascinarono fuori da quella stanza. Mi sedetti sulla sedia nella sala d'attesa,ero in prenda all'ansia,non smettevo di singhiozzare,avvisai tutti i miei amici,che mi raggiunsero velocemente. Eravamo tutti li seduti su quelle sedie,sperando di ricevere buone notizie dai medici,anche se io ne dubitavo.

Il viola ed il rosso stanno bene insieme?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora