Capitolo 3

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Stre pov
Passarono 2 anni finalmente mi sentivo felice,con mia madre,finché un giorno..

Mamma di stre: Tesoro scendi di sotto perfavore,devo parlarti di una cosa importante

Stre: Ok mamma arrivo subito.
Appena scesi le scale,vidi mia madre seduta sulla sua poltrona con aria abbastanza seria,andai verso di lei preoccupato.
"Che succede mamma?"

Mamma di stre: Amore sono riuscita finalmente a trovare un lavoro migliore rispetto a quello che faccio ora,mi pagheranno molto e non solo,riuscirò anche a passare più tempo insieme a te. Non sei contento?

Stre: Appena sentii mia madre dire quelle cose,iniziai a stringerla forte a me. Ero felicissimo di poter passare più tempo con mia madre. Ma quando mi staccai dal suo abbraccio,i suoi occhi erano tristi e non ne capivo il motivo..
"Mamma perché non sembri felice?"

Mamma di stre: Tesoro tu sai che la mamma ti ama tanto,no? Non farei mai niente per ferirti. Solo che purtoppo questo posto si trova lontano da qua,quindi dobbiamo trasferirci.

Stre: Improvvisamente il mio sorriso svanì,dando spazio alle lacrime che iniziarono a scivolare lungo le mie guance.
"Questo significa che non portò più vedere Cico?"
Mia madre mi accarezzò il viso,asciugandomi le lacrime e dicendomi che probabilmente non l'avrei più rivisto.
Il cuore iniziò a fare male,non riuscivo quasi più a resprirare. Mia madre mi abbracciò e mi disse che le dispiaceva,ma dovevamo per forza andare via,che non poteva perdere quel lavoro. Allora io le dissi "TU NON PUOI PERDERE QUEL LAVORO? ED IO NON VOGLIO PERDERE CICO"
Le dissi urlando e correndo in camera mia piangendo. Non sapevo cosa fare,ma avevo solo 9 anni,cosa avrei mai potuto fare?

Il giorno dopo,andai a lavarmi i denti e vidi mia madre che preparava le sue valigie,alla vista di quelle valigie,iniziai a sentire un nodo in gola. Dovevamo andare via ed io non sapevo come dirlo a Cico,ma non potevo partire senza dirgli nulla,altrimenti mi avrebbe odiato per sempre. Così chiesi a mia madre se poteva accompagnarmi da Cico e lei acconsentì.
Una volta arrivato fuori casa sua,suonai al campanello e sentii qualcuno correre giù per le scale. Vidi la porta aprirsi e vidi proprio lui,Cico,il mio migliore amico. Passammo il pomeriggio a giocare,ma io improvvisamente iniziai a piangere.

Cico pov
Ero in camera con il mio fratellino Paga,stavamo giocando con le macchinine,quandi Improvvisamente sentii suonare al campanello. Curioso di sapere chi fosse,scesi le scale ed andai ad aprire. Era Stre! Ero cosi felice di vederlo. Lo invitai ad entrare in camera mia per giocare insieme,ma lo vedevo silenzioso,quando poi improvvisamente vidi delle goccioline scivolare sulla sua maglietta. Capii che stava piangendo.  Cosi gli presi il volto con le mani e gli chiesi "Perché piangi? Che succede?"
Dopo quelle parole lui si avvicinò a me e mi strinse fortissimo,continuando a piangere,sempre più forte. Quando si calmò,iniziò a dirmi tutto.
Io rimasi li,senza dire nulla,sentivo solo le lacrime che minacciavano di uscire. Non volevo perdere il mio migliore amico,era tutto per me.

Stre pov
Raccontai tutto a Cico ma lui improvvisamente mi guardò e mi disse "Stre me la fai una promessa?"
Io annuii, e lui continuò dicendomi "Promettimi che un giorno tornerai da me,che non ti dimenticherai di me."
Io lo presi per mano e gli dissi "Te lo prometto. Croce sul cuore (solo alcuni potranno capire a che cartone sia riferita questa frase,piango tantissimo :( )

Tornai a casa mia con il cuore a pezzi,perché non volevo abbandonare il mio migliore amico,ma ero costretto.  Il giorno dopo mia madre ed io andammo verso la stazione e prendemmo il treno. Durante il viaggio guardavo fuori,pensando a Cico,al fatto che non lo avrei rivisto per chissà quanto tempo. Ma gli avevo fatto una promessa ed io mantengono sempre le promesse. Una volta arrivati,scendemmo dal treno ed andammo verso la nostra nuova casa.

Mamma di stre: Vedrai tesoro ti troverai bene qua,riuscirai a farti nuovi amici.

Stre: MA IO NON VOGLIO NUOVI AMICI,IO VOGLIO CICO,dissi correndo verso la mia nuova camera piangendo. Passavano gli anni ed io iniziai a cadere in una profonda depressione. Non riuscivo più a mangiare nulla,mi chiusi sempre di più in me stesso. Le cose non migliorarono quando iniziai le scuole medie. Venivo bullizzato e deriso da tutti,solo perché avevo un fisico con lineamenti femminile,amavo il rosa ed il viola,perché mi piaceva mettere le gonne,ma soprattutto perché mi piacevano i maschi.. si ero gay. Che c'è di male in questo? PERCHÉ NON POSSIAMO ESSERE LIBERI DI AMARE CHI VOGLIAMO? VERAMENTE È COSI TANTO DIFFICILE POTER AMARE LIBERAMENTE CHI SI VUOLE? PERCHÉ CI DEVE ESSERE SEMPRE TANTO ODIO NEI CONFRONTI DELLE PERSONE "COME ME" CHE DEFINIVANO "DOVERSE". Non riuscivo a capire il perché di tanto odio nei miei confronti,soprattutto per il semplice fatto che io non avevo fatto male a nessuno,ero sempre dolce e disponibile con tutti. Però un giorno,ero in seconda media,quando mi scontrai con un ragazzo. "SCUSAMI ,ti giuro che non volevo,ero distratto,per favore non picchiarmi ",gli dissi.
Ma quel ragazzo non fece nulla,anzi mi sorrise e disse "tranquillo,non voglio farti del male,a volte quando siamo distratti è normale che diciamo o facciamo cose involontariamente".
Una volta udite quelle parole,guardai negli occhi la persona che si era posizionata dinanzi a me e gli sorrisi.
Lui porse la mano e mi disse "Ciao io sono Mattia,tu sei?"
"Strecatto" esordii. In realtà mi chiamo Federico,solo preferisco farmi chiamare Strecatto,per gli amici Stre.
"Ok Stre",mi disse lui sorridendo e abbassando lo sguardo un pochino imbarazzato.
Ti va di venire a casa mia oggi? Cosi facciamo amicizia,disse lui.
Io annuii. Una volta tornato a casa dissi a mia madre di aver fatto amicizia con un certo Mattia e le chiesi se potevo andare a casa sua per giocare insieme. Mia madre annuii con un sorriso sulle labbra. Lei sperava che io potessi dimenticarmi di Cico facendo nuove amicizie,ma come potevo? Cico rimaneva pur sempre il mio migliore amico,anche se ormai non lo sentivo più da anni..
Ricordati della promessa Stre,pensai.
Passai il pomeriggio a casa di Mattia,o meglio,inziai a passare tutti i pomeriggi a casa sua. Diventanni molto amici. Un giorno però Mattia fece una cosa inaspettata...

Il viola ed il rosso stanno bene insieme?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora