Una volta preso il regalo,io ed Anna,andammo al centro commerciale per trovare gli abiti adatti per l'occasione. Quando vidi Anna tirarmi per un braccio portandomi verso un negozio di abiti maschili,io mi fermai. Anna non riusciva a capire del perché mi fossi fermato,aveva un sopracciglio alzato ed uno sguardo confuso. Io scoppiai a ridere per la faccia buffa che aveva in quel momento.
Anna: Che hai da ridere? Ma soprattutto,perché ti sei fermato?
Stre: Niente tranquilla,è solo che..
Improvvisamente mi feci serio,non sapevo come dirlo ad Anna,so che è la mia migliore amica,ma avevo paura che potesse "giudicare" quello che le stavo per dire. Mi sentii improvvisamente a disagio,Anna notò subito il cambiamento dell'espressione sul mio volto e mi guardava preoccupata. Feci un profondo respiro e le dissi cosa mi stava passando per la testa.
Stre: N-non voglio un abito da "uomo". V-volevo provare a prendere u-un vestitino..
Una volta dette quelle parole,sentii gli occhi iniziare a pizzicarmi,mi si riempirono di lacrime che minacciavano di uscire. Ma contro ogni mia aspettativa Anna mi guardava sorridendo. Mi prese per mano e mi porto verso un negozio di abbigliamento "femminile". In quel momento le sorrisi.
Anna: Stre,i vestiti non hanno genere,ok? È una stronzata che la società ci ha imposto! Non esistono vestiti da uomo o vestiti da donna,i vestiti sono semplicemente vestiti. Dai su entriamo e troviamo dei vestiti meravigliosi per la serata.
In quel momento mi resi conto di quanto fossi fortunato ad avere Anna come migliore amica. Non mi aveva detto frasette inutili come hanno sempre fatto tutti. No,lei era fermamente convinta di quello che diceva. Ma alla fine ha ragione,i vestiti non hanno genere no? Ognuno di noi è libero di vestirsi come vuole! Non importa se ti vesti in un certo modo o ti comporti in un certo modo,la gente avrà sempre da dire e criticare su tutto! Al diavolo,le persone,la società,devo sentirmi libero di essere me stesso! Io ed Anna iniziammo a provare diversi vestiti,finché il mio sguardo non venne catturato da un particolare vestito. Era meraviglioso,era un vestito rosso fuoco,con uno spacco vertiginoso sul fianco. Lo provai,appena mi vidi con quel vestito addosso,mi sentii bellissimo. Non avevo mai provato ad indossare vestiti "femminili" per paura di venire giudicato,ma ho capito di aver sempre sbagliato,perché mi stava da dio! Appena Anna mi vide con quel vestito addosso,rimase senza parole.
Anna: Stre! Cazzo! Ma sei bellissimo! Oddio devi assolutamente prenderlo. Son sicura che Cico cadrà ai tuoi piedi quando ti vedrà vestito così!
Stre: Ne sei proprio sicura? E se non gli piacessi vestito così? E se non piacessi ai nostri amici? E se iniziano a prendermi in giro?
Anna: Ei ei ei. No! Assolutamente no! Tutti ti apprezzeranno perché tutti ti vogliono un gran bene. E fidati di me se ti dico che Cico cadrà ai tuoi piedi!
Una volta preso l'abito,Anna mi accompagnò a casa.
Anna: Ci vediamo domani Stre!
Stre: A domani!
Cico pov
Che palle! Un'altra giornata da passare da solo senza poter uscire,sentire Stre o suonare la mia chitarra! Tra l'altro ero molto triste perché il giorno dopo ci sarebbe stato il mio compleanno! E non un compleanno qualsiasi,ma il mio 18esimo. Iniziai a pensare a mia madre,lei mi diceva sempre "spero di sopravvivere almeno fino al tuo 18esimo amore mio. Vedrai sarà una giornata meravigliosa! Ti farò saltare scuola,però solo quel giorno eh,non fare il furbetto! Ti farò mille regali e ti renderò quel giorno uno dei più speciali della tua vita". Ma dopo manco un mese,mia madre morì tra le mie braccia. Io ho subito diverse cose nella vita,ma vi posso assicurare che nessun dolore batte quello della morte della propria madre. Quando morì,inizialmente non riuscii ad accettarlo,infatti finii per odiarla. Perché mi aveva abbandonato? Come avremmo fatto senza di lei? Ma poi iniziai a convivere con il dolore della sua scoparsa,ed iniziai ad odiarmi per aver passato mesi e mesi ad odiarla senza motivo! Alla fine una persona non decide di morire di cancro,son cose orribili per purtoppo accadono. Al sol pensiero di mia madre,iniziai a piangere. In quel momento avevo così tanto bisogno del mio piccolo violetto. Provai a distrarmi in tutti i modi finché i miei occhi non si posarono sull'orologio che era appeso sul muro della mia cameretta. Segnava le 11:59. Tra un minuto sarà il mio compelanno ed io sarò qui da solo,completamente solo. Appena scattata la mezzanotte,lacrime salate iniziarono a rigarmi il volto,finché non sentii dei rumori fuori la porta che dava sul mio balconcino. Ma non ci diedi molta importanza,ero più occupato a piangere,quando sentii bussare alla porta e la aprii non ci potevo credere. Il mio violetto era li! Proprio davanti ai miei occhi. Non ci pensai due volte e lo abbracciai forte.Cico: E tu che ci fai qui? Oddio sei pazzo! Non ci posso credere,sei veramente qui!
Iniziai a baciarlo senza dargli la possibilità di parlare,ero così felice in quel momento di avere il mio grande amore tra le braccia. Lo sentii ridacchiare staccandosi dalle mie labbra.
Stre: Aspetta AHAHAHAA. Non potevo mica lasciarti solo in un giorno così importante della tua vita? Dovevo assolutamente festeggiarlo con te. Mi spiace se non è come lo avevi immaginato tu,spero vada bene lo stesso.
Cico: Andare bene? Non sarebbe potuto andare meglio di così! Oh cazzo Stre non ci posso cedere,ti amo.
Stre: Ti amo anch'io Cico. Ora passiamo alle cose importanti.
Vidi Stre con una busta in mano. Da quella busta prese un cupcake,una candelina ed un accendino. Mise la candelina sul cupcake e la accese,iniziando a cantarmi la canzoncina "tanti auguri a te, tanti auguri a te,tanti auguri al mio rosso,tanti auguri a teee". In quel momento iniziai ad arrossire,non era mio solito agire in quel modo,ero sempre stato sicuro di me,l'imbarazzo non faceva parte del mio carattere,ma il mio violetto mi aveva preso alla sorpvvista. Non ero abituato a tutte quelle attenzioni,a quell'amore incondizionato che mi riservava sempre.
Stre: So che non è una vera torta,spero che vada bene.
Cico: Va più che bene.
Stre: Dai che aspetti? Esprimi un desiderio e poi spegni la candelina.
Espressi il desiderio per poi spegnere e spezzare la candelina (era un usanza,si diceva che solo spezzando la candelina si sarebbe esaudito il mio desiderio). Quale poteva mai essere il mio desiderio se non vivere per sempre al fianco del mio piccolo violetto?
Stre: Aspetta le cose non sono finite qui!
Dalla busta prese un regalo e me lo porse. Appena lo scartai vidi che si trattava di una cornice nella quale c'era un disegno fatto da Stre. Il disegno ritraeva me con la chitarra in mano,era lo stesso disegno che avevo visto a casa sua,nel suo album. Mi sentivo così felice in quel momento che presi Stre e lo baciai appassionatamente. Poi Stre decise di tornare a casa sua,sia perché il giorno dopo avevamo scuola,sia perché se ci avesse visto mio padre ci avrebbe sicuramente fucilato. Io decisi di nascondere il regalo di Stre e di andare a dormire. Finalmente ero felice,avevo passato parte del mio compleanno con il mio amato micino.
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Il viola ed il rosso stanno bene insieme?
RomansaCico e Strecatto son due ragazzi molto diversi tra loro,uno timido e insicuro,l'altro socievole e molto sicuro di sè. Lungo il loro cammino amoroso ritroveranno molti ostacoli,il loro amore sarà così tanto forte da resistere e vincere su tutto?