8. Demoni dal passato

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Si rifugiò su una terrazza deserta e pianse tutte le sue lacrime d'inchiostro sotto la luna.
Sprigionò le sue tenebre, che si fusero al buio della notte rendendolo innaturalmente inquietante.

Gabriel era lì, era tornato nella sua vita.
In tenuta militare.

Momenti della sua vita passata le si accavallarono in testa.

C'era lei, esattamente un anno prima, che tratteneva le lacrime al pensiero della Stagione dei Matrimoni e ciò che essa comportava.
Gabriel la abbracciava, promettendole di sposarla se non avessero trovato entrambi la loro anima gemella.
Avevano fatto dei piani, tutto appariva quasi bello, volevano prenderla come un'avventura.
Sposarsi e vivere insieme al proprio migliore amico era sicuramente una scelta migliore di quella di sposare un estraneo, no?

Poi, qualche mese prima, aveva deciso di confidargli il suo segreto, dando prova della grande fiducia che vi riponeva.
Credeva che si sarebbe arrabbiato o che ne sarebbe rimasto stupito, addirittura orripilato; mai avrebbe potuto intuire ciò che avrebbe fatto, però.

Il mattino dopo Gabriel si era volatilizzato, senza un messaggio o un biglietto.

Da allora non lo aveva visto più ed era precipitata in una profonda depressione: il mondo aveva perso i pochi colori che lo animavano ancora, tutto appariva spento.

Pian piano scivolò nella sua dimensione di eterna tristezza, finendo per diventare apatica e distaccata.
Il suo cuore grondava disperazione, si sentiva abbandonata, delusa.

Non vi era giorno che passasse senza che Nova non pensasse al suo miglior amico perduto, ma ormai pensava che la ferita fosse rimarginata.
Invece no, perchè ci sono ferite che non guariscono, ma si limitano a smettere di pulsare incessantemente, a far tornare il dolore quando meno te lo aspetti.
Ancora una volta precipitava nel baratro.

*******

Raphael la scovò mezz'ora dopo, rintanata su un divanetto.

Fortunatamente si era asciugata le lacrime e il buio mascherava piuttosto bene qualsiasi segno del passaggio delle tenebre.

Le si sedette accanto e, semplicemente, stette in silenzio. Dopo un po' Nova si girò a guardarlo e, solo allora, Raphael prese a parlare.

<<Ti va di raccontarmelo?>> chiese senza pretese e Nova scoprì con stupore di volerglielo dire, di fidarsi di lui. Quando lo guardava aveva la sensazione di conoscerlo da sempre, si sentiva bene con lui.

Poggiò la testa sulla sua spalla e cominciò a raccontare, spiegando tutto nei dettagli ma tralasciando i suoi poteri.

<< Quindi se ne andò? Così, senza una motivazione? >> domandò sconvolto.
Lei si limitò ad annuire.

Man mano che andava avanti nel racconto sentiva il corpo di Raphael irrigidirsi.
Durante l'intera conversazione non si guardarono mai negli occhi, nemmeno una volta; si confidò sotto la luce lieve della luna perchè, si sa, è più semplice parlare la notte, quando sembra che tutto si perda nel buio.
Peccato che molti dimenticassero che dopo la notte viene il sole, che smaschera anche le migliori bugie.

Chiese a Raphael di andare a casa e lui acconsentì, così in macchina si ritrovò a rimuginare ancora su Gabriel.

Adesso tutto le appariva diverso.

Comprendeva la facilità con cui Gabriel l'aveva lasciata, dopotutto , lui, in quanto ragazzo, poteva arruolarsi e sfuggire alla Stagione.
Certo, era una strada complicata e dolorosa e spesso molti vi perdevano la vita al pari di chi veniva ucciso per via della Stagione dei Matrimoni, tuttavia era pur sempre una possibilità di salvezza, nonostante tutto preclusa alle donne.

Ora che la ferita si era riaperta stava rivivendo tutto ciò che era riuscita a sopprimere nei mesi, senza filtri e da una nuova prospettiva.

Per lei era stato come vivere un lutto, aveva attraversato tutte le fasi di questo e, alla fine, il miglior amico che credeva per sempre andato era riapparso, nel peggiore dei modi e dei momenti.

Non sapeva nemmeno se l'aveva vista, figuriamoci riconosciuta.

Si rinchiuse in camera, spense tutte le luci e si sotterrò fra le coperte.

Nelle tenebre della notte, sola coi suoi pensieri, non poté sfuggire a sè stessa e ai suoi demoni.
Pianse tutte le lacrime che aveva.

La Dama di fumo e spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora