9. Lacrime nere

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Era tutto buio.
All'improvviso una luce si accese, in fondo al'oscurità in cui Nova si trovava.
La rincorse.
Corse, corse e corse.
Si affannò, restò senza fiato, pensò di morire.
Non poteva raggiungerla.
Poi, come un miraggio, questa cominciò a spingersi verso di lei, avanzando velocemente e schiarendo l'ambiente.
Era lì, sotto il ponte dove erano soliti incontrarsi anni prima, quando ancora il fiumicciattolo che vi scorreva sotto esisteva.
Lei stava piangendo perchè la sua barchetta di carta si era rotta e lui la stava consolando.
<<Tranquilla, ora torno a casa e prendo altri giornali>> le diceva abbracciandola.
<<No! Non lasciarmi qui da sola!>>
<<Non ti lascerò mai sola>>
La scena cambiò e Nova si ritrovò a mesi prima, mentre inseguiva quel volto così familiare, quegli occhi verdi e quel viso spigoloso che pensava non l'avrebbero mai abbandonata.

Si svegliò gridando, il viso rigato di lacrime, il corpo scosso da tremiti.

L'orologio segnava le quattro del mattino e Raphael era seduto alla base del letto.

La osservava silenzioso, senza invadere il suo spazio personale ma rassicurandola solo con la sua presenza.

La stanza era totalmente immersa nel buio.

Era una settimana che si manifestava questa situazione; lei si svegliava urlante e Raphael era sempre lì, rimanendo però in silenzio.

Dopo la prima volta in cui era accaduto, in cui aveva nascosto la testa sotto il cuscino spaventa dalla prospettiva di lui che scopriva i suoi poteri, si era tranquillizzata, scoprendo che il buio nascondeva benissimo l'altro buio che le scorreva dagli occhi.

Di solito lui restava lì solo fin quando lei non si calmava, ma per la prima volta lei sentì il bisogno di abbracciarlo, di parlarci.

Lo fece.

Notò con sorpresa la confidenza che avevano raggiunto in meno di due settimane, l'affetto che si rendeva conto di provare per Raphael.

Lui la strinse e lei si meravigliò di quanto quel gesto le ricordasse Gabriel e allo stesso tempo le sembrasse completamente nuovo.
Come se l'avesse letta nel pensiero Raphael disse qualcosa che la scosse nel profondo.

<<So di non poter sostituire il tuo migliore amico>>le sussurrò<<Ma ti prego, permettimi di consolarti. Lasciati guarire.>>

Sentì le lacrime salirle di nuovo agli occhi.
Lentamente si strinse ancor di più al ragazzo e gli poggiò una mano sulla nuca.

Percepì Raphael irrigidirsi, tuttavia non si allontanò, anzi avvicinò un po' la testa verso la sua.

Fu allora che si baciarono.
C'era disperazione in quel bacio, ma anche la possibilità di un nuovo inizio.
Nova non capì nemmeno se lo baciò lei per prima o viceversa, così si perse sulle sue labbra.

Poi, arrosendo, affondò il viso sulla sua spalla e lentamente si addormentò.

*****

Al mattino dopo venne svegliata da Raphael.

Indossava i jeans e una felpa e le disse di prepararsi perchè andavano a fare un giro.

Nova si chiese se non avesse sognato il bacio del giorno prima e i suoi sospetti si fecero ancora più pressanti quando, dopo essersi vestita seguendo il modello di Raphael, lo trovò già alla guida di un suv nero.

Si accomodò sul sedile e Raphael partì, senza dire una parola.
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Ciao a tutti❤️
Scusate l'assenza degli ultimi giorni,ho avuto una settimana piena di impegni.
Per chi se li fosse persi ho publicato anche i primi capitoli di una nuova storia: Amelia.
Sono curiosa, che ne pensate del personaggio di Nova? E di Raphael? La storia vi sta incuriosendo?
A presto😄

La Dama di fumo e spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora