10. Fiori di tristezza

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Il paesaggio continuava a cambiare ma la macchina non accennava a fermarsi.

I ricordi della sera prima le apparivano sfocati, sapeva solo una cosa: aveva baciato Raphael.
O forse era stato lui a baciare lei.

Era stato così confuso, eppure meraviglioso.
Sentiva ancora le sue labbra sulle sue, ne percepiva il calore e il sapore.

Era confusa, davvero confusa.

Raphael però non ne stava parlando e non sembrava ricordarsene.

Che fosse stato tutto un sogno?

Lui stava in silenzio e così lei, anche se avrebbe preferito di gran lunga fare un po' di conversazione, conoscerlo di più.

<< Allora... qual è il tuo colore preferito? >> tentò.

Raphael la guardò come se fosse impazzita, così lei si affrettò a spiegarsi<<Viviamo insieme, ci aspettano tanti anni a stare a stretto contatto, sarebbe carino conoscersi un po'>>

<<Quindi vuoi fare una sorta di interrogatorio durante il viaggio?>>

<<Naturalmente no>> rispose Nova<<Possiamo fare una domanda l'uno, l'unica regola è che bisogna rispondere sinceramente>>

<<D'accordo>>

<<Quindi, il colore preferito?>>
Raphael si fermò un attimo a riflettere<<L'azzurro>>

<<Perchè?>>

Il ragazzo si mise a ridere<<No no, ora tocca a me!>>

Nova lo gelò con lo sguardo, ma stette ad ascoltare.

<<La tua famiglia. Parlami della tua famiglia>>

<<Questa non è una domanda...>> si lamentò lei

<<Rispondi...>>

Nova sbuffò, ma alla fine decise di parlare<<Mia madre l'hai conosciuta, mio padre è... è morto anni fa >> fece una breve pausa<<Sono cresciuta insieme a Genevieve, mia cugina; per me lei è come una sorella. I suoi genitori sono lo zio Paul e la zia Rosalind, hanno appena avuto un bambino: Cal.
Infine c'è mio nonno Arthur, con lui ho un legame speciale.>>

Raphael la ascoltava senza batter ciglio e quando finalmente terminò di parlare, lui non accennò a spiccicare parola.
Nova aspettò un po', finchè non le fu chiaro che non avrebbe detto nulla.

<<Io ti ho parlato della mia famiglia, ora tocca a te>>

Si pentì immediatamente di aver parlato, ma ormai il danno era fatto.

Lui sbuffò<<Siamo sempre stati solo io e mio padre, mia madre ci ha abbandonati molto tempo fa.>>

Nova rimase spiazzata. Si sentì improvvisamente fortunata: anche se nelle difficoltà, nella povertà e nell'oppressione di quella società, lei aveva sempre avuto una famiglia su cui contare, pronta a sostenerla. Si immerse nei suoi pensieri e vi si perse.

Raphael fermò l'auto<<Siamo arrivati>>

<<Dove siamo?>>

<<Lo scoprirai>>

Scesero insieme dall'auto, tuttavia all'inizio non notò nulla di speciale.

<<Ammetto di non capire>> confessò.

In tutta risposta lui la prese per mano e la condusse dietro l'auto.

Restò di sasso.

Un paesaggio incontaminato le si presentava davanti, pieno di cespugli e alberi.

La Dama di fumo e spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora