"Allora ... come va?" chiesi non sapendo bene cosa dire
"Va bene credo" mi rispose con le mani in tasca tenendosi ancora a debita distanza
Dopo attimi di silenzio imbarazzante mi decisi a parlare "Ok" presi a giocherellare con uno dei tanti anelli che portavo alle dita
Ero solita farlo quando ero particolarmente agitata"Senti Remus, so che deve essere stato sconvolgente ritrovarmi nelle tue braccia ricoperta di sangue, ma adesso sto bene" lo guardai nervosa
"Stai bene" sembrava scosso e aveva lo sguardo vuoto
Mi alzai e mi misi davanti a lui prendendogli le mani delle tasche tra le mie che lui prese a guardare distrattamente
"Sto bene Remus" lo rassicurai con lo sguardo fisso sul suo volto abbassato
"Guardami idiota" continuai con pazienza
Lui alzò il viso e prese ad ispezionarmi la faccia in cerca di qualcosa
"Sto bene, sono qui vedi" sorrisi appena
"Sei qui"
"Già..." annui "Adesso potresti smettere di ripetere tutto quello che dico stai diventando un po' inquietante" dissi ridendo
"Oh... si certo" scosse la testa, ritornando in lui
Istantaneamente mi alzai sulle punte e lo abbracciai
Mentre lui ricambiava prontamente, sospirai sentendo il suo profumo e affondando la testa sul suo petto dissi "Come devo fare con te?"
"Come devi fare tu con me? Ivy non è passato neanche un giorno, anche Silente ti ha detto di cercare di non metterti più nei guai e la sera stessa spunti fuori dal nulla piena di sangue" pronuncia con tono di disaccordo
Seccata mi distaccai interrompendo l'abbraccio e mi sedetti nuovamente sul letto guardandolo
"Mi sembra di aver già detto che è una storia lunga. Quando stavi male ti sono stata accanto senza fare domande, adesso intendi ricambiare la cosa o preferisci stare qua a rimproverarmi?"
Lui si sedette vicino a me con le sopracciglia aggrottate "Non ti sto rimproverando, mi preoccupo per te Ivy. Inevitabilmente mi sto affezionando a te. Non voglio che tu faccia sciocchezze che possano farti espellere o morire"
"Sei un cretino, non voglio che ti preoccupi per me. Sono abbastanza grande da saper badare a me stessa. So quello che faccio. Ieri sera c'è stato solo un piccolo... intoppo. E poi Silente non mi espellerà tranquillo."
"Ah adesso sono anche cretino? Grazie mille davvero" disse lui scioccando la lingua sul palato spazientito
Aggrottai la fronte divertita cercando di non scoppiargli a ridere in faccia.
Remus che perdeva la pazienza capitava di rado e a volte faceva espressioni veramente ridicole senza rendersene conto.
"Forse perché lo sei? Che c'è ti dà fastidio che ti chiamo così?" Lo stuzzicai spintonandolo con la spalla
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FantasÃaEÊáŽ ÉªÊ 2 MáŽÉ¢É¢ÉªáŽ 1998 Ç«áŽáŽÉŽáŽ ᎠɎáŽÊ ÊáŽÊ áŽáŽáŽ¢áŽ¢áŽ ᎠáŽÊÊᎠÊáŽáŽáŽáŽÉ¢ÊɪᎠáŽáŽÉ¢ÉªáŽáŽ, âµáŽ Ê GÊáŽáŽáŽ PáŽáŽáŽáŽÊ sɪ sáŽáŽáŽáŽÊɪáŽÊɪᎢᎢᎠáŽáŽáŽÉªáŽ áŽÉŽáŽáŽÊáŽáŽÉŽáŽáŽ ÉŽáŽÊ 1977. L'áŽÊáŽÉªáŽáŽ áŽÉŽÉŽáŽ áŽáŽ HáŽÉ¢áŽ¡áŽÊáŽs áŽáŽÊ LɪÊÊ áŽ Éª MáŽÊɎᎠÊɪɎɪ. A Ç«áŽáŽÊÊ'áŽáŽáŽáŽáŽ ÊᎠáŽÉªÉŽáŽáŽáŽÉªáŽ Ꭰɪ VáŽÊᎠáŽáŽáŽÊᎠáŽÊáŽsáŽáŽ áŽÉ¢ÉŽÉª ɢɪáŽÊɎᎠsáŽáŽáŽÊᎠᎠɪ áŽÉªáŽÌ...