Capitolo 18

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Mercoledì

È tutto troppo perfetto. Troppo. La cosa inizia a spaventarmi un pò. È proprio quando tutto va nel verso giusto che bisogna preoccuparsi..
Questa mattina non mi sono proprio svegliata di buon umore, preferisco che la gente mi stai lontana prima di mandarli dritto a fanculo e non voglio, non è il caso. Vi starete sicuramente chiedendo a cosa è dovuto questo mal umore improvviso?
La risposta è semplice sono donna e una volta al mese ho quello stupissimo periodo che mi scombussola gli ormoni e non mi fa capire più niente. Proprio oggi, ma perchè? Non poteva essere domani mi domando tra me e me. Oggi che dobbiamo andare al parco a divertirci a passare un bella giornata tutti insieme. Non dico niente a nessuno, è troppo imbarazzante, mi stampo un sorriso in faccia, mi guardo allo specchio della camera un'ultima volta e scendo piano piano al piano di sotto raggiungendo gli altri che fanno colazione. Ho una fame da lupi, mangerei anche Lollo se potessi. Mi preparo un bicchiere di latte con cacao e un quattro, cinque fette biscottate con la nutella e infine una brioche vuota, alzo gli occhi per guardare gli altri e sono tutti con lo sguardo incredulo puntato su di me. Ok posso ammettere che ho esagerato un po ma non sono io che controllo questi fottutissimi ormoni. Ci alziamo uno per uno dietro l'altro, lasciamo le tazze nella lavastoviglie e finalmente posso dire di essere pronta o almeno spero. Prendiamo le ultime cose e ci avviamo alla macchina.
Entro in macchina e Manu mi fa un sorriso così bello che fa sorridere anche me , mi metto in mezzo tra Mirko e Pio e infilo le cuffiette nelle orecchie per non pensare a questo dolore indescrivibile che sento alla pancia, vorrei che qualcuno mi strappasse le ovaie, sto desiderando essere un maschio al momento. A dir la veritá chi non l'ha mai pensato? Tutti almeno una volta. Sento la voce di Pio dire qualcosa ma ho il volume delle cuffiette troppo alto per sentirlo e non mi scomodo ad abbassarlo, iniziano una conversazione tra di loro, sento le loro voci ma non parlo, risparmio energia per quando arriviamo li e dovrò camminare un'intero pomeriggio. Non che io non voglia andare sia chiaro, amo i parchi di divertimenti e in più sono con loro ma sono in quei giorni che l'unica cosa che farei è starmene a letto. La mia testa piano piano tocca la spalla di Mirko e li rimango, appoggiato a lui. All'improvviso mi sfila una cuffietta e mi fa un paio di domande.

Mirko: Cos' hai?
Ila: Niente, sto bene
Mirko: Perchè mi menti?
Ila: Non ti sto mentendo, sto bene, non è niente. Non preoccuparti.
Mirko: Non hai dormito? Ti fa male qualcosa?
Ila: MIRKO HO DETTO CHE STO BENE. BASTA. -gli dico alzando un po il tono di voce-

Non dice più niente. Passano due minuti e avvolge il suo braccio intorno al mio collo e mi avvicino di più a lui, rimaniamo così per la maggior parte del tragitto uno accanto all'altro ed è la sensazione più bella del mondo. Il suo profumo? La mia droga. Cazzo Mirko non ora che ho gli ormoni che non capiscono un cazzo e non controllo le mie azioni, ho voglia di violentarlo e non so se è una cosa normale, tralasciando questo, mi sento un pò meglio. Non so se è l'effetto che ha questo ragazzo su di me o il fatto che non sento più dolore alla pancia. Dopo dieci minuti circa Manu parcheggia la macchina davanti l'entrata del parco e ci fa scendere, ci saluta con la mano e va via dicendo che sarebbe tornato in serata a prenderci.
Facciamo i biglietti ed entriamo nel parco, ci guardiamo intorno ed è gigante, meraviglioso, voglio salire su tutte le giostre e Pio sembra leggermi nel pensiero.
Pio: Da dove iniziamo? -dice sorridendo- io voglio fare tutte le giostre e non esco da qua se non ho fatto un giro su ognuno di esse.
Ila: Mi hai letto nel pensiero -rispondo sorridendo-
Auro: Bene andiamo!
Carmime: Voglio salire sulle montagne russe.
Pio: Si va sulle montagne russe gente -ride-
Mirko: Sei sempre così euforico quando vai da qualche parte? Non ti ferma nessuno eh -ride-
Pio: No sono come una trottola che gira gira gira
Mirko: Ho afferrato il concetto.

Facciamo la fila per le montagne russe e dopo un 10 minuti è il nostro turno, mi siedo affianco ad Aurora e mi stringe forte la mano, ho la sensazione chenquesta giostra non è il suo forte e rido, più avanti ci sono Carmine e Brando, Pio e Mirko e Lollo affianco ad un ragazzino della sua etá. La giostra parte piano piano ma questo non mi convince affatto, entriamo in un tunnel, le cose si fanno serie, camminiamo camminiamo finche non si ferma per 5 secondi, qualcosa non quadra e mentre finisco di pensarlo inizio ad urlare istintivamente e tutte le persone con me.. è una sensazione fantastica il vento sulla pelle, l'adrenalina che scorre nel corpo, ho voglia di un altro giro. Così passiamo l'intera mattinata, facendo la fila da una giostra all'altra aspettando il nostro turno, ridendo, urlando, raccontando la nostra emozione finchè non arriva l'ora di pranzo e cerchiamo posto dove comprare qualcosa.. e cosa è meglio di un hamburger e patatine? Niente. Cerchiamo un tavolo per noi e Auro e Carmine vanno ad ordinare mentre noi chiacchieriamo del più e del meno. Arrivano con i nostri panini e Mirko prima di iniziare scatta una foto e la pubblica su twitter

Mirko Trovato @MirkoTrovato00
Hamburger e Patatine #GnamGnam @Ilaespos_99 @blandablando @aurora_ruffino @piolupiscicelli @_Carmine_b #Lollo

Continuiamo a mangiari tra una risata e l'altra e dopo passeggiamo senza meta smaltendo i nostri panini.. facciamo un paio di giochi a pagamento ma con la fortuna che tengo io non ho vinto niente, Pio invece è più fortunato, al terzo ed ultimo colpo riesce a tirare giù tutte le lattine vincendo così un premio, tra tutto scegli un peluche a forma di cane e con lo sguardo mi dice di avvicinarmi a lui, faccio ciò che mi dice e mi porge il peluche davanti dicendo "Tieni, è per te, so che ami i cani ed un piccolo regalo che voglio farti"
Non so che fare ma mi fa un faccino da cane bastonato ed accetto, quando gli ho detto che amo i cani? Non ricordo proprio. Stringo il cane tra le braccio e abbraccio forte lui dandogli un sonoro bacio sulla guancia e dicendogli "Grazie" mentre tutti guardano questa scena sorridendo stranamente anche Mirko.
Continuiamo il nostro giro per il pearco e sulle giostre finchè non si fa tardi e Manu è fuori ad aspettarci, a dir la verità sono stanca ma anche felicissima è stata una giornata fantastica anche se il mal di pancia non ha voluto proprio abbandomarmi, è come se portassi un pesso che non c'è, è strano.
-
Siamo nella stassa posizione di prima con la differenza che siamo tutti appoggiati sopra ad un'altro stanchi ma felici.

Mirko: Sai, contuinui a non raccontarmela giusta, cosa ti succede Ila?
Ila: Niente!
Mirko: Smettila di mentirmi, fidati.
Ila: Non ho voglia di parlare.

Guardo fuori dal finestrino cercando di distrarmi un po ma all'immprovviso sento che mi gira la testa.. stupido ciclo di merda.
Ila: Mirko! -dico con un filo do voce- mi gira la testa
Mirko: Vuoi un po d'acqua? -annuisco e lui mi prende la bottiglina dal suo zaino-
Ila: Grazie -gli sorrido-
Mirko: di niente. Vieni stenditi un pò, appoggia la testa sulle mie gambe..

Faccio come dice lui e nel frattempo mi accarezza i capelli piano piano, che sensazione piacevole.

Mirko: Allora mi racconti? Guarda che quando voglio posso essere irritante..
Ila: Non me ne sono resa conto davvero -ridiamo-se te lo dico la smetti di parlare per un pò?
Mirko: Affare fatto
Ila: Ho il ciclo e non mi sento molto bene, mi fa male la pancia forte e sento come se le mie ovai stessero facendo una guerra a chi mi dostrugge prima, mi gira la testa e in più sento un peso che non so spiegare.
Mirko: Wow.. tutto questo, io non credo che sarei mai riuscito a sopportarlo. Ti ci voleva una scienza per raccontarmelo? Non è niente di strano, ne qualcosa che non sappia, tranquilla è tutto apposto.

Per tutto il tragitto non diciamo più niente, lui continua ad accarezzarmi i capelli e potrei abituarmi. Arriviamo a casa ma Mirko non vuole che mi alzi e chiede il piacere a Manu di portarmi in camera, non faccio molte storie perchè non ho forze e lascio che mi porti li. Passano 5 miniti quando sento la porta aprirsi, è Aurora.

Auro: Come ti senti? -si avvicina al letto-
Ila: mmm.. stanca, mi gira la testa
Auro: Sei nei tuoi giorni vero? -annuisco- ti lascio la canottiera ai piedi del letto quando ti senti, ti cambi. Io vengo più tardi, Notte Ila.
Ila: Grazie -sorrido- Notte.
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Mirko: Ila se sei sveglia ti ho portato il cellulare, te lo appoggio sul comodino
Ila: Grazie di tutto Mirko
Mirko: Shh.. non è niente dormi, Notte piccola.
Ila: Notte Scee! -sorrido- ♥

Un' Estate Indimenticabile ||  Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora