Il mio vagabondare nel vuoto è un potere che mai vedrò in alcun essere ragionevole o dissimile.
Mi appartiene tanto quanto queste vene e questo scheletrico cuore,egli mi rende unico ed è un tipo di unicità qualsimodo improponibile per gli esseri umani che mi circondano. Per loro sono come un angelo senza ali o un virus da estirpare però d'altro canto non si può debellare ciò che non si comprende appieno.Non mi sento oppresso anzi direi sollevato da questo mio perdersi nel tragitto poiché non vengo rallentato da pesistiche inutili o frivole quisquilie ma per quei pochi attimi di volo sono leggiadro come l'acciaio.
