Fin da tenera età percepisco alla mia destra un entità di natura sconosciuta. Questa entità involontariamente è stata una sorta di figura paterna, oggi più che mai la sento vicina a me. Mi sento il fulcro di una tragedia shakespeariana, recito da tempo immemore in questo teatro dell'orrore, questa entità sembra essere il mio unico spettatore. Non soffre stanchezza, fame o sete. Il suo unico obiettivo per il momento sembra quello essere un osservare o vegliare sul male che ho dentro. Raramente in momenti in cui il mio male mi assale sento il suo tocco sulla mia spalla destra come a dire "io sono qui, coraggio puoi farcela". Ora come ora nemmeno quel suo tocco soprannaturale e paterno sembra offrire conforto alle mie pene.