Mi trovo steso a terra nella mia stanza con le mie cuffie ad accompagnarmi in quest'altra inutile nottata fatta di mancanze, vuoto e birra. Ti penso, forse più del dovuto ma questo pensarti mi crea un solletico al cuore per certi versi gioioso direi quasi inebriante ma decisamente fastidioso. Perché sai com'è una cosa tira l'altra, dal pensarti vorrei averti accanto questa è una fottuta reazione a catena direttamente proporzionale all'incontrastato espandersi dell'universo ma in fin dei conti queste sono parole e si sà che le parole non possono descrivere, non possono descriverti.