Viaggiai col mio spirito in quei momenti di splendente oscurità, mi addentrai sempre più a fondo dentro me, scoprii meandri di me così bui e lugubri da far impallidire la notte ma nel bel mezzo del mio viaggio d'introspezione, mi ritrovai per una strada, illuminata da una lucciola morente, usurpata di ogni linfa vitale, dall'angheria del tempo. Mi rispecchiai molto in quella povera creaturina, esile ed innocente, alzai lo sguardo e vidi un edificio, anch'esso malandato e privo d'ogni fonte di luce. Un po' per curiosità, un po' per amore verso l'oblio, vi entrai e in quel momento molte emozioni abbandonarono il mio corpo, lasciandomi privo di forze. Svenni e quando rinvenii mi trovai in un'altra ala dell'edificio dinanzi a una porta rossa. Varcare quella soglia color vermiglio, fu una scelta tanto intelligente quanto stupida, c'era un lungo corridoio pieno di oscure porte, chiuse con catenacci e lucchetti, che riportavano la scritta "Dead" e all'improvviso udii qualcosa di mostruoso tentare di adularmi. Incamminandomi in avanscoperta in quell'interminabile corridoio, arrivai al cospetto di una cella, d'improvviso il bagliore di un lampo color cremisi squarciò il buio e fu allora che lo vidi. Era una creatura magnificamente aggressiva, magicamente potente e terribilmente sola. Mi parlò di me così bene da iniettarmi un senso di attrazione e desiderio di conoscenza, che le avrei permesso di fare qualsiasi cosa della mia persona. Mi disse che il mondo non era per gente come noi, che io non meritavo queste sofferenze e che ella non meritasse le catene.. Nell'istante in cui la liberai, liberai tutta la più distruttiva collera del mio animo che, da quel momento in poi, fu perennemente destinato alla grandezza dell'oblio. Imparai ad usare i miei demoni, imparai ad usare le persone malvagie, imparai ad usare ogni strumento per far soffrire i peccatori, imparai a combattere il fuoco con il fuoco... Tutti coloro che vorranno tentare di farci del male riceveranno la peggiore delle sofferenze. Morire inesorabilmente, mentre atroci sofferenze verranno inflitte sulle loro anime. Si sa, in fin dei conti, che solo un dannato può combattere dei dannati.
