Giorno 10 - Melodia

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🐞Questa storia partecipa al "Calendario dell' Avvento" del gruppo Telegram Miraculous Fanfiction 😺

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Prompt: Melodia

Rating: Arancione

Crediti: ringrazio Lucy del gruppo Miraculous per avermi permesso di aggiungere la sua fan art al mio racconto

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E' da alcuni giorni che Marinette sente una strana melodia rimbombarle all'interno della testa.

Non sa bene com'è cominciata, ma una sera, mentre rincasa da ritorno dell'Università di Moda, inizia a sentire le prime note dolci suonate da un pianoforte. Si lascia cullare e trasportare da esse, la testa dondola e gli occhi si chiudono.

Si guarda attorno, ma non c'è nulla, la strada è deserta e una folata di vento trasporta le foglie cadute da un albero poco distante. Il cuore accelera i suoi battiti e una strana sensazione di disagio e pericolo si fa strada in lei.

Osserva la fine della strada principale e nel buio può scorgere un'ombra muoversi sinuosa. Ha paura e le gambe tremano.

Scuote la testa, chiude gli occhi e quella melodia sparisce del tutto.

Un gatto nero le passa accanto di corsa  ringhiando, sembra spaventato, ma quella che sussulta è proprio lei.

"Vaffanculo, gattaccio!" Esclama mentre allungando il passo si trova davanti casa sua.

Apre la porta e la richiude subito dopo sbattendola. Il cuore le martella forte nel petto e il respiro si fa sempre più affannoso.

"Dannazione!" Impreca mentre batte il pugno sull'uscio.

"Stai bene, tesoro?" Domanda sua madre mettendo il naso fuori dalla cucina.

Ma Marinette non sta per niente bene, si sente strana e vuole solo andare a letto, però sa anche che Sabine non glielo permette se non dopo aver messo qualcosa di succulento sotto i denti.

Marinette cerca di mandare giù qualche boccone, poi con una scusa si allontana e augura la buonanotte ai suoi genitori.

Quando la testa tocca il soffice cuscino, quella melodia ricomincia la sua nenia per qualche minuto, poi scompare e Marinette può cominciare a dormire e tornare a respirare.

*

Dopo alcuni giorni, Marinette è di ritorno nuovamente dall'Università, si  trattiene più del dovuto a causa di un ritardo nell'esposizione dei voti dell'esame.

E' felice, lo ha passato con un risultato eccellente. È la prima del suo corso.

Mentre cammina, pensa, e intanto quella melodia ricomincia a suonare. La sente vicino e la sua curiosità la porta a seguirla. Mano a mano che avanza in quel quartiere aumenta di intensità, per poi fermarsi del tutto quando si ritrova esattamente al centro di quella strada. Da sola.

Marinette sussulta rendendosi conto di dove si trovava, ovvero lontano da casa, in un quartiere in stile americano, con le case basse e l'ampia via che le divide.

Gli alberi sono spogli e i lampioni con la loro luce fioca illuminano il marciapiede.

Non c'è un cane in giro, forse a causa del tempo che improvvisamente  cambia.

Un vento gelido si è appena alzato e Marinette è costretta ad alzare la sciarpa di lana sul collo e sul volto, chiude anche il cappotto alla ricerca di un po' di calore.

Un brivido le percorre lungo la schiena mentre osserva i volti appena comparsi sulle vetrate delle finestre, sembrano non avere vita, pallidi e inquietanti.

Deglutisce e cerca di fare dietro front, deve assolutamente andare via di lì, ma quando si volta, sente un cigolio sinistro provenire dietro di lei: una porta si è appena aperta e le scale di legno sono illuminate da una mezza luna giallastra.

Una vecchia anziana dalla schiena curva e dai capelli lunghi bianchi compare sull'uscio e l'invita a entrare per ripararsi dal forte vento, Marinette declina gentilmente l'invito scuotendo la testa. Le parole le muoiono in gola dallo spavento.

Si volta di scatto per correre via perché quella sensazione di disagio mista a terrore aumentava in proporzione al tempo trascorso in quel luogo, e viene subito braccata da un essere dalla forma umana che le urla in faccia.

Il volto bianco di quell'individuo è allungato, gli occhi sembrano non esistere e tutto attorno a lui aleggiano lingue nere.

Il cuore di Marinette si ferma dal terrore. Chiude gli occhi e spera sia tutto un brutto sogno.

Li riapre e tutto sembra sparito, persino i volti che poco prima aveva visto incorniciati alle finestre e che la scrutavano.

Tira un sospiro di sollievo, si volta ancora e per la seconda volta appare quell'essere a spaventarla, le sue urla sono talmente forti che si confondono con il vento fortissimo. Marinette cade all'indietro e viene inseguita da quello spettro, lei cerca di scappare all'indietro e si alza.

Corre. Corre veloce. Si volta indietro una volta sola per sincerarsi che nessuno la stesse inseguendo, quando però ritorna nella posizione iniziale, un portale si apre davanti a lei e Marinette non riesce a evitarlo.

Un'ultima folata di vento porta con sé il volantino con sopra impresso il volto di una persona scomparsa.

Marinette Dupain-Cheng è la quinta ragazza che svanisce misteriosamente.

*

🐞Continua il 18 dicembre 🐞

🐞Continua il 18 dicembre 🐞

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