Chi scegliamo di essere

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-Lily! Lily!- mi chiamava Edmund correndo verso di me.

-Ed riprendi fiato-

-Il... Professor... Piton... Non insegnerà più... Pozioni- disse ansimando.

-Davvero?- chiesi.

Non potevo vedere la mia espressione, ma mi immagino lì a ricevere questa notizia mentre mi s'illuminano gli occhi.

-Lily! Lily!- gridava Lucy.

-Anche tu?- domandai.

-Quest'anno seguiremo il corso di Divinazione con Fiorenzo e non con la Cooman-

-Oh, ecco un'altra bella notizia. Cominciamo proprio bene quest'anno-

-Lily!- chiamò mia cugina correndo verso di me.

"Eccone un'altra" pensai.

-Non puoi capire!-

-Cosa?-

-Piton!-

-Non insegnerà più Pozioni-

-Eh, appunto... Dovremo sopportarlo a Difesa Contro le Arti Oscure!-

-Come?!-

Mi sbagliavo, l'anno non cominciava affatto bene.

•.•.•.

-Lily- bisbigliava una voce. -Lily, unisciti a me, non fidarti di lui, quegli occhi all'apparenza tanto sinceri nascondono segreti terribili-

Quel sibilo gelido proveniva da tutte le direzioni, sembrava essere ovunque, pareva essere la nebbia stessa che mi circondava. Poi capii, era tutto nella mia testa, dovevo chiudere la mente, dovevo svegliarmi. Ma quando stavo per aprire gli occhi venni di nuovo trascinata nell'abisso più profondo dell'oscurità. Pansy Parkinson se ne stava sdraiata tranquillamente sotto la quercia in riva al Lago Nero come un serpente arrotolato al sole, finché un ombra non apparve a coprirle il viso. Non fece in tempo ad aprire gli occhi che si ritrovò ad essere baciata da un ragazzo, uno coi capelli scuri, uno che non avrebbe dovuto baciarla.

-Ed, ma Lily?-

-Che t'importa?- rispose il moro con noncuranza -Non è di certo la più bella ragazza che si sia mai vista, non l'ho mai amata, non potrei mai amare qualcuno all'infuori di te, men che meno la nipote della Strega Bianca. Era solo un esca, un mezzo per scoprire i piani di Jadis e porre fine al suo regno di terrore-

Finì a mala pena la frase che riprese a baciarla con foga, era una bacio selvaggio, privo d'amore, d'emozione. Quello non era Edmund, non era il ragazzo che conoscevo e di cui dopo anni mi ero innamorata, quando lui baciava me aveva una delicatezza sovrumana, sembrava temesse che potessi scomparire, pareva aver timore di sgretolarmi come un castello di sabbia.

-Che ti aspettavi? Io te lo avevo detto-

Mia sorella era apparsa dietro di me, osservava la scena e sembrava provare pena per me.

-In fin dei conti sei sempre stata cattiva, non potevi sperare che uno come lui guardasse una come te-

-Tutto questo non è reale- disse una voce dolce.

Improvvisamente tutto intorno a me cambiò, non ero più avvolta dalla nebbia, ma da una forte luce dorata che avvolgeva ogni cosa intorno a sé.

-Non lasciare che gli altri definiscano chi sei, piccola stella, decidi da sola chi vuoi essere e non aver timore di sbagliare. Sii coraggiosa e abbi fiducia in te stessa-

-Non dubitare mai di chi sei veramente, raggio di sole, segui il tuo cuore- aggiunse un'altra voce, quella di mio padre.

A quel punto mi svegliai.

I Due Lati Del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora