La notte più buia

16 0 0
                                    

Mentre i professori erano impegnati a far evacuare i ragazzi più piccoli, io sgattaiolai di sotto, nei sotterranei. Gazza aveva rinchiuso i Serpeverde nelle celle che non venivano più usate da tempo e si era messo seduto all'ingresso. Era freddo e umido, degli attacchi esterni si sentiva a mala pena un boato ovattato e s'intravedevano dei bagliori di luce dalle piccole grate sul soffitto.

-Finalmente ho potuto rinchiudere qualcuno quaggiù- gongolava Gazza. -Erano anni che aspettavo il permesso di farlo. I primi tempi i ragazzi come voi venivano appesi al soffitto per i pollici e lasciati lì per ore, poi quello stolto di Silente ha deciso di abbandonare i vecchi metodi, ecco perché la disciplina non esiste più al giorno d'oggi. Ma vi passerà la voglia di ribellarvi piccoli mocciosi, è tutto l'anno che mi fate vedere i sorci verdi-

-E l'anno non è ancora finito- dissi tra me e me. -Confundus-

Il custode rimase per un attimo imbambolato a fissare il vuoto, poi iniziò a ballare il valzer con una dama immaginaria.

-Wingardium leviosa-

Il mazzo di chiavi volò fuori dalla tasca dell'improvvisato ballerino e finì dritto nelle mie mani. Mi avvicinai alle celle, provai tutte le chiavi e iniziai a liberare gli studenti.

-Mi fai uscire?- chiese Edmund sorpreso.

-Vi faccio uscire- precisai.

-Non ci vogliono, li hai sentiti, credono che possiamo tradirvi. Hai sentito la McGranitt... Andrà su tutte le furie-

-Non ne avrà il tempo- replicai sbrigativa. -Sarà troppo impegnata a combattere-

-Come facciamo a sapere se possiamo fidarci di lei?- domandò un ragazzo. -Chi ci dice che non sia lei la cattiva?-

-Nessuno- risposi sbrigativa. -Ma sembra che io sia la vostra scelta migliore-

-Non sappiamo nemmeno se questo presunto pericolo sia reale- borbottò nuovamente il ragazzo.

-Smettila Zabini!- sbottò Edmund. -Negarlo è inutile. Stiamo negando ciò che ci spaventa, ma negarlo non lo farà sparire. Fingere che il problema non esista ci renderà solo più consapevoli che tutto ciò che accade è reale-

Blaise Zabini si zittì all'istante, poi Edmund si rivolse a guardare me. Mi prese i polsi tra le sbarre della cella mentre tentavo di aprirla. Mi costrinse a guardarlo e in un attimo tornò quel bambino insicuro che era stato un tempo.

-Ho già tradito i miei fratelli una volta...- mi avvertì.

Io lo guardai negli occhi senza sapere cosa rispondere, poi mi risvegliai e cominciai a girare la chiave nella serratura.

-Smettila e muoviti, c'è una guerra lassù-

•. •. •.

Una volta risaliti di sopra assistemmo a una discussione tra Ginny e la zia nella Stanza delle Necessità.

-Sei minorenne!- strillava sua madre. -Non lo permetterò! I ragazzi sì, ma tu, tu devi tornare a casa con i bambini!-

-No!- gridò Ginny liberando il braccio dalla sua stretta. -Sono nell'Esercito di Silente...-

-... Una banda di ragazzini!-

-Una banda di ragazzini che sta per sfidarlo, cosa che nessuno altro ha osato fare!- intervenne Fred.

-Ha sedici anni!- urlò la zia. -Non è abbastanza grande! Cosa v'è saltato in mente a voi due, di portarvela dietro... E anche Lily poi!-

-Lei deve rimanere- si giustificò George.

I Due Lati Del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora