Ci cambiamo velocemente, i miei occhi vanno su Sofia che è davanti allo specchio da 10 minuti.
Io: "Tutto bene?" -dico avvicinandomi -
Sof: "Non lo so, è davvero costoso"
Io: "E addosso a te lo diventa ancora di più"
Sof: "Ma smettila, scema" -dice facendo una risata -
Io: "Dico davvero, Sof. Sei bellissima. Poi con 'sto vestito ancora di più"
Sofia si gira e mi sorride, poi si fionda ad abbracciarmi: "Grazie Vale, per tutto quello che fai"
Io: "Grazie a te, per salvarmi dagli istinti omicidi continui" -dico sorridendo e dandole un bacio sulla fronte-
Sof: "Si figuri madame" -dice facendo un mezzo inchino, alzandosi di poco il vestito-
Scuoto la testa e mi vesto, mi dà un'occhiata veloce per poi tornare sullo specchio, per poi tornare di nuovo su di me, spalancando gli occhi.
Sof: "Sei davvero bellissima! Il colore ti dona"
Io: "Dici? Sembra troppo scollato"
Sof: "Le hai, mostrale! Wanda rosicherà sicuramente vedendoti così"
Io: "Ci ho parlato con Wanda comunque, ci lasciamo tutto alle spalle e finiamo la nostra guerra fredda"
Sof: "Smetterai di offendere Visione?"
Io: "Pff, ovvio che no" -dico sorridendo e mettendomi a posto il vestito davanti allo specchio -
Si sente bussare alla porta e Clint fare capolino dentro.
Clint: "Ragazze è ora di scendere. Uau, siete bellissime" -dice con stupore -
Sof: "Visto papà? Hai una figlia bellissima" -dice spostando una ciocca di capelli, per darsi delle arie -
Clint: "Se è per questo ne ho due" -dice ridendo -
Sof: "Non eri la figlia di Stark tu?"
Io: "Non sta parlando di me, idiota"
Sof: "Ho una sorella?! Perché non me la fai conoscere?!"
Clint: "La conoscerai, adesso scendete, sceme" -dice dileguandosi dalla stanza -
Ci guardiamo entrambe negli occhi, prendendo un respiro profondo. Andiamo verso l'ascensore, preparandoci mentalmente. Appena si apre vediamo una folla di gente che neanche conosciamo, musica ad alto volume e persone vestite eleganti. Un ragazzo ci passa vicino con un vassoio pieno di calici di spumante, appena ci vede ne prende due e ce li porge: "Buon divertimento ragazze" -dice con un sorriso -
Gli regaliamo un sorriso di cortesia e mandiamo giù tutto in un sorso, per prender coraggio e addentrarci nella folla.
Sof: "Dammi la mano, non voglio esser travolta da gente ricca"
Io: "Sei anche tu ricca" -dico facendole un occhiolino -
Faccio una risata e le afferro la mano, trascinandola verso l'angolo in cui riconosco il bar -sperando sia ancora lì -
Seduta al bancone vediamo Nat con un calice in mano, che parla con il barista, sorridendo.
Io: "Vedo che in questa festa non sei tu la barista"
Appena si gira resto completamente a bocca aperta, indossa un vestito nero, con le spalline a metà spalla e una scollatura non indifferente. I capelli son sciolti con delle piccole treccine che le scendono sulla spalla.
Io: "Uau, ti sta veramente bene il vestito e tutta l'acconciatura"
Nat: "Dici che anche questo stia bene sul pavimento della tua camera?"
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Roma-New York
FanfictionSalve! Questa è la prima storia che scrivo, come vedete dalla copertina la storia tratta di una ragazza, Valentina, che entra nel mondo degli Avengers, ma non in un modo classico. Lei non è a New York, non frequenta scuole lì e non si nasconde per i...