Capitolo 51

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Ci risvegliamo in una specie di cella, con un'ampia finestra sbarrata, con vista su una torre.

La testa mi gira e cerco di alzarmi da terra, ma sembra un'impresa difficile.

Io: "N-Nat.. Dove sei?"

Sento una presenza precipitarsi su di me, riconoscendo il profumo di Nat, mi rilasso.

Nat: "Sono qui, stai bene?!" -dice prendendomi il viso con entrambe le mani -

x: "Chi è lei?"

Sento una voce femminile con forte accento russo e mi alzo di scatto, vedendo una ragazza con una treccia bionda e un gilet verde.

Io: "Uouo, chi sei tu?"

Nat: "Lei è.. Yelena."

Io: "Ye cosa?! Oddio aspetta, è tua sorella?!" -dico spalancando gli occhi -

Nat: "No. Cioè sì circa, tu come fai a saperlo?!" -dice aggrottando la fronte -

Io: "Oh.. Beh. Ahm. Me l'ha detto Clint" -dico scrollando le spalle -

Nat: "Mh." -dice serrando la mascella e portando i suoi occhi a fessura -

Io: "Ehm, bello il gilet!" -dico sorridendo alla bionda -

Yelena: "Vedi? Lo dice anche lei, ha tante tasche!" -dice rivolgendosi a Nat -

Nat alza gli occhi al cielo e mi dà un'occhiataccia: *Dovevi proprio dirglielo?*

*Che c'è? La prima cosa che mi è venuta in mente!*

Una voce sembra inondare la stanza: "Fanciulle, tenetevi pronte, dovete prepararvi per il banchetto"

Riconosco la voce di Walter e la mia mascella si contrae inevitabilmente.

Io: "Cosa? Quanto ho dormito?" -dico guardandole -

Nat: "Non lo so, ma credo sia passato già un giorno, fuori è notte." 

Io: "Dobbiamo uscire di qui"

Yelena: "Pf, buona fortuna" -dice scrollando le spalle e guardando verso la finestra, facendo girare anche me -

Io: "La finestra, magari posso togliere le sbarre"

Yelena: "E chi sei, Hulk?" -dice sorridendomi -"Aspetta, non dirmi che è un avengers anche lei?"

Nat: "Sì, lo è"

Appena tocco le sbarre, il solito bruciore mi inonda la mano.

Io: "VAFFANCULO!" -dico rivolgendomi alle sbarre -

Una risata inonda la stanza: "Pensavi davvero che non avessi preso precauzioni?"

Io: "Perché non ti fai vedere? Mh?" -dico urlando per la stanza -

Un silenzio pervade la stanza, facendomi sbuffare e accasciare al suolo, con sguardo privo di espressione. 

Yelena: "Quindi.. Tu sei?" -dice alzando un sopracciglio -

Io: "Valentina" 

Yelena: "Uau, piacere di conoscerti" 

Nat si siede accanto alla sorella, guardando un punto fisso di fronte a lei. 

Dopo ore interminabili decido di far conversazione: "Ti piace la Vodka?"

Nat: "Non molto"

Io: "Cosa?! Una russa a cui non piace la Vodka è tipo un veneto che non bestemmia"

Yelena: "Un cosa?"

Io: "È un modo italiano per dire che è strano"

Nat sorride e scuote la testa, finché non resta a fissare la torre.

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