Toby aveva camminato per tutta la sera, con le accette caricate sulle spalle, seguito dalla silenziosa Sally. Era arrabbiato con Jeff, aveva pensato molto a quello che era successo e il solo pensarci lo faceva innervosire; ma alla fine, nonostante tutto, aveva deciso di andarlo a cercare.
Non c'era nessun altro con cui avrebbe potuto allearsi, e poi riteneva che Jeff fosse una brava persona, tutto sommato.
Certo, si trattava pur sempre di un serial killer, psicopatico, egocentrico e spesso fastidioso, ma era comunque molto diverso da tutti gli altri.
E poi, ad entrambi avrebbe fatto comodo l'aiuto dell'altro, anche se questo Jeff non lo avrebbe mai ammesso.
Sopravvivere a quella guerra non sarebbe stato possibile a nessuno di loro, senza il supporto di un alleato; soprattutto considerato il fatto che vi erano in campo nemici molto più forti e forse anche più furbi.
Il castano camminò a lungo, vagando con lo sguardo tra i grandi massi ed i tronchi snelli e ondeggianti degli alberi, ma non riuscì a trovarlo. Non riusciva a credere che si fosse allontanato così tanto in così poco tempo.
Alla fine, dopo un paio d'ore di ricerca, si ritrovò a dover camminare al buio, cosa che avrebbe volentieri evitato.
Sally lo seguiva senza dire una sola parola. Sembrava ancora molto scossa dall'accaduto, anche se non si azzardava a piangere; si stava facendo forza, non voleva in nessun modo rappresentare un peso per il suo salvatore, perché temeva che lui avrebbe cambiato idea e l'avrebbe abbandonata.
Lui si voltava spesso indietro per guardarla, ed assicurarsi che stesse bene; il volto di Sally era così innocente che Toby non riusciva a capacitarsi il fatto che anche lei fosse una creepypasta.
Verso le tre del mattino, di Jeff non c'era ancora alcuna traccia. In compenso, Toby poté scorgere un movimento rapido e lontano, nella lievissima luce del primo mattino, cosa che lo convinse ad interrompere le ricerche, e cercare un nascondiglio. Si disse che avrebbe atteso la luce, prima di tornare a cercarlo.
Sperava solo che non si fosse cacciato in qualche guaio.........
Jeff camminava ancora con la fronte aggrottata e lo sguardo sottile alla ricerca di sagome o movimenti sospetti, mente il cielo iniziava leggermente a schiarirsi in vista dell'arrivo dell'alba.
Non riusciva a smettere di pensare a quello che gli aveva detto KageKao poche ore prima, e tentava di fare ipotesi sul perchè quell'uomo si fosse così tanto interessato a lui.
Con la testa avvolta nei pensieri, avanzava lungo un tratto di bosco piuttosto pianeggiante; di colpo, però, accadde qualcosa.
Sentì la sua testa appesantirsi bruscamente, come se una forza invisibile la stesse pressando verso il basso. I pensieri divennero confusi, poi si spensero del tutto. Le sue orecchie iniziarono a fischiare insopportabilmente e la vista si appannò. L'equilibrio lo abbandonò, ed inevitabilmente Jeff cadde a terra, spingendosi i palmi sulle tempie. Sentiva il mondo girare vertiginosamente attorno a lui, non riusciva a capire più nemmeno dove si trovasse il cielo e dove la terra.
Poi sentì dei passi leggeri.
Dapprima lontani.
Poi gradualmente sempre più vicini.
Qualcuno si era fermato accanto a lui, ma a causa di una travolgente debolezza non riusciva ad alzare lo sguardo per vedere chi fosse.
Si espanse nell'aria una risata femminile, sadica e maligna.
Poi, il killer percepì un forte colpo sulla nuca.
Infine nero.
Tutto nero.
Soltanto nero.
Jeff svenne nel giro di pochi attimi, e quel qualcuno lo trascinò via con sé, afferrando il cappuccio della sua felpa.
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Che guerra sia
FanfictionWritten in 2015 ______ -Ma non capisci? Siamo arrivati fin quì tutti quanti per lo stesso motivo. Un'immensa sofferenza ci lega e ci divide allo stesso tempo. Per questo impugnano le armi. Per questo uccidiamo-. Slenderman, creatore di tutti i cree...