CAPITOLO DODICESIMO - parte 2

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Toby cercò la piccola Sally per più di due ore, ma non riuscì a trovarla. Alla fine, colto dalla stanchezza, fu costretto ad arrendersi; cercò un nascondiglio, e si disse che avrebbe ripreso la ricerca non appena sarebbe giunto il mattino.
Era così stanco che addirittura si addormentò pochi minuti dopo essersi disteso, e quando riaprì gli occhi il bosco era già stato avvolto dalla luce del quarto giorno.
Si tirò in piedi, stiracchiò gli arti intorpiditi e diede una rapida occhiata intorno.
Il paesaggio era piacevole e tranquillo, e non si udiva alcun rumore se non quello del frusciare delle foglie.
Toby si caricò le accette sulle spalle, calò la maschera sulla bocca e riprese a camminare. Le foglie secche scricchiolavano sotto ai suoi piedi, e rotolavano spinte dal vento leggero.
Era preoccupato per Sally, perché non sapeva dove fosse né se stesse bene; ma soprattutto, il suo pensiero andava a Jeff.
Sicuramente Jane l'avrebbe usato per combattere contro ai nemici senza esporsi direttamente, e questo in parole povere significava che l'avrebbe fatto fare a pezzi da KageKao.
Strinse i pugni e sospirò. Non voleva che le cose andassero a finire così. Conosceva Jeff solo da tre giorni, ma sentiva di volergli bene. Non avrebbe lasciato che quei maledetti lo uccidessero.
Mentre camminava avvolto in questi pensieri, Toby sollevò di colpo la testa. Aveva sentito un lievissimo rumore.
Lanciò lo sguardo in tutte le direzioni, poi puntò lo sguardo sugli alberi.
KageKao era lì, pochi metri più avanti, appollaiato su un grosso ramo.
Lo guardava con la testa storta verso destra, ed un sorriso ampio e sadico dipingeva entrambi i lati della sua faccia.
Si alzò in piedi, e del tutto incurante delle leggi della fisica scese fino a terra camminando sul tronco.
Si fermò proprio davanti a Toby che lo guardava in silenzio, sistemandosi il giaccone nero sulle spalle ed allineando la sciarpa a righe sul petto.
-Oh, ma guarda chi si vede- disse.
Toby fece un passo indietro.
-Vino?- chiese l'uomo, assumendo un'espressione falsamente amichevole
Dapprima il ragazzo non capì, ma poi con immenso stupore vide KageKao protendere un braccio in avanti, e far apparire nel suo palmo un calice di vino rosso.
"Può fare cose del genere?" Pensò Toby; tuttavia si guardò bene dal lasciar trapelare il suo stupore, e parlò con freddezza e distacco.
-Devo dedurre che tu abbia sconfitto Jack?-.
L'uomo ridacchiò. -Sconfitto? Vuoi scherzare?-.
Toby spalancò gli occhi, stupito da quell'affermazione. -Sei scappato?-.
-Io non scappo- ribattè l'altro, sollevando le spalle -Ma non mi lascio nemmeno ammazzare-.
Sorseggiò il vino e continuò -Nessuno di noi è abbastanza forte per sconfiggere Jack, anche se probabilmente io sono quello che ha più possibilità-.
-Tu credi che sia davvero così forte?- chiese Toby. Non era affatto entusiasta di parlare con KageKao, soprattutto perché non era sicuro che stesse dicendo la verità; ma gli aveva appena salvato la vita, e questo doveva riconoscerlo.
-Nessuno ha ancora visto la sua vera forza. La scatena soltanto quando si toglie la maschera- spiegò l'uomo.
Toby ricordò. La seconda notte, quando lui e Jeff avevano incontrato Ben e Jack; era buio e lui non era riuscito a vedere niente, ma Jeff gli aveva detto di aver visto Jack portarsi le mani alla maschera, senza però sollevarla.
-Il secondo giorno..- continuò KageKao -Ero quasi riuscito a fargliela togliere. Ho ucciso il suo alleato, Ben, per farlo incazzare in modo da testare la sua forza. Ma non ci sono riuscito, perché Jane l'ha implorato di fermarsi-.
Toby annuì. Adesso sapeva cosa era successo quel giorno. Jack non era scappato alla vista di KageKao, ma era stato fermato da Jane. A quanto pareva perfino i suoi alleati temevano il suo potere, e questo era piuttosto preoccupante.
-Beh, comunque grazie per avermi salvato- si limitò a dire il ragazzo, distogliendo lo sguardo dal suo interlocutore.
KageKao sorrise malignamente, e rispose: -E così non ti importa se faccio il doppio gioco?-.
-No- esclamò deciso il castano. -Ho bisogno del tuo aiuto per salvare Jeff-.
L'uomo ridacchiò.
-Sarà divertente, già lo so-.

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