Jeff perse i sensi per più di un ora.
Quando riaprì gli occhi, la prima cosa che riuscì a vedere furono i rami degli alberi sopra di sé, che ancora sembravano storgersi e contorcersi in modo innaturale. Ma in realtà erano fermi: era la sua testa a girare.
Sollevò la schiena poggiando i palmi di entrambe le mani a terra, e per un attimo sobbalzò perché ebbe l'impressione di cadere nel vuoto. Non riusciva a distinguere l'alto dal basso, la destra dalla sinistra.
In quel momento era completamente indifeso.
Tuttavia, all'improvviso tutta la confusione nella sua testa cessò così com'era iniziata.
Jeff si stropicciò gli occhi, recuperando lucidità e controllo, e realizzò subito si avere una grossa catena legata al polso destro. Spalancò gli occhi, sorpreso e confuso, e sollevò lo sguardo.
Davanti a sé, in piedi, vi erano due figure.
Jeff impiegò alcuni secondi per mettere a fuoco le loro figure, ma non appena ci riuscì li riconobbe.
Erano Jane ed Eyeless Jack.
Lanciò una rapida occhiata attorno a sé per capire dove si trovasse, e notò che era era stato trascinato sul fondo di dirupo.
Proprio davanti a lui vi era una grossa parete di sasso che saliva ripida e irregolare, totalmente priva di alberi o cespugli. Alla sua destra vi era un piccolo laghetto, mentre alla sua sinistra e probabilmente anche dietro la montagna riprendeva a salire, ricolma di un fitto manto di vegetazione.
Concentrò poi il suo sguardo sulle due figure, aggrottando la fronte.
Eyeless Jack era appoggiato con la schiena alla parete rocciosa ed aveva una mano sulla maschera. La teneva alzata quanto bastava per permettere alle labbra di Jane di raggiungerlo; anche lei aveva fatto la stessa cosa con la sua maschera bianca, che usava per nascondere il suo volto sfregiato.
Erano in piedi, l'uno difronte all'altro, e si baciavano con foga.
Ad un tratto, però, Jane staccò in modo improvviso le sue labbra da quelle del demone e si voltò in direzione di Jeff, sorridendo cinicamente.
Sistemò nuovamente la maschera aderendola al suo viso e si incamminò verso di lui, con una camminata sinuosa e provocante. Jeff strattonò la catena con forza, ma capì subito che non sarebbe riuscito a liberarsi.
La ragazza si chinò proprio davanti a lui, avvicinando la sua maschera a pochi palmi dal suo viso. Iniziò a ridere istericamente, poi appoggiò una mano sulla fronte del killer, premendo i polpastrelli sulla sua pelle biancastra.
-Perché non torni a dormire, Jeff? Non ho tempo per te, adesso- disse, con una voce fine ed acuta allo stesso tempo, per poi scoppiare a ridere.
Ed ecco che accadde ancora.
La testa di Jeff riprese a girare vertiginosamente. Le tempie sembravano voler esplodere mente perdendo l'equilibrio si accasciava nuovamente a terra. Poggiò la guancia sul terreno freddo ed umido, trovandosi costretto a lottare con tutte le sue forze per non cadere nuovamente vittima di quel sonno forzato.
"Toby aveva ragione" pensò, mentre la sua testa si faceva pian piano più pedante.
"Il potere di Jane è il controllo della mente".
Il suo respiro si fece più lento. Non voleva mollare, non voleva svenire di nuovo, ma era solo questione di tempo.
Un attimo prima di perdere ancora conoscenza, vide la ragazza nuovamente abbracciata ad Eyeless Jack. Lo baciava con foga sul collo, e si voltava continuamente in sua direzione per lanciargli ampi sorrisi.
"Questa è pazza" pensò il moro, mentre sveniva ancora una volta.
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Che guerra sia
FanfictionWritten in 2015 ______ -Ma non capisci? Siamo arrivati fin quì tutti quanti per lo stesso motivo. Un'immensa sofferenza ci lega e ci divide allo stesso tempo. Per questo impugnano le armi. Per questo uccidiamo-. Slenderman, creatore di tutti i cree...