CAPITOLO QUINTO - parte 1

1.2K 186 14
                                    

-Abbassa il coltello, non ho intenzioni ostili- disse il ragazzo munito di maschera ed accette; aveva una voce gentile. Una capigliatura folta ed arruffata ne ricopriva la testa.
Sembrava avesse un atteggiamenti amichevole ma Jeff non si fidò di quelle parole, e gli fece cenno con la testa di parlare, tenendo l'arma ben stretta tra le mani.
-Mi chiamano Ticci Toby, ma preferisco soltanto Toby- disse l'altro,  muovendo di scatto la testa in quello che sembrava essere un tic nervoso.
-Che cosa vuoi?- chiese ancora Jeff, impaziente.
-Avrai avuto modo di notare che i nemici sono piuttosto forti... Ho pensato che creare un'alleanza con qualcuno avrebbe facilitato le cose per entrambi-. Si portò le mani al volto e sfilò gli occhiali e la maschera che fino a quel momento l'avevano nascosto. Voleva che Jeff potesse vederlo in volto, e leggere nei suoi occhi la sincerità con la quale stava parlando.
-Ho scelto te perchè mi sembri il più adatto- aggiunse.
Jeff scosse energicamente la testa e aggrottò la fronte. -Definisci "adatto"-.
-Beh, non avevo molta scelta a dire il vero...- spiegò l'altro. -Ad ogni modo, credo che la mia alleanza ti garantirà un forte vantaggio-.
-E perché mai?-.
-So che non sei molto informato riguardo ai nemici... Io potrei fornirti i nomi di tutti quanti, ed anche informazioni riguardo alle loro abilità. Il tutto in cambio semplicemente della tua alleanza-.
Jeff fissò Toby con aria pensierosa, poi lentamente abbassò il coltello. La proposta in effetti era allettante; ma considerata la situazione non era per niente sicuro di voler dare fiducia a quello sconosciuto.
-Possiamo provarci. Ma ad una condizione- esclamò, dopo aver pensato all'offerta per una manciata di secondi.
-Quale?-.
-Dovrai stare almeno ad un metro di distanza da me, finché non sarò sicuro di potermi fidare-.
-Condizione accettata- rispose Toby facendo di nuovo calare gli occhiali sul suo volto. Afferrò le accette che aveva poggiato a terra e le caricò sulle sue spalle, muovendo ancora la testa in preda ad un improvviso tic.
-Dobbiamo muoverci. Troviamo un posto sicuro e nascondiamoci, poi ti dirò tutto quello che so- disse, guardandosi intorno.
Jeff sorrise sarcastico. -Dopo di lei, madame!-.
Toby si incamminò roteando gli occhi celati dal vetro giallo degli occhiali. Aveva formato un'alleanza con Jeff da meno di un minuto e già non lo sopportava più; era proprio come lo descrivevano: intelligente e solitario, ma maledettamente odioso. Si era detto che avrebbe potuto sopportare il suo carattere, ma adesso non ne era più molto sicuro.
Salì lungo un pendio, guardandosi intorno con attenzione mentre giocava con le dita fasciate che stringevano i manici delle accette. Non dovette camminare molto prima di trovare un rifugio: pochi minuti dopo, infatti, scorse un fitto cespuglio cresciuto ai piedi di una roccia concava.
Si voltò ed indicò il nascondiglio a Jeff, ma lui gli fece cenno di entrare per primo; non si fidava, a dargli le spalle.
Toby sbuffò, ma piegò le ginocchia ed entrò senza controbattere.
Doveva guadagnarsi la sua fiducia, dopotutto.
Jeff attese qualche secondo ed entrò nel piccolo nascondiglio per secondo; si accovacciò sotto al cespuglio, tenendosi a circa un metro di distanza dal suo nuovo alleato.
L'idea di avere qualcuno con cui dover condividere quella guerra non lo entusiasmava affatto, perché da ora in poi sarebbe dovuto scendere a patti e non avrebbe più potuto prendere le decisioni solo di testa sua; ma si disse che sarebbe stato pronto a pagare questo prezzo, in cambio dell'appoggio di Toby e soprattutto delle sue informazioni, che gli avrebbero fatto più che comodo.
Si mise a sedere e volse lo sguardo al ragazzo, attendendo con impazienza che iniziasse a parlare.

Che guerra sia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora