𝙻'𝚄𝙻𝚃𝙸𝙼𝙰 𝚅𝙸𝚃𝚃𝙸𝙼𝙰

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precedentemente su fanboy...

Jungkook e Hoseok si recano nella fabbrica abbandonata e trovano il nascondiglio del colpevole. Trovano un collage di foto, un quaderno con una penna mancante e centinaia di tazze di caffè. Manca la foto dell'ultima vittima e i ragazzi lo trovano strano. Appena Hoseok accenna al fatto che il serial killer è probabilmente intollerante al lattosio, Jungkook capisce che si tratta di Soobin...

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✄ᶜʰᵃᵖᵗᵉʳ ³⁶

Era Soobin.

"Dì alla polizia di andare a casa di Soobin." Disse Jungkook in fretta e furia mentre si accingeva a lasciare la stanza.

"Cosa? Cosa c'entra Soobin?" Chiese Hoseok, guardando Jungkook perplesso.

"È Soobin." Rispose tranquillamente Jungkook. Gli occhi di Hoseok si allargarono e fissarono Jungkook in silenzio. "È lui il colpevole."

"M-ma... come può essere? Cosa te lo ha fatto pensare?" Era confuso e spaventato.

"Non lo penso, Hoseok, lo so." Jungkook lanciò a Hoseok uno sguardo rassicurante e gli fece cenno di andarsene.
"Soobin ha costruito un muro di fiducia tra noi e mi ha attirato nella sua trappola fatta di inganni."

Hoseok era un po' scettico al riguardo, ma non era nessuno per giudicare i pensieri di Jungkook, dopo tutto, lui sapeva a malapena qualcosa di Soobin, a differenza di Jungkook che gli era amico da molto tempo.
"Questo è così... fuori dal mondo, sai?" Disse Hoseok mentre passavano per i corridoi bui, dove scarafaggi e topi si sparpagliavano ai minimi raggi di luce.

"Hobi." Si fermarono.
"Tu mi credi, vero? Perché... non so nemmeno se ho ragione... nel profondo vorrei sbagliarmi." La voce di Jungkook uscì debole e spezzata. "Sono terrorizzato e confuso, non voglio accettare che una persona di cui mi sono fidato per metà della mia vita si riveli essere quella che ha tradito la nostra amicizia, me e–"

"Ehi." Hoseok posò una mano sulla spalla del più giovane. "Ti capisco, so cosa provi. È come tra me e Yoongi, quando ho pensato che fosse lui il serial killer, ho provato anch'io tutti quei sentimenti orribili che sembravano schiacciarmi dall'interno. Per ora, non possiamo essere sicuri al cento per cento, ma è nostro compito andare subito a casa sua e arrestarlo come sospettato."

"Mhm..."

"Solo... non fare lo stesso errore che ho fatto io – non dare peso ai sentimenti in un lavoro come questo. Sì, come amico tieni a lui e desideri che sia innocente, ma se senti nel profondo che la sua innocenza è falsa, allora ascolta quella voce interiore."

"Sì, hai ragione. E soprattutto, prima dobbiamo essere sicuri di questo, quindi andiamo." Il sorrisetto di Jungkook svanì dopo aver sentito strani rumori e passi provenienti dall'uscita.
Si calmarono e coprirono le torce con le mani, guardando nella direzione del suono. Hoseok prese lentamente la pistola dalla tasca posteriore.

"Detective Jung?"

"Oddio, ispettore Lee, non ci spaventi così!" Hoseok sospirò e Jungkook ridacchiò. "Sono già arrivati tutti?"

"Sì, detective, state bene?" Chiese l'ispettore.

"Tutto bene." Rispose Jungkook prima di avvicinarsi all'uscita. "Crediamo di sapere chi è il colpevole e avremo bisogno di rinforzi per le nostre prossime azioni."

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Soobin non era in casa.
Se fosse un bene o un male – nessuno lo sapeva con certezza. La sua casa sembrava normale dall'esterno, ma l'interno era terrificante. Jungkook era stato a casa di Soobin solo un paio di volte, ma molto tempo fa. Le tende e le finestre erano tutte chiuse, c'erano vestiti sparsi dappertutto, spazzatura sul pavimento... tazze su tazze di caffè.
Jungkook sospirò tremando, e a ogni passo che faceva era sempre più sicuro che le sue supposizioni fossero corrette.

𝐅𝐀𝐍𝐁𝐎𝐘 | ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ ✔ [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora