CAPITOLO 13
Jungkook
La mattina seguente mi svegliai molto prima del suono del telefono; sentivo il braccio addormentato e qualcosa pesarmi addosso.
Aprendo gli occhi, mi resi conto che il braccio era sotto la testa di Taehyung e a pesarmi addosso era lui.
Nella notte, evidentemente si era voltato, ed ora era spalmato quasi completamente su di me, la sua testa poggiata sulla mia spalla e la mano aggrappata alla mia maglia ad altezza vita, quasi avesse paura che scappassi. L'altra mia, gli circondava la schiena.
I nostri volti erano vicini e, voltandomi leggermente, potei osservarlo dormire.
I suoi capelli neri erano sparsi sulla mia pelle, il suo viso era rilassato e la bocca semiaperta.
Sorrisi.
Come faceva quel diavolo a sembrare un angelo quando dormiva? Era sempre così?
Piegai il braccio che gli tenevo sotto la testa e gli accarezzai le ciocche corvine.
A pensare che il giorno prima avrei voluto ucciderlo e ora, invece...Non sapevo spiegarmi quello che sentivo.
Taehyung faceva venire fuori la parte peggiore di me ma a volte, come in quel caso, mi suscitava un bisogno primordiale di proteggerlo, anche se sapevo che non ne aveva bisogno. Se avesse sentito i miei pensieri in quel momento, ero sicuro che si sarebbe incazzato di brutto e mi avrebbe urlato contro, ma non potevo farne a meno.
Così come non ne avevo potuto fare a meno la sera prima quando, un po' per vendetta e un po' per indispettirlo, gli avevo negato qualsiasi tocco.
Avevo visto la sua espressione cambiare di colpo e mi ero pentito immediatamente.
Volevo sul serio delle scuse e lui me le aveva fatte in una forma diversa, dicendomi che aveva litigato col padre. Quello era stato sufficiente. Il fatto che lo avesse condiviso con me bastava, perché sapevo che non era il tipo da confidarsi con qualcuno, ma speravo avesse capito che non doveva comportarsi più così.
La sua proposta di pace, poi, mi aveva confermato quello che già sapevo: non conosceva nessun modo per rimediare ai suoi errori se non il contatto fisico.
Mi era sembrato solo un ragazzino spaesato e mi era bastato quel bacio che avevamo condiviso per appianare tutto.
Era stato diverso da quello non richiesto del pomeriggio, ma anche da quelli che avevamo avuto prima, che si erano basati solo sull'attrazione reciproca.
Questo aveva avuto un altro sapore: più dolce, più sentito e intriso di sentimenti diversi.
Pensandoci a mente fresca, sentii un pizzico di paura.
Non mi ero mai soffermato a pensare a niente di tutto ciò, prima. Con le mie avventure di una notte, ci scopavo e basta. Non mi costruivo castelli e sicuramente non ci dormivo insieme, abbracciato e addirittura a casa mia.
Il nostro rapporto continuava ad essere strano ma, quella mattina, con Taehyung addosso e il calore che stavo sentendo, decisi di non pensarci più di tanto.
Mi feci trasportare dalla tranquillità e, senza volere, mi addormentai di nuovo.
***
STAI LEGGENDO
First class || Taekook
Fiksi PenggemarTaehyung è quello che tutti definiscono "first class", una prima classe: arrogante, presuntuoso, impertinente e carismatico, figlio di uno dei più grandi imprenditori del Paese. Due sono le sue fisse: il lavoro e le feste. Jungkook è l'opposto di un...