Nives: 6 anni
Maximilian: 10 anni- A volte gli occhi sono un
Gran problema, parlano
Anche se non dovrebbero farlo. -Fugace e sbrigativo, fu il bacio di arrivederci di mamma e papà.
Avevano fretta, si giustificarono.
E Nives scrollò le spalle, andando al fianco di Emilì.
"Sono già andati via?" Le chiese la mora, con un tono dispiaciuto.
L'altra annuì con finta noncuranza, non voleva fare vedere quanto ci stesse male per la precoce dipartita dei genitori.
Emi, capendo il suo stato d'animo, cambiò subito argomento.
"Su con la vita, Niv! Non sai quanto ci divertiremo insieme! E quante di quelle marachelle combineremo, uhh!" Esclamò frizzantina, avvolgendo il piccolo braccio intorno alle spalle della biondina.
Quest'ultima ridacchiò, seguita anche da Alina e Bethany, che si erano aggiunte poco prima.
Ali era una bella bambina dai capelli castani, gli occhi color whiskey e un neo proprio sullo zigomo destro. Si vedeva già che era un tipetto attivo e instancabile.
Bet invece era leggermente più tranquilla, aveva i capelli neri un po' sbiaditi, e gli occhi di un azzurro particolare.
Nelle ore successive, fecero un po' più di conoscenza.
Nives scoprì i vizi, i difetti e i pregi di ciascuna.
Ad esempio, Emi si mangiava le unghie, fino ad arrivare all'osso, oppure Bet amava le caramelle con lo zucchero e poi Ali era molto istintiva.
Insomma, passò una bellissima prima mattinata.
Ed era serena, se l'era quasi scordati quegli occhi carbone, quando nel bel mezzo del corridoio per le camerate, una vocina piccola attirò la sua attenzione.
Rhys, il compagno di stanza del ragazzino inquietante, balbettava proprio al fianco di...
Maximilian.
E a lui sembrava non fregare nulla di quello che stesse dicendo il tappetto, perché continuava a camminare indisturbato.
Mani nelle tasche dei jeans consumati, capelli ramati spettinati, e la maglietta larga con qualche buco e rattoppo.
Rhys era paziente e bassino, aveva su per giù 8 anni ed aveva un fisico magrolino.
Parlava e parlava al fianco di Maximilian, pensando che forse il rosso lo stesse ad ascoltare.
Faticava a mantenere il ritmo della camminata del più grande.
I passi pesanti del ragazzino, si fermarono e con loro, anche quelli di Rhys.
Gli occhi carbone, immobilizzati sulla piccola figura della bambina.
Si fissarono, per qualche secondo e il rosso riprese a camminare, a differenza di Nives, che rimase impalata.
Felpato e inquietante, era il rimbombo dei suoi passi, nel corridoio desolato.
Le compagne, che guardavano la scena alle spalle della biondina, erano scioccate.
La chiamavano, ma lei, come incantata, non rispondeva.
Maximilian le arrivò davanti e lei dovette inclinare il capo, per poterlo guardare in volto.
Il cuore non ne voleva sapere di rallentare e temeva che il ragazzo, potesse sentire il suo battito impazzito.
Poi, fu lui a piegare la testa e i loro nasi, quasi si sfiorarono.
Le guance di lei, due braci ardenti.
I suoi pezzi scuri, scintillarono come una pietre preziose, nel guardare la bimba.
Ghignò, mostrando i denti bianchi, mentre le lentiggini si mossero ad ogni suo movimento.
E a Nives si bloccò il respiro, quando accostò la bocca al suo orecchio.
Prese a sussurrare, con una voce profonda che lei, non avrebbe mai assegnato ad un bambino di 10 anni.
"Benvenuta al Collister, Bottondoro. Ci vedremo spesso noi due. Prima che me ne vada, lascia che ti dica due cose..." I capelli ramati, solleticarono l'esile collo della bimba.
"Copriti gli occhi, che ti si legge dentro, mia cara." Rilasciò un sospiro teatrale e la creatura sotto le sue grinfie, tremò.
"Ok?" Chiese, come a volere una conferma.
Nives annuì, mentre il labbro inferiore le tremava dalla paura.
"A voce, piccoletta." Ringhiò Maximilian.
"S-sì" deglutì convulsamente, a corto di saliva.
"Bene. A presto, Bottondoro." Strusciò il naso sulla guancia di lei, annusandola, e si discostò.
Una ventata d'aria fredda investì la bambina, privata del calore del ragazzo.
Sentì vagamente le parole di scuse di Rhys, sul comportamento sgarbato del suo compagno.
Il muro davanti a lei, in quel momento era molto interessante.
Furono le sue amiche a risvegliarla.
"Niv, tutto ok?" Chiese intimorita Bet.
La biondina annuì distrattamente e il respiro ritornò prepotente.
Cos'èra appena successo?
Maximilian le aveva dato il benvenuto? Perché a lei?
Scosse la testa, e si voltò.
Il rosso già non c'era più, ma la piccola alzò la manina e la agitò lentamente.
E sottovoce disse:
"A presto, Maximilian."Angolo autrice ❤️:
Ehiii ragazzuole fantastiche!
Ecco il secondo capitolo!
Il primo confronto tra Nives e Maximilian.😱
Sfacciato e sicuro di sé, il rosso mette sull'attenti la bambina.
Perché si deve coprire gli occhi? O meglio perché il ragazzo le ha fatto questa raccomandazione?
Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate! Mi raccomando voglio sapere!
Aggiorno presto presto.
Bacini😘
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Lui la chiamava Bottondoro...
RomanceDue bambini. Un collegio. E le tenebre che giacciono in ogni angolo di quel posto infernale. Non si può andare via prima dei 21 anni, si è bloccati lì, solo perché a casa non si è ben voluti. Le vacanze di natale, si passano lì. L'estate, anche. Un...