Buon 2023 a tuttiii🥰
Come è andata ieri sera? Avete passato un buon Capodanno?Il capitolo di oggi è quasi in tema con Capodanno... Perché scorreranno litri e litri di alcool.
E, come sempre succede quando la quantità di alcol nel corpo supera quella di sangue, ci saranno DIVERSE scelte sbagliate e DIVERSE scene cringe.
Ah, fra parentesi: capitolo a rating... Rosa? Si può dire rosa? Esiste un rating rosa?
Alcune di voi mi vorranno prendere a bastonate, e avrebbero anche ragione nel farlo, quindi... Preparatevi al peggio.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate (non siate troppo cattive vi prego 😂) e scusate l'estrema lungheeeezza del capitolo.
Buona lettura❄️***
La taverna era gremita di gente. Non appena varcai la soglia d'ingresso, l'odore di alcol e il calore dei corpi accaldati mi fece quasi barcollare, tanto che una saggia parte di me mi suggerì di voltarmi e tornarmene al palazzo, ma, purtroppo, qualcuno mi individuò prima che potessi fare retromarcia: «La nostra nuova concittadina è arrivata!».
Urla di giubilo si levarono dagli astanti e, senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai con una pinta di sidro stretta fra le mani. Venni trascinata dalla folla all'interno del pub e, quando mi resi conto che gli avventori stavano inneggiando il mio nome con foga spropositata – per ormai la trentesima volta, quella sera – arrossii violentemente e nascosi il viso nel liquido ambrato, prendendone un grosso sorso e sperando che l'alcol cancellasse al più presto la vergogna dalle mie guance.
«Sei una celebrità» mi prese in giro Labhraidh, posandomi una mano sulla schiena e indirizzandomi verso uno sgabello libero in un angolino del bar vicino al bancone.
«Mi guardano tutti» borbottai prendendo un secondo sorso di sidro, cercando inutilmente di non fare caso a tutte le fate che mi stavano fissando con esagerato interesse.
Labhraidh sorrise e i suoi denti bianchi brillarono nella luce soffusa del locale: «Sei la prima Cittadina mezzosangue, Rowan, è logico che la gente ti fissi».
Mugugnai parole poco comprensibili e il mio sguardo, perso fra la folla, individuò un omone grosso e imponente farsi strada verso di me. Cercai di nascondermi sotto il bancone per evitare il suo sguardo color ambra, ma quello non perse interesse e si piazzò di fronte a me con le gambe divaricate e le mani posate sui fianchi stretti.
«Allora, ragazzina...» la sua voce raspante mi fece accapponare la pelle, ma un sorriso gentile comparve sul viso della fata quando continuò: «...C'è una botte che ti aspetta».
Senza che avessi nemmeno il tempo di chiedergli che diavolo significassero le sue parole, quello mi afferrò per la vita come se non pesassi nulla e mi caricò sulle sue spalle.
La folla si aprì per farci passare e io, dondolando sulla schiena della fata come una bambola di pezza, pregai Labhraidh con sguardo implorante di tirarmi fuori da quella situazione, ma il mio migliore amico si limitò a ridermi in faccia e a seguirci, sorseggiando il suo sidro con soddisfazione.
La fata mi depositò a terra solo quando avemmo raggiunto una piccola saletta privata, inondata da una soffusa illuminazione rossa. Mi guardai intorno perplessa e vidi una trentina di fate raggruppate intorno ad un'ampia botte di legno nero, i loro occhi fissi su di me come se fossi l'attrazione principale dello spettacolo.
«Bevi direttamente dalla Fonte degli Dei, Cittadina!» mi ordinò l'energumeno che mi aveva barbaricamente prelevato dal bancone.
«Un momento, un momento!» feci un paio di passi indietro, «Cos'è questa roba?» domandai, poi i miei occhi sospettosi corsero alla botte: «Non è... sangue, vero?».
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Terre Lontane
FantasyTerzo volume, seguito di "Sangue di Discendente". *ATTENZIONE, SPOILER SUL SECONDO LIBRO!* Le fate sono evase dai Tumuli. Rowan O'Brien, insieme ai tredici clan di streghe, è costretta a lasciare la sua amata Irlanda e ad affidarsi alla Fenice, la q...