Bentrovatiiiii
Scusate il ritardo ma ultimamente non ho avuto molto tempo libero, mi farò perdonare con aggiornamenti più rapidi!
Questo capitolo inizia col botto (e una scena un po' cruda) e finalmeeente scopriremo delle cose che ci serviranno più avanti (semicit.).
A presto 😘***
Fluttuavo nel buio.
Il silenzio era assordante e l'oscurità assoluta, ma il mio corpo era rilassato e un diffuso calore mi riempiva da dentro, facendomi sentire al sicuro.
Era tutto così tranquillo, così calmo e accogliente... era come svegliarsi nel cuore della notte e rendersi conto di avere ancora ore di sonno a disposizione, accoccolarsi sotto il piumino e aspettare di riprendere sonno.
Meravigliosamente pacifico.
Fluttuai e fluttuai, con la mente lontana, persa fra il sogno e la realtà...finché non si accese una luce in lontananza.
Iniziai a cadere a velocità folle.
Strillai e dibattei le braccia, ma non riuscii a frenare la mia inarrestabile caduta verso il bagliore. La luce si fece via via più intensa, finché non occupò per intero la mia visuale e tutto ciò che potei vedere fu bianco.
Caddi sulle ginocchia e mi ritrovai per terra.
«Ti amo» sentii urlare da una voce femminile.
Confusa, strizzai le palpebre per adattarmi al cambiamento di luminosità e mi guardai intorno.
Tutto era avvolto nell'oscurità tranne un camino acceso, le cui fiamme gettavano lampi aranciati che venivano inghiottiti dal buio, e un letto... sul quale c'erano due amanti.
I bagliori del fuoco scivolavano sul corpo nudo di un uomo, evidenziandone i muscoli guizzanti sotto la pelle chiara mentre lui affondava dentro la donna sotto di lui, la quale era in ombra, oscurata dalla sua ampia schiena.
Sentii la donna gemere di piacere e la vidi allacciare le affusolate dita attorno alla nuca del compagno, nascondendo poi il viso nella piega del collo di lui.
Un basso ringhio proruppe dal petto dell'uomo.
Il viso di lei fece capolino dalla spalla del suo amante e, non appena le lingue di fuoco illuminarono i suoi lineamenti, io mi sentii ghiacciare il sangue nelle vene... perché la donna che in quel momento stava godendo, con gli occhi chiusi e le labbra sporche di sangue, ero io.
«Non di nuovo» sibilai, guardandomi intorno spasmodicamente senza però trovare una via d'uscita all'incubo in cui sapevo di trovarmi.
«Dimmi che mi ami» mormorò la donna – io – all'orecchio dell'uomo... che sapevo essere Rìan.
«No» ringhiò lui, affondando di nuovo dentro di lei – dentro di me – con ferocia.
Io risi, un suono basso e di gola, e gli morsi un orecchio: «Avanti...» sussurrai pianissimo.
Rìan mi sbatté sul materasso con violenza ed io rimbalzai fra i cuscini rosso sangue. Rapido come un predatore, lui afferrò i miei polsi con una mano e li inchiodò sopra alla mia testa, immobilizzandomi sotto di lui.
Una risatina compiaciuta sgorgò dalle mie labbra ed io vidi il modo in cui la mia alter ego spalancò di più le gambe, per accogliere meglio Rìan.
L'uomo scivolò nuovamente dentro di lei, ancora e ancora, e lei, gridando, rovesciò la testa all'indietro spargendo una cascata di capelli scuri sui cuscini.
«Dimmelo» ansimò la altra me, tremando ormai vicina all'orgasmo, «Dimmi che mi ami» insistette con la voce rotta dal piacere.
Rìan tremò sopra di lei e lo vidi stringere con veemenza la mano nella quale tratteneva i suoi polsi, tanto che le sue nocche divennero bianche.
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Terre Lontane
FantasyTerzo volume, seguito di "Sangue di Discendente". *ATTENZIONE, SPOILER SUL SECONDO LIBRO!* Le fate sono evase dai Tumuli. Rowan O'Brien, insieme ai tredici clan di streghe, è costretta a lasciare la sua amata Irlanda e ad affidarsi alla Fenice, la q...