19 @AppiBee - Filippo

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Entrare a far parte di quella famiglia è stato così semplice quanto inaspettato. Avevo sempre visto RuMa come irraggiungibile secondo i suoi racconti con i precedenti ragazzi, eppure niente ora mi sembrava più finto di quello che sapevo. Immaginavo che fosse solo lui in realtà a non voler portare avanti una relazione o almeno questo è quello che mi faceva credere, ma la verità credo sia solo che finora non si era mai realmente interessato a qualcuno. 

Tutte quelle parole su come non avrebbe mai rinunciato alla musica sono lentamente sfocate stando al mio fianco e sebbene sia vero che la mia entrata ha cambiato i suoi ritmi, non significa però che abbia rinunciato a quello che faceva e che era in precedenza. 

Quella sera abbiamo mangiato tutti e tre assieme per la prima volta, mettendo in chiaro che sì stavamo scopando, ma che no, non eravamo diventati una coppia. Eravamo solo due ragazzi che non volevano legami nonostante fossimo legati ugualmente. Ci andava bene così o questo è quello che ci eravamo raccontati. Siamo andati al cinema, ci siamo tenuti per mano, abbiamo bisbigliato all'orecchio l'uno dell'altro e poi una volta usciti è rimasto a dormire a casa mia. Abbiamo fatto sesso e la mattina dopo ci siamo svegliati abbracciati per la prima volta, nessuno dei due aveva voglia di alzarsi e così siamo rimasti a letto a farci delle coccole che avevamo travestito da dispetti per non rendere il tutto troppo romantico. 

E così siamo andati avanti con quella nostra non relazione per le settimane successive, fatte di incontri sul divano di casa sua, di prove al pianoforte per la sua esibizione mentre io studiavo per i miei esami e di notti passate assieme nel mio appartamento. Eravamo diventati bravi a far combaciare i nostri impegni e a modellarci sul tempo libero dell'altro. Continuavamo quella doppia vita fatta di messaggi e di baci, ma più il tempo passava e più mi sentivo in colpa perché continuavo a mentirgli sulla nostra amicizia. 

- Sono quasi cinque anni che ci conosciamo

Gli invio il messaggio mentre sto andando a lezione. 

- Quasi cinque anni che sono innamorato di te 

Sorrido. Non ha mai nascosto il fatto che io ero l'unico per lui, ma ora che accanto a sé ha qualcuno in carne e ossa credevo che questa sua fissa per me gli fosse passata in qualche modo. 

- Non ti vedi con l'assistente? 

- Mi vedo e ci scopo pure ;) Però tu sei tu. Non posso avere entrambi? Sarebbe bello, non credi?

Alzo gli occhi al cielo a questa sua richiesta, se solo capisse che siamo la stessa persona chissà come la prenderebbe. - Due al prezzo di uno? Cosa siamo? 

- Manzo allo stato brado! 

Scuoto la testa sorridendo e poi infilo il telefono in tasca. Ho voglia di vederlo, voglia di tenerlo tra le mie braccia, voglia di confessargli quell'amore che tengo al segreto dentro al mio cuore. 

«Ehi!». 

Mi volto appena prima d'entrare in facoltà al suono della sua voce. «Cosa ci fai qui?». Il sorriso che illumina uno stadio intero mentre mi avvicino. 

«Avevo voglia di baciarti e dato che oggi siamo tutti e due troppo pieni ho pensato di fare un salto veloce prima di tornare a suonare». 

Lo abbraccio e gli poso un bacio dolce sulla testa, tra i suoi capelli che sanno un po' di primo amore e un po' d'inverno. 

«Intendi dire che ti mancavo?». Lo stuzzico. 

Come risposta mi da una pacca sul sedere. «Siamo sentimentalisti oggi?».

Sorrido sulle sue labbra mentre lo bacio e mi prendo quanto di più posso di lui. «Se fosse? Sarebbe così malvagio?». Gli domando tornando ad abbracciarlo.

«Lo sai che sono innamorato». Mi guarda così intensamente che potrei credere che lo stia confessando a me se non fosse che sta parlando di Bee. 

Ed è in questi momenti qui che fa un male atroce perché le sue parole sono così sincere da infilarsi come aghi nel mio cuore nonostante io sappia benissimo che la persona di cui è innamorato sia la stessa che ha di fronte. 

«Lo sono anche io». Gli ricordo allora, rendendo così questo nostro momento solo un mero scambio di bisogni nonostante l'amore che provo per lui, per quanto mi riguarda, è tutto vero. E quando nel suo sguardo riesco a scorgere qualcosa di più, sebbene provi a nasconderlo piuttosto bene, provo a lanciarmi oltre quella linea che avevamo tacitamente tracciato. «E se fossimo perfetti assieme, ma ce lo stessimo negando?». 

Ride, ma so benissimo che è una risata finta e che sta si sta forzando a nascondere i suoi veri sentimenti. «Non c'è amore tra di noi, giusto?». La voce però lo tradisce lasciandomi a indugiare se rivelare chi sono oppure no. 

Alla fine resto in silenzio e mi chiedo per quanto ancora andremo avanti così, a fingere che noi non siamo nulla se non delle belle scopate e lo so che la colpa è mia, ma trovare il coraggio di confessare, d'ammettere che per tutto questo tempo l'ho preso per il culo, ora è difficile. «Già, solo del gran sesso». Dico, eppure sei corso da me proprio adesso, vorrei continuare dicendo, ma tengo per me anche questa osservazione. 

«Che non faremo per altri tre giorni». Mi ricorda. 

Sbuffo come se la cosa mi pesasse parecchio. «Dopo lo spettacolo tieniti libero». 

Annuisce. «Ora devo andare». Guarda l'ora sul telefono e slaccia la sua presa su di me. 

Ci salutiamo con un altro bacio e poi resto a guardarlo scendere gli scalini della mia facoltà, mescolandosi agli altri miei colleghi. È bello da togliere il fiato e nemmeno si accorge di tutte le teste che si voltano sempre a guardarlo, troppo preso dai suoi pensieri. E dovrei ritenermi fortunato che abbia la testa persa in un mondo tutto suo, ma più volte in questi giorni mi sono chiesto se, se fosse un po' meno sovra pensiero, si sarebbe accorto della somiglianza che c'è tra me e Bee. Scuoto la testa, un po' amareggiato e un po' deluso da me stesso quando nell'atrio sento il suono di una notifica. 

- Quante forme d'amore esistono?

- Secondo Sternberg esistono sette tipi d'amore. Perché? Ti sei innamorato?

Il cuore impazzisce e dovrei cercare di calmarlo, di calmarmi, ma questa sua domanda mi ha messo in agitazione perché magari non tutto forse è perduto per i noi due reali. 

- Ho cercato il triangolo dell'amore.. Può essere che il nostro sia un'amore vuoto e quello che ho con l'assistente di papà un'amore romantico? 

Leggo e rileggo quello che ha scritto dopo ben cinque minuti di attesa, mi siedo dietro a un banco e inizio a ricamarci sopra tutta la nostra storia. 

- Non pensi che possa durare con lui? 

Non dovrei chiederglielo, non così per lo meno, eppure lo faccio ugualmente perché l'amore di cui parla coinvolge solo l'intimità e la passione, senza l'impegno, esattamente come se fosse un'avventura estiva che si sa che con l'arrivo di settembre, finirà.

- Con lui è tutto così perfetto che mi domando quando deciderà di mostrarsi per quello che è in realtà 

Fisso gli occhi su quelle parole mentre le dita indugiano sopra la tastiera nel cercare una risposta. Dovrei chiedergli a cosa si riferisce, se sa che sono io oppure dovrei sdrammatizzare e buttare all'aria ancora una volta quella possibilità di svelare la verità.

Sbuffo per la mia stupidità e alla fine decido di ignorare quella sua affermazione.

- Non pensi che possa amarti per sempre?

- Non sparare cazzate, ormai so che solo tu mi amerai per tutta la vita

Blocco il telefono e mi strofino gli occhi per evitare di maledirlo. Come può sul serio non vedere l'ovvio? Sospiro e poi prendo il portatile cercando di seguire al meglio che posso la lezione di oggi, ricacciando indietro ogni pensiero ho su di lui, su di noi. 

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