Capitolo 3

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Pov Giorgia

Giochiamo a obbligo o verità, la bottiglia gira e si ferma su di lei, Kayla le dice di baciare la persona alla sua destra e quando realizzo che sono io, mi viene un attimo di ansia, per fortuna l'alcool che ho in circolo mi permette di essere un po' più sciolta del solito. Mi guarda per qualche secondo e poi mi bacia, dio le sue labbra sono come le ho sempre immaginate, morbide e carnose e sanno di tequila, il bacio dura pocchissimo, vorrei che fosse infinito e appena ci stacchiamo prendo il bicchiere e lo bevo alla goccia, non ci posso credere dopo due anni che la amo, l'ho baciata, vorrei urlare come una pazza, ma non mi sembra il caso, mi alzo e vado a prendere ancora da bere
Kayla - sai che ha lasciato Federico? -
Io - davvero non lo sapevo -
Kayla - si poco prima della festa, abbiamo suonato alla sua porta, per portarla alla festa e pensando fosse lui, ci ha urlato contro che era finita, poi ha notato che non era lui e niente lo abbiamo scoperto per caso - dovrei essere triste per la cosa, ma proprio non ci riesco, un sorriso enorme si fa spazio sul mio volto, mi faccio due shottini di tequila e poi torno a giocare, mi rimetto al mio posto e mi godo le chiacchiere e le sfide stupide che facciamo e ci proponiamo, girano la bottiglia e punta verso di me
Nicolò - Giorgia ti piace qualcuno tra di noi? -
Io - si -  sorrido di nuovo, non riesco a smettere di essere felice per la buona notizia ricevuta, mi giro verso di lei e noto che ha uno sguardo triste, probabilmente sta male per il suo ex, anche se era uno stronzo sono stati insieme due anni, mi alzo e vado in bagno, sto per chiudere la porta quando qualcuno la blocca ed entra, quando realizzo che è lei, vado in blocco mi si blocca il respiro, mi guarda con sguardo indagatore, si avvicina a me lentemente e si ferma a un passo da me, sento il cuore battere a mille, mi si mozza il respiro in gola. Mi fermo a osservarla, da qui posso notare un sacco di particolari che non avevo mai notato, alla luce i suoi occhi sono bellissimi, sono scuri quasi sul nero di solito, mentre adesso sono più chiari, di un marrone Nutella, ha delle sopracciglia perfette, le labbra, dio se non smetto di fissargliele la sbatto contro la porta e la bacio, okay Giorgia basta riprenditi, certo che anche te potevi mettere un rossetto diverso, cazzo proprio rosso che ti ingrandisce le labbra e le fa ancora più belle
Sofia - chi è la ragazza che ami? - la guardo spaventata non mi aspettavo questa domanda
Io - ha i capelli neri, morbidissimi, gli occhi scuri, è poco più alta di me, ha un sorriso stupendo, ed è in classe nostra - lei mi guarda e vedo della lacrime scendere dai suoi occhi, apre la porta e scappa via, senza darmi il tenlo di dirle che la ragazza era lei.
Non capisco la sua reazione, non prova nulla per me, eppure quando le ho descritto la ragazza è scappata via in lacrime, mi si spezza il cuore al pensiero che il suo bellissimo sia bagnato a causa mia, mi chiedo come abbia fatto a non capire che lei era la diretta interessata, c'è era palese.
Scendo di sotto dopo aver tirato un pugno al muro e noto che Federica e Noemi sono sparite, io dico ai ragazzi che vado a casa. Mi spoglio e mi metto sotto le coperte e scoppio a piacere, perché le ho fatto male, non volevo ferirla, era l'ultima cosa che volevo, lo sapevo che non dovevo avvicinarmi a lei e che l'avrei fatta stare male, mi alzo e prendo la lametta, erano due anni che non la toccavo, ma è ora di riprendere le vecchie amicizie, la passo sul braccio una, due, tre volte, fino a quando non svengo, mi risveglio a letto con le garze intorno le braccia e un dolore allucinante alla testa.

Pov Kayla

Vedo Sofia correre giù dalle scale, con il viso bagnato di lacrime, le sue amiche si alzano e le corrono dietro, poco dopo vedo la mia migliore amica che scende, con uno sguardo tristissimo
Giorgia - vado a casa ho sonno - la salutiamo e lei va via, io esco fuori e chiedo alle ragazze che sono sia successo, mi spiegano tutto, mentre sento la più piccola, che singhiozza senza freni, le faccio salire in macchina e le accompagno tutte a casa sua, poi corro verso casa di chica, se Sofia stava così non immagino neanche come stia lei, che sicuramente si sarà data al colpa per averla ferita, tempo 5 minuti sono sotto casa, suono il citofono, ma non risponde nessuno, riprovo ma nulla, cazzo, prendo le chiavi che ho nel cruscotto della macchina e salgo in camera sua, la mia paura più grande si è realizzata, la trovo stesa per terra  in un mare di sangue e la lametta vicino al suo corpo, la prendo in braccio, la disinfetto e le metto una crema per aiutare la guarigione, poi le bendo le braccia e la metto a letto sotto le coperte, io vado a dormire nella mia camera, verso le 6 di mattina sento dei rumori provenire da sopra, salgo le scale correndo e lei mi viene incontro scoppiando a piangere, cadendo sulle ginocchia, non l'avevo mai vista così, mi si spezza il cuore, questa ragazza ha un cuore d'oro e non merita di soffrire così tanto, anzi merita di essere felice.
Mi metto vicino a lei nel letto e l'abbraccio
Gio - non devi andare a scuola?-
Io - no oggi sto con te, avviso Alex e gli altri che non vado -
Gio- ti voglio tanto bene chica -
Io - anche io chica - prendo il telefono e scrivo che oggi resto a casa con lei, loro dicono che va bene e che nel pomeriggio passeranno anche loro a vedere come sta, si mette con la testa sul mio petto e mi abbraccia forte, tempo 5 minuti e crolla in un sogno pieno di incubi e agitato, io l'abbraccio nella speranza che si calmi, ma non funziona
Gio - Erik lasciami, ti prego non farmi del male, non ti ha fatto niente, non voglio lasciami, mi fai male - comincia a piangere e urlare, io cerco in tutti i modi di svegliarla, fino a quando per fortuna ci riesco
Io - ehyy, è solo un incubo e tutto apposto ci sono io qui - mi abbraccia e continua a piangere singhiozzando, stava sognando il suo ex, che la picchiava, purtroppo è un sogno che fa molto spesso, soprattutto negli ultimi periodi. Si riaddormenta e io mi alzo per preparare il pranzo a tutti, dopo mezz'oretta arrivano e si siedono a tavola e io vado a svegliare la bella addormentata, mi guarda e le dico che è pronto il pranzo, lei si mette una felpa e scende di sotto. Saluta tutti con un cenno della mano, e si mette a mangiare, poi si alza e prepara il borsone per andare in palestra, quando sta male si allena fino a distruggersi, facendo palestra.

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